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Cosa si può fare con i disoccupati?

L’interconnessione tra gli uomini si basa in primo luogo sul raggiungimento di una reciproca posizione di omeostasi, cioè di equilibrio. Che genere di equilibrio? Che tutti noi non consumiamo più di quello di cui abbiamo bisogno. Potremo quindi avere a disposizione la metà del tempo che adesso passiamo a lavorare. Potremo così svolgere il lavoro di cui gli uomini hanno veramente bisogno.

Per esempio se producessimo dei frigoriferi o delle lavastoviglie, cioè strumenti necessari, utili e normali. Se domani dovessimo inventare un sistema che consumi meno energia, sostituiremmo il vecchio frigorifero con un modello nuovo. In altre parole, tutto deve essere orientato verso il risparmio energetico e materiale.

Tutte queste cose possono essere prese in considerazione solo basandosi sull’equilibrio. Noi dovremmo eliminare dalle nostre vite tutto ciò che disturba il nostro equilibrio, il non necessario. In questo modo il 50-60% degli uomini diventerebbero dei disoccupati, e questa è una gran cosa! Infatti, essi non avvantaggerebbero il resto degli uomini non lavorando.

Però, questi uomini, in che modo penseranno alle loro necessità? Lo faranno nello stesso modo in cui lo fanno tutti gli altri. Noi procureremo solamente le cose di cui ognuno avrà bisogno. Oggi ci procuriamo delle cose che superano di venti volte le nostre reali necessità. Allo stesso tempo, la metà dell’umanità muore di fame. Se facessimo come abbiamo detto, produrremmo l’esatta quantità di beni di cui abbiamo bisogno, in modo che nessuno muoia di fame.

Dite che non sia possibile? Beh, lo è! Cosa otterremo da questo cambiamento? La metà della giornata lavorativa sarà libera. E cosa ne faremo di questo tempo? Finiremo con l’ucciderci a vicenda? No, non lo faremo ma faremo una cosa molto semplice: studieremo un modo per creare l’equilibrio tra noi e la natura. Ed è qui che i metodi dell’educazione di massa torneranno utili.

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(Da un discorso sul Sostegno Reciproco del 25.09.2011)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 11.11.2011

Scritti di Rabash, Passaggi dall’ Articolo 26
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Libro dello Zohar, Pekudei (Quantità), Pag. 124, Articolo “Il Palazzo del Santo dei Santi”, Punto 785, Lezione 30
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Rav Yehuda Ashlag, Prefazione al Libro dello Zohar, Pagina 415, Punto 18, Lezione 7
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KFS, Pagina 263, Rav Yehuda Ashlag “La Pace”, “Primo Metodo: Natura”, Lezione 6
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L’egoismo e il piacere non sono compatibili

È impossibile godere egoisticamente. Quando un piacere vuole entrare nel desiderio, sentiamo il loro contatto solo per un attimo, dopo di che il desiderio diminuisce immediatamente.

Con i piccoli piaceri non sperimentiamo nemmeno una sensazione molto intensa che allunghi il contatto tra il desiderio e il piacere, i due si neutralizzano immediatamente: entrambi scompaiono e sono annullati. Nei grandi piaceri, a cui l’uomo aspira fortemente e che sogna per molto tempo, o nei piaceri speciali come sesso o arte sofisticata, l’uomo sente che il piacere arriva per una frazione di secondo e poi scompare immediatamente.

E ci chiediamo: perché?! Avviene perché il desiderio egoistico e il piacere dall’inizio non sono stati destinati  ad esistere uno dentro l’altro. La volontà di godere non può trattenere il piacere dentro di sé. I due sono opposti alla natura e, pertanto, non è contemplato che siano in grado di stare sempre insieme!

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(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 07.11.2011, gli Scritti di Rabash)

Brzezinski predice sommosse negli USA

L’Opinione: (Zbigniew Brzezinski, ex Consigliere della Sicurezza Nazionale del Presidente Jimmy Carter, esperto in scienze politiche): “Zbigniew Brzezinski ha predetto che il malcontento della classe media, causato dalla privazione dei diritti economici, presto colpirà l’America.

“’Non voglio essere profeta di sventura e non penso che ci stiamo avvicinando alla catastrofe, ma penso che stiamo per scivolare verso intensificati conflitti sociali, ostilità sociale, qualche forma di radicalismo; più precisamente si sta creando la percezione che questa non sia una società equa”, dice Brzezinski, aggiungendo che la ribellione civile inizierà quando la classe media più bassa sarà gravemente colpita dalla ricaduta economica e dall’aumento della disoccupazione”.

“L’ex Responsabile della Sicurezza Nazionale predisse ‘rivolte internazionali molto gravi’ come risultato del fatto che Stati Uniti, Europa e Giappone, i tre tradizionali pilastri della forza economica globale, stanno lottando contro profonde crisi finanziarie”.

“Questa tuttavia, non è certamente  la prima volta che Brzezinski abbia espresso la preoccupazione che l’aumento della rabbia, causata da una privazione dei diritti sociali ed economici, possa minacciare la struttura di potere esistente.

“Brzezinski ha avvisato riguardo un ‘risveglio politico globale’ comprendente principalmente i giovani degli stati in via di sviluppo, che hanno minacciato di rovesciare l’ordine internazionale esistente.

“Brzezinski ha spiegato ai membri dell’élite: ‘Per la prima volta nella storia umana, quasi tutta l’umanità è politicamente attiva, conscia e interattiva; l’attivismo globale risultante sta generando un sollevamento nella ricerca della dignità personale, del rispetto culturale e delle opportunità economiche, in un mondo penosamente segnato dal ricordo di dominazioni coloniali straniere o imperialiste'”.

Il mio commento: Solo la creazione della “tavola rotonda” in ciascun paese, dove i pressanti problemi della società saranno discussi apertamente con gli scienziati, i politici, gli economisti e i rappresentanti dei diversi settori della società, quando tutti loro si riuniranno per risolvere i problemi comuni come i membri di una famiglia, si ridurrà la pressione sociale che minaccia di sfociare in sommosse, in una guerra civile e anche peggio.

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