Sull’importanza delle nostre riunioni

Domanda: All’inizio di Settembre avremo un congresso nel Nord di Israele. Oggi, con tutti i nostri sforzi diretti alla divulgazione esterna, qual è l’importanza di queste riunioni “interne”?

Risposta: L’una non esclude l’altra. Come gruppo, noi studiamo la scienza della Kabbalah: le radici della creazione, la loro correzione e le azioni spirituali che sono dietro le azioni materiali della persona. Nella sua interazione con gli altri, che lo voglia oppure no, la persona attiva un enorme meccanismo con il quale non ha familiarità. Noi studiamo questo meccanismo ed impariamo a capire ed operare le nostre azioni interne per mezzo delle azioni esterne. In essenza questo è il proposito del nostro studio.

Noi stiamo studiando il sistema e troviamo i punti nei quali siamo connessi ad esso, dove termina il sistema spirituale dandone la forma ad uno materiale, ovvero i corpi e le forze del nostro mondo. La connessione di questi due sistemi si trova nel mio desiderio: se io lo cancello in relazione all’altro, lo vedo nella spiritualità. Se io abbasso la testa davanti all’altro, lui o lei comincia ad essere il mio Kli spirituale (vaso). In questo modo io ascendo alla spiritualità.

L’essere umano è al di sopra del mio attuale “io”, al di là del Machsom (la barriera che ci separa dalla spiritualità). Se io lo tratto allo stesso modo in cui tratto me stesso, ascendo al suo livello e cominciamo ad essere un tutt’uno. In questo modo io attraverso il Machsom.

Io trasferisco all’altro mondo dei nuovi pezzi della mia inclinazione al male, che ho quaggiù, in questo mondo. Per prima cosa, impregno la mia attitudine verso di esso con la dazione per il bene della dazione, correggendo quelli che chiamiamo “errori”. Più tardi cambio per correggere le “trasgressioni”. In questo modo io muovo il mio punto nel cuore verso l’alto, rivelando l’inclinazione al male in me. Come risultato, per mezzo di un’adeguata connessione con gli altri, mi elevo ad un grado superiore.

“Gli altri” sono l’umanità. La regola di amare il prossimo come se stessi si applica alla gente comune. Sembra come se mi fosse stato dato un esercizio: cambiare la mia attitudine verso di loro. Senza la sua conoscenza, sto trasferendo il mio “io” nel mondo spirituale, realizzando la tappa di passaggio. La scienza della Kabbalah spiega questo usando dei termini speciali, ma per metterla semplicemente: in questo modo noi acquisiamo una vita buona e sicura per noi ed i nostri figli.

Ritornando alla domanda, il beneficio dei nostri congressi sta nello studio e la cosa più importante, nella connessione interna e l’unità. Solamente quando siamo connessi, quando ci avviciniamo sempre di più, quando ci annulliamo l’uno di fronte all’altro, solo allora abbiamo qualcosa con cui dirigerci al mondo.

In primo luogo, noi stiamo portando lo spirito dell’unità. È per questo che abbiamo bisogno degli eventi di unità, nei quali gli amici si riuniscono per alcuni giorni. Noi stiamo pianificando di realizzare una grande riunione internazionale a Dicembre. Senza questo, non avremo il potere dell’unità per trasmetterla.

Io spero che il nostro congresso di Dicembre si realizzi in un nuovo livello. Allora, tutti gli amici di tutto il mondo avranno tanta forza da poter dirigere la divulgazione della Kabbalah mondialmente così come tutti gli eventi che stanno avendo luogo adesso in Israele e che con il tempo avranno luogo in altri paesi. Ci sarà la necessità del metodo, anche inconsciamente, la disperazione che opprimerà le persone farà aprire i loro cuori all’unità.
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(Dalla 4° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 18.08.2011, “La nazione”)

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