Come raggiungere giustizia sociale

Domanda: Come si possono congiungere le decisioni della tavola rotonda, come in famiglia, con le neccessità private di ciascuno?

La mia risposta: E’ pur vero che parte dei manifestanti pretendono pannolini, altri “Cottage” (ricotta), alloggi non dispendiosi, e via dicendo ma tutto il popolo e unito da un’aspirazione comune di giustizia sociale. Ciascuno avverte che non v’è giustizia sociale, anzi, che viene sovente raggirato, che non riceve quello che gli spetta rispetto ad altri.

Ed è proprio questa giustizia sociale che occorre raggiungere nella divisione della “torta”. Ma cos’è giustizia sociale? – Giustizia è quando tutti acconsentono, e nelle condizioni verificatisi, questa è l’unica soluzione ottimale.

Tutto deve essere risolto intorno ad una tavola rotonda. Non potremo trovare delle soluzioni a problemi senza che vi sia un vero rapporto con gli altri, perchè tutto si riferisce alla cassa comune. Se ciascuno dovesse concentrarsi solo sulle sue esigenze, non potremmo arrivare a nessuna decisione corretta, e ricomincerebbero da capo le contestazioni. Tutti devono capire che non è possibile risolvere il problema in maniera diversa. Sarà possibile raggiungere una giustizia mediante un mutuo consenso e una garanzia mutua.

Non è dato di sentire e di vedere immediatamente, fino a che punto questo principio sia profondo, ma questo cambia tutta la predisposizione che deve prodursi nel popolo. Dato che non è importante quanti mezzi riesci a togliere da qui o da li, ma è importante la sensazione che sei con tutti gli altri.

Anche ora le persone vivono, ma vivono depresse, scoraggiate, e per loro è importante sentire che non sono discriminate, che non “sono state messe da parte”.

In accordo a quest’attitudine, vi sono decisioni pratiche da prendere. Tutta la società ed il popolo inizieranno a pensare differentemente, a relazionarsi da un diverso livello, capiranno che si può riuscire solo prendendo decisioni intorno ad una tavola rotonda.

In effetti, giustizia sociale non si misura secondo la quantità che ciascuno riceve. Si misura secondo il convincimento che siamo una sola famiglia, ma non avendo per ora nessuna scelta, in questa determinata fase, divideremo in questo modo.

Occorre pensare a tutti in modo relativamente equo, come in famiglia quando ci sono giovani ed anziani, malati e sani. E così anche noi esamineremo come sostenere economicamente ciascuno e a tempo debito. Questa si chiama giustizia.

Vi sono organizzazioni che in vari paesi creano disordini, sommosse, rovesciamenti, mentre noi siamo pronti ad operare per portare la società ad un reciproco consenso!

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