L’egoismo e il piacere non sono compatibili

È impossibile godere egoisticamente. Quando un piacere vuole entrare nel desiderio, sentiamo il loro contatto solo per un attimo, dopo di che il desiderio diminuisce immediatamente.

Con i piccoli piaceri non sperimentiamo nemmeno una sensazione molto intensa che allunghi il contatto tra il desiderio e il piacere, i due si neutralizzano immediatamente: entrambi scompaiono e sono annullati. Nei grandi piaceri, a cui l’uomo aspira fortemente e che sogna per molto tempo, o nei piaceri speciali come sesso o arte sofisticata, l’uomo sente che il piacere arriva per una frazione di secondo e poi scompare immediatamente.

E ci chiediamo: perché?! Avviene perché il desiderio egoistico e il piacere dall’inizio non sono stati destinati  ad esistere uno dentro l’altro. La volontà di godere non può trattenere il piacere dentro di sé. I due sono opposti alla natura e, pertanto, non è contemplato che siano in grado di stare sempre insieme!

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(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 07.11.2011, gli Scritti di Rabash)

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