Non cercare gli analgesici, cerca invece il trattamento

Domanda: Continueremmo a soffrire fino alla fine della correzione?

Risposta: La sofferenza è la sensazione di aree incorrette dentro di noi. Appena inizierò a vederle correttamente, non lo considererò più come sofferenza; per il contrario, sentirò gratitudine verso la Luce per mostrarmi qualcosa di me che posso correggere.

Il dolore chiama l’azione. Se io ho una ferita che non fa male, è molto pericoloso perché permetterebbe alla malattia di insidiarsi. Ma se io sento il dolore, la malattia (non la ferita in se) mi costringe a cercare un trattamento.

Ma allora, il dolore fa bene o male? È possibile scollegare un determinato centro nervoso nel tuo cervello e smetterai di sentire dolore. Se la tua gamba va in fiamme, non sentirai nemmeno che ti stai bruciando. Se il tuo braccio rimane incastrato in una macchina, non lo noteresti. Il dolore è l’aiuto che ci fa vedere il difetto! Quindi, dobbiamo vederlo come un mezzo di correzione.
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(Dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 06.05.2011, Gli scritti di Rabash)

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