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Il Gruppo è la mia candela

Non possiamo tracciare una linea diritta verso la meta, ma possiamo creare un ambiente che eserciti un’influenza su di noi da ambo i lati, quello positivo e quello negativo. Per quanto riguarda il lato positivo, significa che l’ambiente rivela dei desideri addizionali all’interno di una persona, lo zelo ed il desiderio di raggiungere quello che altri hanno raggiunto.

In quanto al lato negativo, l’ambiente mostra alla persona quel poco che è rispetto agli altri, quanto sia incapace di essere unita a loro e quanto sia contraria a tutti, il che tortura la persona con il sentimento della sua insignificanza e con l’ansietà rispetto al futuro.

Così, l’ambiente spinge la persona, tanto dal lato positivo, quanto da quello negativo, spingendola in avanti lungo un cammino a “zigzag” contro vento nella direzione della meta. Questa è la maniera in cui rivela l’urgenza addizionale per il desiderio originale impiantato in lei, dal lato della creazione, nei geni informativi (Reshimot), risvegliati in lei dal Creatore. In questa maniera avanza.

Nella maggior parte, questo lavoro consiste nel costruire l’ambiente che influenza la persona. Come risultato, esso è l’unico costruttore di questa influenza ed in questa misura, si apre ad essa. Se non investe la sua forza nel gruppo, non si aprirà ad essa.

Si può vedere questo nell’esempio di una persona che ha cura dei suoi figli o delle sue mascotte. Quanto più investiamo in qualcuno, più vicino e desiderato diventa per noi, ed è per questo che cominciamo a reagire più sensibilmente alle sue reazioni, aprendoci all’amore ed alla connessione.

Lo stesso avviene con l’ambiente. Quanto più investiamo in esso, più valido diventa per noi ed allora ci apriamo alla sua influenza, avendo costruito i mezzi che ci muovono in avanti in un cammino a zigzag contro il nostro egoismo verso lo scopo della creazione.

Con questo, completiamo i nostri sforzi in tutta l’estensione, sulla qual cosa viene detto: “ho lavorato e non ho trovato, non credergli”.
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(Dalla 1° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 21.09.2011, Shamati 232)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 18.10.2011

Scritti di Rabash, Articolo 6 “E il Signore apparve a Lui dalle Querce di Mamre”
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Libro dello Zohar, Pekudei (Quantità), Pag. 50, Punto 273, Lezione 12
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TES, Parte 6, Capitolo 15, “Lodate il Signore dai Cieli”, Domanda 288, Lezione 14
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Prefazione alla Saggezza della Kabbalah, Pagina 632, Punto 158, Lezione 68
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KFS, Pagina 92, Rav Yehuda Ashlag, Articolo “Pace nel Mondo”, Lezione 9
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Quanto costa il crollo della zona Euro?

Messaggio: Il ritorno alla valuta nazionale è un passo che sempre più spesso viene consigliato dagli economisti conosciuti, ai paesi problematici della zona euro.
Gli analitici UBS hanno calcolato che :

1) L’impatto per i paesi della comunità europea, che faranno a meno del rifiuto della valuta unica è terribile; perderanno fino al 50 % del PIL. Con uno sviluppo simile degli eventi in Europa, si aspettano dei crolli,.dei colassi dei sistemi bancari, crollo del mercato e disordine pubblico. Negli anni successivi le perdite aumenteranno ancora fino al 150 % del PIL.

2) Se la rinuncia dell’euro avvenisse soltanto da parte dell’economia del paese conducente la comunità europea, cioè Germania. I tedeschi (i tedeschi, considerano questo fatto una cosa desiderabile) rifiuteranno. Cioè la Germania rifiuterà l’ euro e nel primo anno porterà a un consumo del 25% del PIL e 15% del PIL nei prossimi anni. Alla Germania è 10 – 15 volte più conveniente di dare prestito alla Grecia, Portogallo e Irlanda.

3) L’uscita dalla zona euro di un qualunque paese, fa nascere le speculazioni che riguardano l’uscita degli altri paesi deboli che colpiranno fortemente tutta la economia. L’influenza dell’Europa nel mondo si indebolirà. Il crollo della valuta della comunità è sempre stata accompagnato dalle guerre civili . Per questo gli investitori non hanno senso di mettere, di investire su scenari simili, perché un paese vincitori non ci sarà.
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Fotografie dalla mia conferenza ad Ashkelon – 11.10.2011

Queste sono alcune fotografie dalla mia conferenza ad Ashkelon, 11 ottobre 2011.

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Nazarbayev: Il mondo non ha tratto conclusioni dalla crisi finanziaria

Opinione: (Il Presidente del Kazakistan, Nursultan Nazarbayev): “Non sono state tratte le dovute conclusioni dalla crisi mondiale, mentre un passaggio ad un nuovo modello economico globale è solo un tema di dibattito”, crede il presidente del Kazakistan Nursultan Nazarbayev. Ha detto: “Il mondo non ha tratto le conclusioni necessarie dai precedenti anni di crisi e adesso nessuno può fare un pronostico affidabile, anche per i prossimi mesi …”.

Lui suggerisce l’adozione di nuove leggi di regolamentazione bancaria il prima possibile. “Da circa tre anni tutti abbiamo visto quello che è successo al nostro sistema bancario assolutamente liberale che non era controllato da nessuno. Le banche sono diventate delle bande di imbroglioni e ladri”, ha continuato.

“Le discussioni intorno alla legge sul finanziamento del progetto stanno avendo luogo dalla fine del 2010 ed hanno richiamato la vostra attenzione ancora una volta a causa dell’allarmante situazione del sistema finanziario globale. Questi progetti di legge includono le garanzie giuridiche per tutti i consumatori dei servizi finanziari. Suggerisco di procedere alla loro approvazione”, ha sottolineato per concludere.

Il mio commento: Comunque, nessuno ha un piano per uscire dalla situazione attuale. Questo perché non hanno considerazione del fatto che questa situazione è uno stato naturale della nostra evoluzione, o meglio, della nostra incompatibilità con il sistema globale interconnesso della natura.
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