I miliardari hanno paura di rimanere affamati

Domanda: E’ mai possibile che sia necessario qualche colpo forte per cambiare la percezione delle persone, lo sguardo sull’economia e “la distribuzione equa”?

Risposta: Non è necessario che sia così distruttivo il colpo, come una guerra – questo può essere la caduta della borsa oppure qualcosa di simile.

Se avviene un problema serio nell’economia, allora questo toglierà soltanto “il grasso superfluo” agli strati più ricchi. Per loro si manifesterà nella scomparsa di qualche zero dal conto bancario. Invece, per un piccolo uomo questo significa qualche boccone di pane sul suo tavolo. Per questo i problemi economici colpiscono tutti e fanno diventare tutti più sensibili, anche se per i capitalisti perdere il loro milardi non è facile – poiché l’economia non è solo cifre, ma uno spazio sensibile. Presupponiamo che io abbia avuto 40 miliardi e che ne siano rimasti 20, quindi io mi sentirò nella paura di perdere il mio proprio pane! Io avrò paura che domani non avrò niente da mangiare.

Quindi sembrerebbe: perché mi devo preoccupare se io ho 20 miliardi in banca e invece qualcun’altro non ha neanche 20 dollari? Ma questo non ha importanza. All’uomo compare la sensazione di panico. Lui non sente che ha perso 20 miliardi, ma che glie ne sono rimasti ancora 20, lui trema dalla paura che domani rimarrà assolutamente povero.

Per questo davanti alla faccia dei problemi economici tutti cadono nel panico. Allora ognuno potrà spiegare che cosa accade, a tutti senza esclusione. E’ chiaro che manca semplicemente tirare ognuno verso un livello di vita normale, aggiungendogli dei soldi per farlo calmare. Tutto questo deve andare parallelamente all’educazione. Ma l’uomo è d’accordo con l’educazione soltanto quando lo colpiscono un po’. Adesso, quando per lui ancora è tutto a posto, ed ha il calcio nei giorni liberi, domani qualche matrimonio di qualcuno, dopodomani le ferie, allora dirà che non ha bisogno di nessuna educazione.

Ci sono alcuni ai quali basta prendere un po’ di pane e di frutta e passare tutto il giorno libero sulla spiaggia insieme a tutta la famiglia. Le persone vivono la loro vita in maniera semplice e sono contente. Per questo non mancheranno i colpi che li obbligheranno ad ascoltare un po’. Allora sarà possibile iniziare l’educazione.

La cosa importante è la creazione del sistema del chiarimento, che spieghi come funzionano tutti i sistemi: che cosa sia il programma della natura e che noi non abbiamo scelta, che racconti dell’evoluzione, dell’economia, della natura dell’uomo che dia le conoscenze necessarie. Questa è la parte più iniziale che è necessario realizzare.

Ma la seconda parte è quella di creare sistemi di educazione che insegnino come dobbiamo realizzare e correggere i nuovi rapporti nella società, connettersi l’uno con l’altro. Cioè il processo si divide in due parti: istruzione, che è la ricezione della conoscenza del nuovo mondo, e l’educazione, che è l’insegnamento di come vivere in esso. Dopo di ciò noi passiamo alla realizzazione pratica, alle azioni concrete.

(Dalla lezione sugli articoli del libro Shamati)

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