Il vero lavoro è interiore

Domanda: Studio la Kabbalah da alcuni anni e per me è diventato chiaro che quello che importa di più è il mio lavoro interiore. Tuttavia mi sembra ancora di non capire realmente di cosa si tratti. Potrebbe spiegare più dettagliatamente che cos’è il lavoro interiore?

Risposta: Il mio lavoro interiore è cercare il più possibile di unirmi al lavoro interiore collettivo, di creare un vaso per la ricezione della Luce. La fine di un’azione è nel suo pensiero iniziale. Prima anelo allo stato nel quale io rivelo il Creatore. Che cos’è questo stato? È lo stato nel quale si uniscono diversi punti nel cuore. Se con questi punti nel cuore creo il giusto sistema unificato in cui risiede il potere della dazione, vi scoprirò la forza chiamata il “Creatore”. Scoprirò Lui in base al livello della nostra unione.

Il nostro lavoro interiore quindi è basato sull’unità, sulla garanzia mutua. È detto: “Ama il tuo prossimo come te stesso, è la vera regola della Torah”. Una regola (Klal) che contiene tutta la Luce. Questa è l’unica cosa di cui ho bisogno, ed è per questo che vi sono concentrato.

Cerco di fare diverse cose che portino all’unione dei punti nel cuore. Cerco delle opportunità per unirmi e per risvegliare gli amici verso questo obiettivo. Mi interesso affinché tutti siano nella stessa intenzione, pensiero, sull’essere ispirati e connessi in modo che questo fuoco tra di noi possa ardere. Allora lì riveleremo il Creatore.

La Sua rivelazione è l’unica cosa di cui abbiamo bisogno. L’essenza dell’intera saggezza della Kabbalah è la rivelazione del Creatore agli esseri creati in questo mondo.
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(Dalla 2° lezione del congresso in Arava del 28.10.2011)

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