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Concorda con esso e sarà rivelato!

Domanda: Come posso io personalmente influenzare il processo dell’emergere dei mondi?

Risposta: Tu esisti già nel mondo dell’Infinito, hai solo bisogno di scoprire te stesso in esso. Noi tutti esistiamo nel cerchio del mondo dell’Infinito – tutti noi! Noi esistiamo automaticamente in questo sistema in uno stato ideale. Proprio ora anche noi siamo nel mondo dell’Infinito in uno stato completamente corretto, ma non in relazione con noi. Questo stato di assoluta dazione, amore e piena interazione di ciascuna persona con tutti gli altri è totalmente opposto a noi.

Viene gradualmente rivelato a noi nella misura in cui noi siamo capaci di sopportarlo. E’ lo stato più disgustoso, odioso e ripugnante che potrei immaginare. E questo è il motivo per cui mi viene rivelato nella misura in cui sono potenzialmente in grado di aderirvi in anticipo.

Negli scritti di Baal HaSulam “La Pace nel Mondo”, “La Libertà,” così come in altri articoli, noi studiamo che siamo tutti interconnessi come ruote in un meccanismo dove esse sono tutte rinchiuse insieme, concatenate in modo ideale. Loro sono così strettamente connesse che il più lieve movimento di una delle ruote causa il movimento dell’intero sistema. Ciascuno dipende da tutti gli altri, e ognuno deve muoversi armoniosamente. Inizialmente siamo in questo sistema.

Siamo tutti così diversi, e noi esistiamo in questa immagine (vedere il riquadro nel disegno sotto). Questa immagine può essere bidimensionale o tridimensionale, può essere qualunque cosa. In essa noi siamo strettamente legati come in un Cubo di Rubik: Ognuno di noi è composto da 613 desideri. In altre parole noi siamo completamente “intessuti insieme”

Ma fortunatamente, questa immagine non ci viene rivelata perché non siamo in grado di tollerarla. Tuttavia, noi esistiamo in essa, e noi eseguiamo tutte le nostre azioni automaticamente, incluse anche le attuali. E tutte queste azioni sono rette. In realtà, tutto ciò che facciamo è dazione gli uni agli altri. Ma noi non lo vediamo. Invece, noi vediamo un immagine opposta, quello che noi vogliamo vedere.

La Kabbalah ci conforma per rivelare gradualmente il nostro stato ideale così questa immagine comincerà a vivere in me, cosicché io voglio che essa viva in me. E allora diviene rivelato.

Non c’è niente di nuovo nel mondo. Semplicemente uno stato inizialmente creato dal Creatore e dove tu esisti fin dall’inizio diventa rivelato. Questo è perché la nostra sola saggezza è la saggezza che riguarda la rivelazione del Creatore, tutto questo sistema, e niente più di questo. Tutto quel che si esige da noi è di sentire la mancanza che quel che esiste divenga rivelato. Ma dobbiamo cambiare noi stessi e aderire a questa immagine per desiderarla e rivelarla. Questo è il nostro lavoro.
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La “torta a strati” dell’anima

Oggi non possiamo governare il nostro mondo. Oggi desidero apportare vari cambiamenti nel sistema finanziario, economico, commerciale, modificare i rapporti fra le nazioni, persone, coppie ma non riesco. Vi sono ulteriori turbamenti, condizioni particolari che non prendo in considerazione e per questo motivo, non riesco in nessun campo. Non ho una sufficiente conoscenza, ne tanto meno un rapporto con il nuovo mondo che, improvvisamente, si sta rivelando a noi e non riesco a contatarlo chiaramente.

Da cosa dipende?- Dipende dalle “scale” che, dal mondo Ein- Sof (mondo dell’eternità) discendono a noi. Queste scale sono già esistenti in noi. Anch’esse si creano sotto l’influenza delle reshimot (geni spirituali). Vale a dire, che anche le forze della dazione che appaiono e si rivelano a noi- anche loro esistono già in me, ed io le percepisco nello spazio al di fuori di me. Soltanto che esse non sono forze egoiste, ma forze di dazione, e questa è la mia “torta a strati”, questa è anche la mia percezione interiore del mondo. Ciò sono io.Tutto è in me. Non v’è nulla al di fuori dei miei confini.

“Io”- e’ in sostanza l’anima .

Se inizio a divedere me stesso in questo modo, vedo allora che il mondo attuale mi aiuta.
Si sta rivelando in noi, per cosi dire, la forza “cattiva” egoista- l’oscuro passato.Ed appare anche la forza altruista. Questi strati si stanno rivelando in me: comincio non tanto stentamente a recepirli al di fuori di me, ma in me. E sono , perciò, “confuso”, così perplesso, e non riesco quindi a ritrovarmi in questo mondo.

Quando iniziamo in qualche modo a capire questo sistema, vediamo come funziona sugli altri. Ci rendiamo conto che in noi appare una certa ” torta a più strati”: dal presente e dal futuro, le forze egoiste del passato, la percezione presente e le sensazioni indefinite e incomprensibili del futuro- il tratto della dazione, il tratto della connessione.

Questi strati si rivelano a me ancora non collegati in un unico sistema, perciò si chiamano “la nostra crisi”, la nostra separazioni fra queste parti. La crisi si chiama “integrale”, perchè non ci svela la connessione fra le parti. Cosa che ancora non è in noi e ciò rimarrà come un problema fino a che non impareremo a controllarlo.

Dov’è il problema?- Da una parte ho disegnato una domanda ed una crisi, e dall’altra parte “l’anima”. Cioè oggi, siamo sulla via di scoprire la nostra anima.

Quando uniremo in noi tutte queste parti, vedremo al loro posto un quadro interessante- vedremo che siamo composti da tre linee.

Le forze egoiste da un lato- sono la parte bassa della torta. Le forze altruiste o dazione- le forze superiori della torta. E la forza centrale- e il rapporto fra loro, quando cioè raccogliamo tutto ciò in noi e riusciamo a lavorare con esse. La parte centrale della torta riuscirà a legare la parte positiva altruista con la parte negativa egoista e potrà lavorare con le stesse. Questo è in effetti, il nostro lavoro- il lavoro della linea centrale.

Cosicchè, oggi con crisi ed impedimenti interiori, ci troviamo alla volta della rivelazione della nostra anima. Certamente il mondo è ancora lontano da ciò. Non lo scoprirà in questo modo, ma con il nostro aiuto- in modo molto più semplice, associandosi a noi e cosi’ via. Siamo già vicini a questa scoperta e dobbiamo andarle incontro.Tutto ciò è impresso in noi, dopo la prima restrizione (alef) si forma il masach (schermo) ed il Parzuf.

In questo Parzuf si trova già la nostra condizione futura. Il Parzuf e costituito dalla testa, che decide come congiungere dentro di noi queste due parti: una parte nella quale possiamo donare in assoluto e la seconda parte nella quale non possiamo farlo.

La testa si trova al di sopra, è così che ci organizza.

La disoccupazione distrugge la salute psichica

Opinione (Un gruppo di scienziati di Washington and Lee University): La cosiddetta crisi globale finanziaria ha portato alla crescita del numero delle persone che sono rimaste senza lavoro, in tutti i paesi senza esclusione. Ma anche là dove, nonostante la disoccupazione, è possibile vivere decentemente, la mancanza di lavoro si ripercuote sulla psiche.

Come sostengono gli scienziati degli USA, agli americani che arrivano allo status di disoccupato in non più di venticinque settimane i problemi di carattere psicologico appaiono tre volte più spesso che ai coetanei che hanno un lavoro permanente.

Inoltre, i problemi con la psiche più spesso appaiono a quei disoccupati che hanno una buona formazione, e per queste persone i problemi di carattere psicologico sono più seri che per quelli con meno formazione.

I problemi più caratteristici che si sono scoperti nel processo dell’indagine, era la depressione e l’elevata agitazione. Più delle volte questi squilibri appaiono dopo che l’uomo è passato nello status di disoccupato sei mesi e più. Specialmente accentuati erano i problemi psichici dei disoccupati con studi superiori che prima lavoravano in posti di lavoro buoni e in grandi aziende.

Il mio commento: La disoccupazione è inevitabile, noi facciamo troppe cose inutili, svuotiamo le risorse terrestri e inquiniamo il pianeta. Bisogna essere in accordo con il fatto che noi dobbiamo nutrirci, vestirci, organizzarci, ma non di più, e occupare il tempo libero con lo studio del nuovo mondo globale, la nuova comunità integrale, il cammino del raggiungimento della garanzia reciproca. Questo dà a noi la possibilità di raggiungere l’uguaglianza con la natura circostante e sopravvivere in condizioni ecologiche minacciose.

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Laitman blog: Non importa dove lavori

Lezione quotidiana di Kabbalah – 26.10.2011

Scritti di Rabash, Articolo abbreviato “Vi levate in piedi oggi, tutti voi”
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Libro dello Zohar, Pekudei (Quantità), Pag. 72, “Quando andarono, andarono”, Punto 407, Inizia con “Sotto i pilastri e le basi”, Lezione 17
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TES, Parte 8, Punto 5, Lezione 3
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Baal HaSulam “L ’ Amore per il Creatore e l’ Amore per gli Esseri Creati”
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Il capitalismo è fallito? – 3

L’opinione del prof. Tim Jakson, l’autore del libro “Prosperità senza crescita economica –l’economia mondiale con risorse limitate”:“Ogni società si adagia sul mito, in ragione del quale vive.

Il nostro mito è lo sviluppo economico. Negli ultimi cinquant’anni la caccia allo sviluppo economico è stato il sostanziale obbiettivo dettato dalla politica mondiale. L’economia globale è cresciuta 5 volte tanto negli ultimi 50 anni, e se dovesse continuare con lo stesso ritmo, crescerà 80 volte tanto nel 2100.

Lo sviluppo incessante dell’attività economica globale si trova nettamente in contrapposizione con le basi delle risorse consumabili ed il delicato equilibrio ecologico, da questo dipende la nostra sopravvivenza.

Ma noi ci ostiniamo sull’ idea che la crescita deve continuare a tutti i costi. In effetti il capitalismo è fondato sulla continua crescita.

Quando lo sviluppo si indebolisce, i politici entrano in panico, per gli affari inizia la lotta alla sopravvivenza, la gente perde il lavoro e spesso anche la loro casa. Coloro che dubitano della neccessità della costante crescita economica sono considerati dei pazzi, idealisti, rivoluzionari.

Ma questo mito ha determinato il nostro fallimento. Il fallimento di due miliardi di persone che vivono ancora con meno di due dollari al giorno. Ha anche distrutto i fragili sistemi ecologici dai quali dipende la nostra sopravviveza.

Ma la crisi economica ci offre una particolare occasione di investire nei cambiamenti.

Oltre alle correzioni da apportare all’economia, dovremo confrontarci con la logica distorta del consumismo: spendere danaro che non abbiamo su cose inutili solo allo scopo di impressionare persone la cui opinione non neccessariamente ci interessa.

Vivere nella prosperità vuol dire sana alimentazione, case rispettabili, accesso a servizi di qualità, solide comunità, occupazioni soddisfacenti.

La prosperità si trova al di là dei confini delle neccessità materiali. Si trova nell’amore per la famiglia, nella solidarietà per gli amici, nella forza della comunità, nella capacità di partecipare pienamente alla vita sociale, nel presentire il senso della vita ed il fine della vita”.

Il mio commento: Vi sono delle persone che non vedono la futura società come l’immagine di una società unita capace di consumare in modo giusto, mentre vi sono persone che già intravedono questo tipo di società futura. Ma una parità materiale potrà verificarsi solo in una società che consuma intelligentemente e se sarà dato a ciascuno una pienezza maggiore tanto da non avere più desideri egoistici come apparire il migliore, il più alto, il più forte, il più ricco, il più intelligente di tutti gli altri.

Questo potrà verificarsi solo mediante un completamento spirituale nel quale l’uomo scoprirà il livello superiore dell’esistenza – il livello d’ “Uomo”. Occorrerà già ora spiegargli tutto ciò anticipatamente, anche se non desidera tanto capire queste cose. Poichè la vita gli rivelerà gradatamente che lo sta conducendo proprio a tutto ciò.
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