Il canale diretto della Luce

Baal HaSulam, Lo Studio delle Dieci Sefirot, parte 1, Tabella delle risposte sul significato delle parole, domanda 47: cos’è Kav (linea)? Kav indica un discernimento dall’alto verso il basso che prima lì non c’era. Designa anche una He’arah (emanazione) più fragile di quella precedente.

“Una linea” è una sensazione costante. Io mi sento più piccolo di qualcuno che è al di sopra di me. Inoltre una linea è la restrizione della mia ricezione, in accordo alla “misura” ed al “peso”. Cioè, sono limitato da due condizioni: l’elevatezza qualitativa del livello nel quale sono ed il suo valore quantitativo che posso scoprire ed accettare.

Questa è una sensazione che si trova al di sopra di me, esiste un’altra scala intera, dei gradi più alti e delle proprietà più elevate. Dall’altro lato, sento che non ricevo all’infinito in ogni lato, ma che sono limitato e posso comunicare con il Creatore solo nella forma di un canale diretto, di un tubo che si estende dall’alto verso il basso, il quale è chiamato “linea”.

In altre parole, non dobbiamo visualizzare una linea geometrica, ma le restrizioni che il desiderio di ricevere sperimenta. Tutti i concetti devono essere tradotti in sensazioni; però non ci sono emozioni nella forma di una linea. Una linea è un segnale accordato dal sentimento che si suppone che io evochi in me.

Supponiamo che io lavori in una fabbrica o in un’organizzazione e sul mio posto di lavoro e nel luogo nel quale sono, mi trovo sotto tutta la gerarchia dei capi più importanti di me. Quindi, mi sento al di sotto di loro in quanto a proprietà. Inoltre, esiste una differenza nella loro capacità di agire o di ottenere ogni genere di beneficio e di stipendio (riempimento) sul lavoro, vale a dire che in relazione a loro, sono limitato in termini quantitativi. Pertanto, sento una restrizione verticale, in funzione dell’elevatezza (dall’alto verso il basso), quanto una restrizione quantitativa in ogni luogo (orizzontalmente).

Una linea indica un discernimento dall’alto verso il basso che prima lì non c’era. Cioè, sento cosa significa essere “al di sopra” poiché ho “delle loro raccolte”, dei dati informativi (Reshimot). Così, posso compararlo al mio stato presente. Capisco la differenza tra la linea al di sopra e la mia posizione che sento nel presente. Questa produce una restrizione nell’elevatezza, cioè rispetto al Creatore e si compara alle Sue proprietà.

Designa anche un’emanazione più fragile di prima. Dopotutto, precedentemente, lui stava ricevendo in cima (nella testa) senza limitazioni nella linea, mentre adesso, nella sua fine o nel mezzo, è ristretto nella ricezione.

Queste sono due esperienze totalmente differenti. La sensazione che ti trovi ai piedi della linea è dovuta alla mancanza di adesione con il Creatore. Una sensazione di quanto piccola sia la mia capacità di ricevere dovuta alla mancanza della capacità di dare. Ciò significa che una limitazione è qualitativa e l’altra quantitativa.
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(Dalla 3° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 7.07.2011, Talmud Eser Sefirot)

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