Una scienza per un futuro di successo

Molta gente pensa che la saggezza della Kabbalah parli del “numero degli angeli del cielo e dei loro nomi”, di certe nozioni vaghe e distanti che non hanno niente a che vedere con noi. Ci vuole molto tempo affinché una persona che viene a studiare la Kabbalah si liberi di tutti questi stereotipi.  Non impariamo un nuovo approccio della realtà, noi non introduciamo questo spirito.

Adesso che la crisi si sta sviluppando poco a poco, sentiamo una persistente necessità di scoprire come collocarci nel mondo, nella vita, con una nuova connessione tra le gente, che dobbiamo essere coscienti se vogliamo sopravvivere in questo mondo e per tanto cominceremo a metterci al corrente con questa saggezza che ci insegna a creare un’appropriata connessione tra di noi. Noi dobbiamo farlo per controllare la nostra vita quotidiana, per uscire dalla crisi in tutti i settori dell’educazione, delle relazioni famigliari, della scienza, dell’economia e nella nostra relazione con la natura che continua ad infliggerci dei colpi.

Per questo motivo dobbiamo identificare il problema per liberarcene o amministrarlo in un modo o nell’altro, altrimenti soffriremo sempre. Il nostro desiderio di ricevere piacere ci obbliga a trovare la causa di tutte le nostre sofferenze. Poco a poco scopriremo che il motivo sta nel fatto che la gente si connette in un modo scorretto, dannoso, che le connessioni egoistiche che abbiamo sviluppato nel corso di migliaia di anni non funzionano più e per di più causano danno.

In primo luogo, abbiamo sempre creduto che è meglio essere egoisti, ognuno per conto suo, che dovevamo costruire una società di consumo, che ogni persona poteva trarre beneficio in accordo alla sua abilità di usare ed ingannare gli altri per il suo profitto, finché seguiva le regole ed evitava la prigione o il castigo, lei avrebbe potuto farlo così e controllare.

Pero adesso un nuovo sistema si sta rivelando e ci sta dicendo: No! Questa stessa tendenza, questo stesso approccio egoista, questa stessa attitudine non funzionerà per molto tempo. Bisogna avere un’attitudine diversa. Il sistema precedente era individualista, e noi non eravamo dipendenti gli uni dagli altri. Adesso noi siamo arrivati alla fine del nostro sviluppo personale e individuale. Allo stesso modo dei germogli che escono dalla terra, anche noi siamo cresciuti ed abbiamo raggiunto il tetto e non c’è più spazio per crescere.

Visto che abbiamo raggiunto il nostro “tetto”, adesso abbiamo bisogno di connetterci gli uni con gli altri. Questo è un sistema diverso di esistenza. Vuoi esistere? Allora devi essere più connesso agli altri.

È difficile che noi immaginiamo questo sistema. Noi ci rendiamo solamente conto che siamo incapaci di ottenere qualcosa. Tramite la sofferenza, poco a poco riveliamo il vero stato dei fatti. È per questa ragione che alla fine la saggezza della Kabbalah si rivela anche da sé.

Allora, invece degli “angeli del cielo” e di diverse parole strane e sconosciute, poco a poco e con difficoltà, cominciamo a realizzare quello che la Kabbalah ci dice sulla struttura della connessione tra di noi, sul camino adatto per ottenere questa connessione adeguata, ed iniziare ad essere parte di essa. Questo ci spiega la misura nella quale la nostra attitudine verso la connessione appropriata determina il nostro futuro, tanto che così non è più necessario lavorare come prima, principalmente in maniera fisica, ma cominciare a lavorare in maggioranza con la nostre intenzioni.

Non abbiamo bisogno di reinventare le nostre vite o il mondo, di usare diversi meccanismi, equipaggiamenti o tecnologie, ma tutto si sposterà verso le nostre relazioni ed alla connessione tra di noi e il risultato dipenderà della qualità della nostra connessione.

Precedentemente migliaia di persone lavoravano nei campi e milioni lavoravano nelle fabbriche, nelle centrali e nelle industrie, ma oggi scopriamo che la gente non ha dove lavorare, può solamente lavorare nel consolidamento della connessione tra di noi in una maniera virtuale, interna. Questo determinerà concretamente il nostro successo nella fabbricazione, l’esportazione, l’importazione ed in tutto quello di cui abbiamo bisogno per organizzare le nostre vite materiali. Continueremo a cambiare la nostra prospettiva e la direzione per una relazione interna, perché lì riveleremo un mondo nuovo e veramente perfetto.

Per ottenere la rivelazione di questi stati gradualmente, passo dopo passo, noi leggiamo lo Zohar. Questo libro è il migliore per aprire il cuore, la mente, gli occhi e le orecchie affinché possiamo cominciare a sentire quanto dipendiamo della rete delle connessioni tra di noi.
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(Dalla 2° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 7.09. 2011, Lo Zohar)

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