Metodi di educazione di massa al posto dei mezzi di informazione

I mezzi di informazione sono strumenti per fare “il lavaggio del cervello”, per creare una persona programmata in tutto e per tutto. Studi psicologici, sociologici e psichiatrici confermano che i mezzi di informazione influenzano la condotta degli uomini. Non sono mezzi di informazione, ma mezzi per “manipolare le masse.”

Quello che noi facciamo, invece, si chiama “mezzi di educazione di massa”. Educazione! Questo sistema deve essere in grado di dare agli uomini la sensazione di essere parte di un gruppo e di essere dipendenti gli uni dagli altri. Noi ci basiamo sul normale egoismo salutare, che mostrerà agli uomini che sono completamente dipendenti da ogni altro uomo.

Comunque sia, non li vogliamo portare fuori strada. Stiamo semplicemente mostrando loro come stanno le cose, il che viene loro nascosto dall’egoismo.

Se davvero dipendiamo dagli altri uomini del mondo, ma non riusciamo a prendere in considerazione questo fatto e non abbiamo alcun desiderio di farlo, è solo perché il nostro egoismo ci mette fuori strada di proposito. Si mette in mezzo e mi costringe a sentirmi male, e di conseguenza soffro.

Gli strumenti utilizzati dai mezzi di educazione risvegliano la nostra sensibilità verso la nostra dipendenza dagli altri, così incominciamo a sentire che dipendiamo da ogni altro uomo. Proprio come spieghiamo ad un bambino con cosa dovrebbe o non dovrebbe giocare e a chi dovrebbe somigliare, così noi, ricevendo questa influenza, diventiamo più sensibili verso le nostre connessioni con gli altri uomini ed incominciamo a costruire queste connessioni sulla base di un sistema completamente diverso.

Allora saremo in grado di entrare in un sistema economico e finanziario totalmente diverso e di superare la crisi. Saremo davvero capaci di facilitare l’unificazione dell’Europa, invece che essere in una situazione in cui qualcuno presta qualcosa a qualcun altro in modo che quest’ultimo possa sopravvivere, sebbene alla fine, il tracollo sarà inevitabile.

Abbiamo bisogno di sentire una maggiore dipendenza gli uni dagli altri, non in un senso immaginario o formale, ma si deve trattare di una dipendenza reale come quella che esiste in natura e si manifesta a noi nella forma di una maggiore connessione che cresce ogni giorno. C’è una grossa differenza tra il modo in cui eravamo connessi cento, cinquanta, o anche cinque anni fa. Ci stiamo muovendo senza sosta verso una sempre maggiore dipendenza.

Abbiamo bisogno di ricevere le informazioni necessarie, di essere influenzati da ogni direzione, attraverso tutti i nostri sensi, e alla fine, invece che di informazioni e di influenza, si tratterà di sensazioni e percezioni. Abbiamo bisogno di indirizzare la nostra sensibilità verso la dipendenza reciproca, e allora costruiremo delle relazioni sociali completamente diverse.
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(Da una conversazione sul Sostegno reciproco del 25.09.2011)

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