Il cielo di oggi è l’inferno di domani

Il Libro dello Zohar, capitolo “Pekudei (Quantità) ” Articolo 839: Cosi come ci sono gradi e palazzi nella parte di Kedusha, ci sono anche nella parte di Tuma’a, e sono tutti presenti a regolare nel mondo nella parte di Tuma’a. È per questo che ci sono sette palazzi opposti ai sette nomi dell’Inferno, che sono chiamati con quei nomi dei sette dipartimenti dell’Inferno, e sono tutti fermi per giudicare e procedere, per i cattivi del mondo ai quali loro hanno aderito, e che non hanno vigilato le loro vie quando si trovavano in questo mondo.

Inferno è il mio desiderio di ricevere. Può essere piccolo e debole e può sembrami non molto cattivo per me in questo momento. È contro la connessione, o non tanto per la connessione quando penso a me. Come posso trarne vantaggio, che cosa mi succederà, ecc.

In base al mio livello, il desiderio sembra ragionevole al momento, e può essere chiamato Cielo, perché grazie a esso io traggo vantaggio, io raggiungo, e mi sento bene. Ma più capirò il sistema superiore, più inizierò a vedere questo desiderio come Inferno. Perché in esso, io penso a me, “io mi brucio”, io mio separo, e sono opposto alla Luce, al Creatore.

Tutto dipende da come ogni persona vede i propri desideri. Questa è tutta la differenza tra Cielo e Inferno.
[60660]

(Dalla seconda parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 14.11.2011, Lo Zohar)

Materiale correlato:

Laitman blog: Hai visto sette cieli nel firmamento?
Laitman blog: La scelta del dolce-amaro della verità

Discussioni | Condividi commenti | Fai una domanda




Laitman.it commenti RSS Feed