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Global Yeshivat Haverim – 09.10.2011

Global Yeshivat Haverim
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Lezione virtuale – Nozioni di base di Kabbalah – 09.10.2011

Lezione virtuale – Nozioni di base di Kabbalah
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Essere ricco significa essere maiale

Articolo: Lei stava davanti a me rabbrividendo, questo era un vero tremore fisico. “Fino a quando non uccidono qualcuno loro non si fermano”. Per lei era difficile riconoscere il fatto che, considerandosi un genio dell’economia, raccogliendo vari tipi di insegne regali fosse diventata un nemico comune e lei non è l’unica ad essere così. Lei è parte del settore crescente dei business man che hanno subito un feroce attacco. Loro si sentivano cacciati.

Quelli che non arrivano alla ricompensa, hanno tanti reclami verso i ricchi. Gli attaccati in allarme hanno scoperto che una nuova percezione sociale non è poi dalla parte loro. Essere ricco significa essere maiale. Loro sono pronti a tanto per conquistare l’amore. Loro vogliono che al popolo piaccia il loro successo, ma il popolo non li può amare. Come può lui amare quelli che vivono molto meglio di lui? Il pubblico non evita di considerare la figura del filantropo.

Lo strato dei milionari è crsciuto nell’ultima decina di anni. Come soggetto della nostra vita, loro sono diventati gli eroi della cultura. I racconti di grandi ricchezze e l’appariscente stile di vita è aumentato sempre di più, con questo loro hanno segnato il goal nella propria porta.

Dai tempi della protesta, Tel Aviv è diventata poco gradita ai magnati. Non c’erano dubbi che si sarebbero presi i soldi da loro. La strada avrebbe lottato contro di loro e il potere sarebbe stato contento che la strada indirizzava il fuoco sui magnati, creando sempre più problemi sul loro conto. Da allora tutti hanno cercato l’avvicinamento con i magnati, ma negli ultimi mesi, in alcuni di loro è cresciuto il senso di colpa.

Ma questa non è la fine della storia. Se il risultato della crisi è l’indebolimento degli investitori, Israele andrà in recessione e la disoccupazione diventerà un rompicapo oscuro, sarà la guerra non per i prezzi della ricotta, ma per i mezzi di sostentamento.

L’economista ha “prescritto” alle economie mondiali il “digiuno curativo”

Opinione: (A. Sugognako, il vicepresidente della Federazione bancaria del centro Eurasia): Il milgior modo di evitare la crisi economica finanziaria e le sue serie conseguenze, è di vivere con i mezzi di sostentamento. Noi viviamo in un mondo assolutamente diverso, e noi già non ritorneremo mai più al mondo che c’era prima della crisi.

Il primo compito deve diventare il risamanento dell’economia di tutti i paesi, l’economia di tutte le imprese e l’economia di ogni persona. Per questo c’è un metodo universale e cioè vivere con i mezzi di sostentamento, cioè trasformare i costi in profitto che voi ricevete. L’effetto curativo del digiuno, lo applicheremo anche nel campo economico.

Il mio commento: Pareggiare i costi con i profitti questo è la prima condizione. Invece la seconda è che loro siano ragionevoli, questo è possibile solo per una esistenza normale dell’uomo, famiglia. La terza condizione è che sia un livello ragionevole per tutti e di conseguenza anche delle necessità specifiche. A partire da questo scopo risulta che bisogna costruire un’economia dell’uscita dalla crisi, cioè una economia di consumo razionale.
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