Pubblicato nella '' Categoria

Global Yeshivat Haverim – 25.09.2011

Global Yeshivat Haverim
Video / Audio

Una scienza per un futuro di successo

Molta gente pensa che la saggezza della Kabbalah parli del “numero degli angeli del cielo e dei loro nomi”, di certe nozioni vaghe e distanti che non hanno niente a che vedere con noi. Ci vuole molto tempo affinché una persona che viene a studiare la Kabbalah si liberi di tutti questi stereotipi.  Non impariamo un nuovo approccio della realtà, noi non introduciamo questo spirito.

Adesso che la crisi si sta sviluppando poco a poco, sentiamo una persistente necessità di scoprire come collocarci nel mondo, nella vita, con una nuova connessione tra le gente, che dobbiamo essere coscienti se vogliamo sopravvivere in questo mondo e per tanto cominceremo a metterci al corrente con questa saggezza che ci insegna a creare un’appropriata connessione tra di noi. Noi dobbiamo farlo per controllare la nostra vita quotidiana, per uscire dalla crisi in tutti i settori dell’educazione, delle relazioni famigliari, della scienza, dell’economia e nella nostra relazione con la natura che continua ad infliggerci dei colpi.

Per questo motivo dobbiamo identificare il problema per liberarcene o amministrarlo in un modo o nell’altro, altrimenti soffriremo sempre. Il nostro desiderio di ricevere piacere ci obbliga a trovare la causa di tutte le nostre sofferenze. Poco a poco scopriremo che il motivo sta nel fatto che la gente si connette in un modo scorretto, dannoso, che le connessioni egoistiche che abbiamo sviluppato nel corso di migliaia di anni non funzionano più e per di più causano danno.

In primo luogo, abbiamo sempre creduto che è meglio essere egoisti, ognuno per conto suo, che dovevamo costruire una società di consumo, che ogni persona poteva trarre beneficio in accordo alla sua abilità di usare ed ingannare gli altri per il suo profitto, finché seguiva le regole ed evitava la prigione o il castigo, lei avrebbe potuto farlo così e controllare.

Pero adesso un nuovo sistema si sta rivelando e ci sta dicendo: No! Questa stessa tendenza, questo stesso approccio egoista, questa stessa attitudine non funzionerà per molto tempo. Bisogna avere un’attitudine diversa. Il sistema precedente era individualista, e noi non eravamo dipendenti gli uni dagli altri. Adesso noi siamo arrivati alla fine del nostro sviluppo personale e individuale. Allo stesso modo dei germogli che escono dalla terra, anche noi siamo cresciuti ed abbiamo raggiunto il tetto e non c’è più spazio per crescere.

Visto che abbiamo raggiunto il nostro “tetto”, adesso abbiamo bisogno di connetterci gli uni con gli altri. Questo è un sistema diverso di esistenza. Vuoi esistere? Allora devi essere più connesso agli altri.

È difficile che noi immaginiamo questo sistema. Noi ci rendiamo solamente conto che siamo incapaci di ottenere qualcosa. Tramite la sofferenza, poco a poco riveliamo il vero stato dei fatti. È per questa ragione che alla fine la saggezza della Kabbalah si rivela anche da sé.

Allora, invece degli “angeli del cielo” e di diverse parole strane e sconosciute, poco a poco e con difficoltà, cominciamo a realizzare quello che la Kabbalah ci dice sulla struttura della connessione tra di noi, sul camino adatto per ottenere questa connessione adeguata, ed iniziare ad essere parte di essa. Questo ci spiega la misura nella quale la nostra attitudine verso la connessione appropriata determina il nostro futuro, tanto che così non è più necessario lavorare come prima, principalmente in maniera fisica, ma cominciare a lavorare in maggioranza con la nostre intenzioni.

Non abbiamo bisogno di reinventare le nostre vite o il mondo, di usare diversi meccanismi, equipaggiamenti o tecnologie, ma tutto si sposterà verso le nostre relazioni ed alla connessione tra di noi e il risultato dipenderà della qualità della nostra connessione.

Precedentemente migliaia di persone lavoravano nei campi e milioni lavoravano nelle fabbriche, nelle centrali e nelle industrie, ma oggi scopriamo che la gente non ha dove lavorare, può solamente lavorare nel consolidamento della connessione tra di noi in una maniera virtuale, interna. Questo determinerà concretamente il nostro successo nella fabbricazione, l’esportazione, l’importazione ed in tutto quello di cui abbiamo bisogno per organizzare le nostre vite materiali. Continueremo a cambiare la nostra prospettiva e la direzione per una relazione interna, perché lì riveleremo un mondo nuovo e veramente perfetto.

Per ottenere la rivelazione di questi stati gradualmente, passo dopo passo, noi leggiamo lo Zohar. Questo libro è il migliore per aprire il cuore, la mente, gli occhi e le orecchie affinché possiamo cominciare a sentire quanto dipendiamo della rete delle connessioni tra di noi.
[53892]

(Dalla 2° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 7.09. 2011, Lo Zohar)

Materiale correlato:

Laitman blog: Perché gli angeli hanno bisogno di ali?
Laitman blog: Come controllare il proprio destino
Laitman blog: I due principi per il successo

Lezione virtuale – Nozioni di base di Kabbalah – 25.09.2011

Lezione virtuale – Nozioni di base di Kabbalah
Video / Audio

Principi e consigli dalla Lezione quotidiana-21.9.2011

Il desiderio è ciò che fu creato come esistenza dalla non esistenza, come opposto al Creatore. Il desiderio ardente è ciò che il vaso deve sviluppare da solo. Questo desiderio è la creatura.

Nella misura in cui uno costruisce l’ambiente, egli inizia a ricevere la sua influenza su di sè. Quanto più una persona investe nell’ambiente, tanto più esso diviene prezioso per lui e perciò, egli si apre alla sua influenza di rimando su di sè. Con il suo aiuto una persona costruisce i mezzi per avanzare verso lo scopo della creazione contro il suo desiderio personale e in tal modo completa il suo sforzo.

Nessuno può avanzare con il suo stesso carburante; io non posso risvegliarmi se non tramite coloro che mi circondano e perciò, io devo influenzare loro così che loro risveglino me. Alla fine uno è legato agli altri così tanto che lui li risveglia e loro risvegliano lui, ciascuno riceve la ricompensa di tutti e nessuno manca di nulla. E questo è il compimento perfetto dello sforzo.

Se uno dirige se stesso verso “Israele, la Luce e il Creatore sono uno”, allora in questo sforzo veramente scopre la sua resistenza alla correzione. E se nell’affrontare ciò, una persona nonostante tutto scopre una sorta di volontà ad avanzare “zizzagando”, questo è chiamato costruire l’ambiente che influenzerà il suo avanzamento verso lo scopo. In ciò egli rivela un’aspirazione aggiuntiva oltre al desiderio che il Creatore ha creato in lui.

Tutto il nostro avanzamento equivale a una connessione più grande, legarsi a tutti. Questo è lo stato in cui si può realizzare la spiritualità, e noi dobbiamo unirci così fortemente in modo che internamente tra noi si evidenzi la pressione. Questa pressione si costruisce come risultato di tutto il nostro lavoro contro il nostro ego e la nostra volontà di unirci in opposizione ad esso. E allora queste due forze opposte creano una scintilla, la Luce, il fuoco.

In tutto il nostro avanzamento egoistico finora, noi ci siamo relazionati all’ambiente solo in modo condizionato: dare il meno possibile e ricevere quanto più possibile dall’ambiente con il minor sforzo possibile. Ma nel sistema integrale che sta per essere rivelato oggi nel mondo, bisogna risvegliare tutto il mondo per la completezza per la connessione-e facendo ciò assicurare l’appagamento di tutti.

Preparazione per la lezione

Il Creatore è rivelato nello sforzo di ciascuno per la spiritualità-la riunione di Israele.

Tutto ciò che è decritto ne Lo Zohar ha a che fare con i tipi di connessione tra di noi. Una varietà di fenomeni sta per essere rivelata nella rete di connessioni che si sta manifestando tra di noi, e questo e’ ciò di cui Lo Zohar parla.

Se noi proviamo a connetterci tra noi durante lo studio de Lo Zohar, allora Lo Zohar ci aiuta e ci porta, nella forma corretta, la forza per fare ciò.

Lezione quotidiana di Kabbalah – 25.09.2011

Scritti di Rabash, Dargot HaSulam, Articolo 879
Video / Audio

Libro dello Zohar, VaYikahel (Mosè raccolse), Pag. 91, “Farete un’ altare come luogo per bruciare l’ incenso ”, Punto 471, Lezione 23
Video / Audio

TES, Parte 6, Capitolo 15, Punto 115, Lezione 31
Video / Audio

Prefazione alla Saggezza della Kabbalah, Pagina 620, Punto 127, Lezione 55
Video / Audio

Scritti di Baal HaSulam “La Nazione”, (Inizia con “Quindi, gli eoni interscambiati…”) Lezione 19
Video / Audio

Una scelta semplice: La solidarietà o il collasso dell’Europa

Opinione: (Jacek Rostowski, Ministro delle Finanze Polacco): “Parlando al quotidiano polacco Gazeta Wyborcza Lunedì 29 Agosto, il ministro ha detto: “Le elite europee, incluso quelle tedesche, devono decidere se vogliono che l’euro sopravviva, anche ad un caro prezzo, oppure no. Altrimenti, dobbiamo prepararci ad uno smantellamento controllato della zona della moneta”.

“Ha aggiunto: abbiamo una semplice scelta, la solidarietà o il collasso dell’Europa”.

“Il ministro della Polonia ha detto che la soluzione a largo raggio per la crisi è un’integrazione profonda”.

“Il problema fondamentale dell’eurozona non è economico ma politico, ha spiegato il ministro. La scelta è: un’integrazione macroeconomica più profonda nell’eurozona o il suo collasso. Non c’è una terza strada”.

“Ha anche diagnosticato due forme di “populismo pericolose” nel lavoro della politica dell’Unione Europea, un populismo del sud, basato sull’irresponsabilità finanziaria ed uno del nord, basato sulla mancanza di solidarietà verso i paesi del sud”.

“Lui ha però aggiunto che la ricchezza dei paesi del nord, così come quella dei membri dell’Unione Europea che non hanno l’euro, soffriranno se questo cade”.

“È difficile immaginare qualcosa che possa colpire l’economia olandese, tedesca o finlandese molto più del collasso del sistema bancario in qualsiasi paese dell’eurozona”, ha detto il ministro. Il collasso dell’eurozona potrebbe essere (anche) catastrofico per la Polonia.

Il mio commento: Sempre più politici capiscono che le circostanze ci obbligano ad unirci. L’unica domanda è se l’egoismo personale e nazionale, l’antagonismo nazionale, permette loro di cominciare a pensare e discutere su un’unione più stretta. Non oscurerà gli interessi egoistici, la catastrofe globale che ci aspetta se non cominciamo a cercare la garanzia mutua?
[54462]

Materiale correlato:

Laitman blog: Le basi instabili dell’Europa
Laitman blog: Si tratta di qualcosa di più dell’economia?