La musica che scalda il cuore

Domanda: Quale dovrebbe essere la musica da usare ai congressi affinché possa riscaldare i cuori?

Risposta: La musica per la festa non deve essere scelta a caso perché deve risvegliare dentro di noi dei sentimenti positivi, di contentezza per quello che sta accadendo. Ai congressi, così come ogni giorno, dobbiamo immaginare lo stato futuro che vogliamo raggiungere, dal quale vogliamo ricevere un’illuminazione, una spinta, un’influenza, in modo che la Luce che Riforma ci arrivi da lì e lì ci trascini.

Quando si guarda qualcosa di bello ci si sente automaticamente attratti. In questo caso però, dobbiamo immaginare da soli questa bellezza e farlo come un esercizio prima e durante il congresso. A dicembre ci immergeremo nel mondo del futuro per 72 ore. Abbiamo un unico vaso nel quale viene rivelata una forza generale di dazione, nella quale ci ritroviamo tutti.

Cosa scopriamo da tutto questo oltre al sentimento di euforia? Quali sono le nostre relazioni? Come interagiamo nella nostra famiglia, tra gli amici, al lavoro (con i nostri colleghi, datori di lavoro ed impiegati), nell’economia della nuova generazione, nell’ambiente e nella società? Stiamo entrando in un nuovo mondo e stiamo cominciando ad analizzarne i dettagli: cultura, educazione, scienza, il nostro atteggiamento verso ogni genere di cosa….

Qui la musica può aiutarci a sviluppare il giusto approccio alla vita, e non importa se contenga parole oppure no.

Ad ogni modo la musica non dovrebbe procurarci alcun pensiero triste, che ci riporti ai momenti di difficoltà o di disperazione, questa proibizione è valida anche per il nostro lavoro di tutti i giorni. La musica triste rappresenta la linea sinistra che può essere usata solamente se abbiamo costruito già da tempo una linea di destra forte in cui stare. Come scrive Baal HaSulam, possiamo passare solamente mezz’ora al giorno a farci un’auto-critica, a condizione di lavorare nella linea di destra per le altre 23 ore e mezza.
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(Dalla 4° parte della lezione quotidiana di Kabbalah dell’ 01.11.2011 “L’amore per il Creatore e per gli esseri creati”)

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