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Yeshivat Haverim Mondiale del 13.11.2011

La Yeshivat Haverim Mondiale
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E’ iniziata l’era dell’Unità

Nel sito di “Maariv NRG” è stata pubblicata un’intervista con il Maestro spirituale Thomas Hobel della Germania, con il quale mi sono intrattenuto durante la sua visita in Israele:

“Hobel crede che se Israele compirà il lavoro spirituale che le è stato assegnato, attraverso la Kabbalah, può e deve essere la “or la goiim” (la fonte d’ispirazione). “Vi è una profonda risonanza che mi lega alla Kabbalah”, spiega Hobel. “Per mezzo della Kabbalah è possibile fare un lavoro individuale e globale”.

Durante la visita ai suoi familiari per le feste, Hobel ha approfittato della sua permanenza per effettuare una serie di incontri con il Dott. M. Laitman, parte dei quali è documentata dal Canale 66 della Kabbalah per il Popolo. “Questa è una visita molto particolare” dice Hobel “sento che qui sta iniziando qualcosa di molto grande, popolare e globale. Questo è il periodo in cui è piacevole un colloquio a quattr’occhi, ma è più forte la via del gruppo”.

Hobel ritiene che a questo punto sia finita l’era dell’isolamento e sia iniziata l’era dell’unione, che è più forte e permette di creare una rete sociale più solida e di maggior sostegno, capace sopratutto di donare a livello internazionale.

Insieme al Dott. Laitman, sta attivando in questi giorni la creazione di una rete sociale avente il fine di promuovere il passaggio verso un nuovo livello di consapevolezza. “Lo scopo è quello di creare una nuova prospettiva, uno stato nuovo di coscienza che parli al plurale, noi, perchè è giunto il momento”.

Il mondo si trova di fronte a delle crisi ecologiche e culturali che in effetti sono crisi positive, perchè gridano al cambiamento, ma molte persone si ostinano a preservare l’esistente senza voler cambiare. La sofferenza nasce quando cerchiamo di conservare la condizione presente per trasformarla in abitudine, e questo è il problema.

Crediamo di sapere tutto. Le strutture attuali si stanno frantumando, perciò ci sentiamo impauriti e minacciati. Quando vi è una fenditura nel muro, ti spaventi, però riesci anche a vedere la luce che arriva.

Le persone stanno trasformando la spiritualità in un passatempo, ma se fossero sincere con loro stesse, capirebbero che devono mutare le loro priorità. La spiritualità è un sistema di vita. Vi è anche un pericolo opposto e cioè che le persone si  possano concentrare profondamente in se stesse, senza aprirsi al mondo esterno. Il livello nuovo di cui parliamo è quello di maggiore penetrazione interiore pur restando aperti verso il mondo esteriore”, Hobel mette in evidenza tutto questo.

“Anche il mondo sta creando ora e sempre di più, dei legami globali ed integrali, sta delineandosi il fatto che il futuro dell’umanità sia riposto nella congiunzione, nell’unità, nel come creare un’unica associazione, secondo il principio della “garanzia mutua”, spiega Rav Laitman sulla sua cooperazione con Hobel.

“Stiamo lavorando vivamente attraverso i nostri centri sparsi in ottanta paesi, per mantenre saldi i nostri rapporti e la nostra cooperazione con i vari organi distribuiti in tutto il mondo, come per esempio l’organizzazione di Thomas Hobel, come anche con organi internazionali tipo l’Unesco, le Nazioni Unite, per promuovere la congiunzione e l’unità al di sopra di ogni differenza e divergenza. La via corretta da seguire è proprio la cooperazione internazionale per l’unità”.

Lezione virtuale – Nozioni di base di Kabbalah – 13.11.2011

Lezione virtuale, Nozioni di base di Kabbalah
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 13.11.2011

Scritti di Rabash, Shlavey HaSulam, Articolo 30
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Libro dello Zohar, Pekudei (Quantità), Pag. 127, Articolo “Il Palazzo del Santo dei Santi”, Punto 801, Lezione 31
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TES, Parte 8, Punto 29, Lezione 15
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KFS, Pagina 251, “Arvut” (La Garanzia Mutua), Lezione 1
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Cadere su in Alto

Domanda: Quando controllo la mia integrità vedo che non posso preoccuparmi costantemente della garanzia mutua. Trovo che sia molto più facile prendere qualche concreto problema esterno e fare un segno di spunta nella mia agenda.

Risposta: Anche questo è un bene. Sono necessari anche i “segni di spunta”, dopotutto il nostro cammino riguarda solo il riconoscimento del male. Il problema è che difficilmente ci accorgiamo di avanzare.

Mi sento stupido eppure vengo ancora a studiare ed a partecipare alle attività del gruppo. Mi sento disperato, indifeso e carente di intenzione, ma vado ancora avanti. Allo stesso tempo però, non capisco che è la Luce ad operare su di me in questo modo. Se non fosse per lei non sarei capace di muovermi e collasserei del tutto.

Sperimenti contemporaneamente alti e bassi e, sebbene ti senta disperato, puoi ancora andare avanti, anche sentendo la mancanza di rispetto e il rammarico, abbracci ancora i tuoi amici e canti con loro. Se ti muovi costantemente in avanti, cadendo ma anche rialzandoti, questi non sono periodi alterni di disperazione ed incoraggiamento che cambiano di tanto in tanto, ma sono piuttosto due linee opposte l’una all’altra, tra le quali si trova l’ampiezza degli stati in cui ti trovi. Questo è già un segno di avanzamento.

E’ già un grande passo in avanti capire che oggi riconosco più accuratamente il male dentro me,  perché è la Luce a rivelare in me quello che non avrei potuto vedere precedentemente. Ieri pensavo di non danneggiarti in alcun modo ed oggi sono sorpreso di scoprire che ti tratto male e mi dispiaccio di non poter cambiare.

Da un lato questo mi fa sentire più disperato, ma dall’altro dovrei dire a me stesso: “Un attimo, da dove viene tutto questo? Mi sento peggio perché una Luce più grande fluisce su di me; questo è il segnale che sto vincendo, sto crescendo e con me sta crescendo l’inclinazione al male che è in competizione con me”.

La qualità del male rivelata in me è un segno di avanzamento. Non è facile riuscirci e costa cara una simile scoperta. Dopotutto acquisisco un grande tesoro ed alla fine scopro la rottura e come correggerla.

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(Dalla 4° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 31.10.2011, “L’Amore per il Creatore e l’Amore per gli Esseri Creati”)

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Il Pentagono si prepara alla Guerra Economica

Nelle News (del poorrichards-blog): “Gli ospiti furono riuniti nel Laboratorio di Analisi di Guerra, furono circondati da ufficiali in uniforme dei più alti livelli del Pentagono e da uno spiegamento vertiginoso di schermi, normalmente usato per simulare una guerra nucleare”.

“Dietro le quinte, i militari sono preoccupati del mercato. A causa di chi ha la maggior parte di questo debito? La Cina, la quale è il più potente rivale e la più grande minaccia degli Stati Uniti, che rende l’America vulnerabile verso un nuovo tipo di guerra senza sangue ma spietata”.

“Il gruppo fu diviso in 5 team: America, Russia, Cina, la linea del Pacifico ed un “team grigio” che rappresentava dei gruppi loschi, come le organizzazioni terroristiche. Furono mandati nelle “camere bunker” e fu detto loro di usare degli strumenti finanziari ed economici, denaro, debiti, approvvigionamenti e oro, per mettere in ginocchio i loro nemici. Tutto fu fatto via computer, e potevano essere tanto equivoci e spietati come meglio pareva loro”.

“Quando il gioco venne fermato, il risultato lasciò i militari composti e sobri. Perché i banchieri spaventano i militari? La risposta risiede nell’aspetto che adesso ha il mondo, interconnesso come mai prima d’ora”.

“Nel corso degli anni passati la Cina si è accaparrata il debito del governo degli Stati Uniti e ne è adesso la più grande titolare. Se la Cina scaricasse questo debito, giocherebbe totalmente con l’economia”.

“I mercati adesso sono globali, le partecipazioni azionarie nelle finanze degli altri sono profonde, e l’abilità tecnica di manipolarle è istantanea. Negli anni ’70 l’Occidente temeva che i suoi nemici tenessero il dito sul pulsante del nucleare. L’equivalente moderno può essere la capacità della Cina di premere il pulsante sui conti del Tesoro degli Stati Uniti”.

“La Cina è”, dice il Professor Bracken “una minaccia enorme”, ma la Russia, con il suo olio ed il suo gas, non ha mostrato nessun rimorso nel muovere una guerra economica ai suoi vicini e potrebbe farlo su vasta scala”.

“Un’altra possibilità è che i maggiori paesi produttori di petrolio potrebbero destabilizzare l’America scegliendo l’Euro invece del Dollaro come moneta attraverso la quale dare il prezzo al petrolio: la “guerra del petroldollaro”; oppure un’organizzazione terroristica potrebbe scatenare un disastro finanziario attraverso qualche genere di fondo losco di copertura o attacco informatico”.

“Alla fine di quella sessione al Pentagono, gli ottanta strani giocatori ritornarono dai loro bunker e stimarono il danno”.

“La Cina aveva vinto, senza arrivare alle armi ed i soldati si guardarono e si chiesero se fosse stato solo un gioco”.

Il mio commento: Non c’è niente di sorprendente nei risultati della guerra economica giocata fuori dalle regole, ma gli esperti hanno sbagliato, per la precisione a causa della totale interconnessione, non ci sono vincitori o vinti in questa guerra: perderanno tutti e l’unica uscita sarà portare tutti, in modo sequenziale, ad una singola comunità globale con un consumo ragionevole.
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