Il Pentagono si prepara alla Guerra Economica

Nelle News (del poorrichards-blog): “Gli ospiti furono riuniti nel Laboratorio di Analisi di Guerra, furono circondati da ufficiali in uniforme dei più alti livelli del Pentagono e da uno spiegamento vertiginoso di schermi, normalmente usato per simulare una guerra nucleare”.

“Dietro le quinte, i militari sono preoccupati del mercato. A causa di chi ha la maggior parte di questo debito? La Cina, la quale è il più potente rivale e la più grande minaccia degli Stati Uniti, che rende l’America vulnerabile verso un nuovo tipo di guerra senza sangue ma spietata”.

“Il gruppo fu diviso in 5 team: America, Russia, Cina, la linea del Pacifico ed un “team grigio” che rappresentava dei gruppi loschi, come le organizzazioni terroristiche. Furono mandati nelle “camere bunker” e fu detto loro di usare degli strumenti finanziari ed economici, denaro, debiti, approvvigionamenti e oro, per mettere in ginocchio i loro nemici. Tutto fu fatto via computer, e potevano essere tanto equivoci e spietati come meglio pareva loro”.

“Quando il gioco venne fermato, il risultato lasciò i militari composti e sobri. Perché i banchieri spaventano i militari? La risposta risiede nell’aspetto che adesso ha il mondo, interconnesso come mai prima d’ora”.

“Nel corso degli anni passati la Cina si è accaparrata il debito del governo degli Stati Uniti e ne è adesso la più grande titolare. Se la Cina scaricasse questo debito, giocherebbe totalmente con l’economia”.

“I mercati adesso sono globali, le partecipazioni azionarie nelle finanze degli altri sono profonde, e l’abilità tecnica di manipolarle è istantanea. Negli anni ’70 l’Occidente temeva che i suoi nemici tenessero il dito sul pulsante del nucleare. L’equivalente moderno può essere la capacità della Cina di premere il pulsante sui conti del Tesoro degli Stati Uniti”.

“La Cina è”, dice il Professor Bracken “una minaccia enorme”, ma la Russia, con il suo olio ed il suo gas, non ha mostrato nessun rimorso nel muovere una guerra economica ai suoi vicini e potrebbe farlo su vasta scala”.

“Un’altra possibilità è che i maggiori paesi produttori di petrolio potrebbero destabilizzare l’America scegliendo l’Euro invece del Dollaro come moneta attraverso la quale dare il prezzo al petrolio: la “guerra del petroldollaro”; oppure un’organizzazione terroristica potrebbe scatenare un disastro finanziario attraverso qualche genere di fondo losco di copertura o attacco informatico”.

“Alla fine di quella sessione al Pentagono, gli ottanta strani giocatori ritornarono dai loro bunker e stimarono il danno”.

“La Cina aveva vinto, senza arrivare alle armi ed i soldati si guardarono e si chiesero se fosse stato solo un gioco”.

Il mio commento: Non c’è niente di sorprendente nei risultati della guerra economica giocata fuori dalle regole, ma gli esperti hanno sbagliato, per la precisione a causa della totale interconnessione, non ci sono vincitori o vinti in questa guerra: perderanno tutti e l’unica uscita sarà portare tutti, in modo sequenziale, ad una singola comunità globale con un consumo ragionevole.
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