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L’Istituto ARI stabilisce contatti al più alto livello del Quartier Generale delle Nazioni Unite

Recentemente abbiamo cominciato una promettente relazione con le Nazioni Unite in vista dell’attuazione di progetti educativi congiunti rivolti all’impatto globale. Solo pochi giorni prima dell’Assemblea Generale, ho avuto un incontro faccia a faccia al Quartier Generale dell’ONU a New York con il Vice Segretario Generale dell’ONU, Dott.ssa Ahsa Rose Migiro.

In qualità di presidente e fondatore dell’ARI Institute, insieme con la nostra delegazione, ho presentato la mia visione sulla soluzione alla crisi globale a tutti i livelli, inclusi i cambiamenti climatici, la fame, i problemi sociali ed economici, tramite la messa in pratica dei principi di una nuova educazione globale e integrale. Con me c’erano i membri del consiglio dell’ARI Rachel Laitman, Norma Livne, e Seth Bogner.

La Dott.ssa Migiro ha dichiarato “Non potrei essere più d’accordo con lei, Dott. Laitman, sulla sua prospettiva riguardo al bisogno di raggiungere nuovi livelli di comprensione tra le persone ed i paesi attraverso l’educazione” e ha detto, “rispetto e apprezzo profondamente il vostro lavoro e impegno per raggiungere questo obiettivo. Noi dobbiamo lavorare insieme verso questo scopo comune con l’aiuto della forza delle donne.”

Durante l’incontro ho consegnato alla Dott.ssa Migiro la proposta scritta dell’ARI Institute all’ONU per il cambiamento globale, così come i miei recenti libri “La Psicologia della Società Integrale” e “Egoismo e Altruismo nell’Era Globale, Come la Società può Trasformare l’Egoismo In Beneficio Reciproco.
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 07.10.2011

Scritti di Baal HaSulam, Shamati 167 “La ragione per Cui Viene chiamato Shabbat Teshuvà
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Scritti di Baal HaSulam, “Un Comandamento”, Lezione 5
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Rav Yehuda Ashlag, Prefazione al Libro dello Zohar, Pagina 410, Punto 9, Lezione 4
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Libro dello Zohar, Pekudei (Quantità), Pag. 23, Articolo “Il 1,775”, Punto 121, Lezione 6
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Nascere nella spiritualità senza un taglio cesareo

Domanda: Perché l’ascesa al primo livello e l’ingresso nel mondo spirituale è la cosa più difficile?

Risposta: Il parto è l’atto piu’ difficile e pericoloso. Oggi non lo percepiamo più così acutamente da quando il nostro mondo è passato attraverso molte correzioni, grazie allo sviluppo della medicina nell’ultimo secolo. Prima di questo, tuttavia, molte donne e neonati usualmente morivano durante il parto. Era molto comune.

Il parto è l’atto più difficile, sia nel mondo corporeo che nel mondo spirituale. Questo è il motivo per cui noi non dovremmo considerarlo come nell’attuale mondo corporeo, dove ci siamo abituati a contare su medici e tagli Cesarei. Dobbiamo comprendere che è questione di vita o di morte, specialmente quando riguarda una creatura sviluppata come un essere umano.

Questo è il motivo per cui la nostra nascita spirituale non è un processo semplice. Più una creatura è perfezionata, più è difficile per essa riprodursi. La nascita spirituale rappresenta l’inizio della vita spirituale. Non è il proseguimento della stessa vita sulla terra sullo stesso livello corporeo. Tu devi nascere su un livello completamente differente!

Ora noi non possiamo neppure immaginare che cosa è la nascita di una nuova mente, di una nuova consapevolezza e percezione. E’ una nuova sensazione, una rivelazione che non esisteva in te precedentemente! Tutto questo nasce, viene rivelato in te improvvisamente; erompe da dentro in un tale modo che tu neppure te lo aspettavi un momento prima. A un tratto scopri che esiste, che può essere. Prima non potevi neppure immaginartelo correttamente. Questo è un vero miracolo! Questo e’ il motivo per cui è chiamato il miracolo dell’esodo dall’Egitto.

Allora ha inizio il processo di sviluppo e di crescita. Questo non è una tale rivoluzione come la nascita.

Le fonti kabbalistiche descrivono la nascita spirituale come una leggenda di una cerva che vaga per le montagne e incontra un serpente che la morde dove dovrebbe venire alla luce il feto. Questo aiuta la cerva a partorire. La storia descrive il taglio del “cuore di pietra” , il desiderio egoistico più crudele che non può essere corretto. Diversamente è impossibile nascere.

A questo punto tutte le forze esterne contrapposte nella creazione si riuniscono per far nascere una nuova creatura che incorpora le due forze (dazione e ricezione). Questo è un vero miracolo del Creatore. Dopo tutto Lui è Colui che ha generato l’uomo.
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Abbiamo bisogno di un nuovo inizio!

Le feste e i giorni speciali descritti nella Kabbalah non sono date del normale calendario, ma il conseguimento di un proprio stato personale, speciale, dove la persona opera un calcolo interiore fondamentale con se stesso. Se una persona raggiunge questo calcolo, ciò significa che ha realmente un nuovo inizio, chiamato il nuovo anno, Rosh HaShana. E di conseguenza acquisisce la preghiera della festa.

Ogni festa è un calcolo spirituale e una preghiera perché non c’è nulla oltre la correzione dei nostri desideri. Ma l’inizio del nuovo anno è speciale perché arriva dopo molti discernimenti. Si verifica solo una volta che una persona ha verificato se stesso completamente, discernendo tutti i desideri che vengono a lui rivelati, perché ogni più alto livello include tutti quelli precedenti come una minuscola parte di esso.

Tuttavia, quando una persona fa un calcolo con ciascuna delle sue azioni e pensieri, vede che non ha successo, che non avanza perché non è stata affatto creata per l’ascesa spirituale. Allora essa è sopraffatta da pensieri gravosi riguardo la spiritualità e da dubbi e invidia verso gli altri. Vuole essere al di sopra di loro e pensa: “Perché loro e non io?”

Dopo molti calcoli come questo, essendo diventata completamente perduta in essi, la persona alla fine sente che ha bisogno di un nuovo inizio. Non c’è via d’uscita perché tutti questi calcoli, discernimenti, critiche, invidie e avversioni non cambiano per anni.

E la sola cosa che gli/le è rimasta è la preghiera, e un grido di aiuto perché solo la forza superiore può aiutare. Questo urlo interiore e’ chiamato preghiera di Rosh HaShana, il nuovo inizio.

Prima che ciò accada una persona percepisce se stessa come completamente perduta. Vede che il mondo intero e’ in disaccordo con tutto quel che sta facendo e anche lui stesso non comprende cosa gli sta succedendo o che cosa e’ questo percorso. Tutte queste critiche arrivano dal suo egoismo.

Questo è il motivo per cui la preghiera parla delle sollecitazioni, il bisogno di analizzare tutti i propri desideri e azioni, e soffiare nel corno (Shofar) perché noi dobbiamo elevare il nostro percorso spirituale nonostante tutto (in Aramaico, Shufra significa bellezza). Ciò avviene quando uno deve rivolgersi alle fonti primarie per poter avanzare.

Ci sono molte opinioni e persone nel mondo che influenzano una persona a che la imbevono con i loro pensieri e la trascinano in direzioni diverse. Tuttavia uno deve porre su di sè un giudice severo e verificare costantemente se stesso rispetto alle fonti superiori nella misura in cui lui comprende ciò che vi è scritto.

Nonostante il proprio ego, il proprio desiderio di innalzarsi, avere profitto e divenire superiore agli altri, uno dovrebbe aspirare all’opposto, desiderando solo acquisire la forza della dazione e dissolversi nella nazione dentro cui dimora il Creatore.
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