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Il gruppo interiore, non esteriore

Domanda: Come possiamo effettuare i nostri chiarimenti in relazione al gruppo: parlare con loro, agire insieme, o essere fisicamente in un posto?

Risposta: “Tutto si chiarisce nel pensiero”, e niente può essere visto dall’esterno. Una persona può apparire indifferente, perfino maleducata, impaziente, e non esprimere la propria buona attitudine verso gli altri. Probabilmente è il suo carattere, o lo fa di proposito per non indebolire i propri sforzi interiori.

Uno deve cercare l’immagine interna del gruppo, il luogo dove tutti i nostri desideri, pensieri, traguardi, e comuni speranze esistono, e aderire a questo. Giudicando dalle manifestazioni esteriori, renderebbe difficile per te accettare il gruppo. Accadrà più tardi, quando smetterai di prestare attenzione all’esterno poiché “l’amore copre tutti i peccati”.

Tu vieni in questo posto perché le persone che ci si riuniscono hanno i punti nel cuore, per cui, avvicinati di più a questi punti interiori.
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(Dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 15.05.2011, Gli scritti di Rabash)

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I Kabbalisti sul lavoro spirituale nel gruppo, Parte 1

Cari amici, per favore, fate delle domande su questi passaggi dei grandi kabbalisti. I commenti tra parentesi sono miei.

Lo scopo della Società

Noi (che sentiamo il punto nel cuore) ci siamo riuniti qui per stabilire una società (una connessione tra di noi al di sopra dell’egoismo di ognuno) per tutti quelli che desiderano seguire il cammino (verso la rivelazione del Creatore) ed il metodo di Baal HaSulam, il cammino lungo il quale salire i gradi dell’uomo (“Adam” dalla parola “Edame” o simile al Creatore) e non restare come una bestia (se una persona resta nella sua proprietà naturale egoista).

-Rabash, Gli scritti sociali, “Lo scopo della Società (1)”

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Londra dappertutto?

Notizia: “Ad Amburgo in Germania i giovani hanno provacato sommosse. Giochi in strada si sono tramutati in scontri con la polizia, incendi e persino tentativi di assaltare una bancha. Solo cannoni ad acqua hanno calmato il pubblico. Sono stati reclutati 2500 poliziotti per far tornare lo stato normale. Nel notiziario è stato anche riportato che le manifestazioni erano state organizzate da organi di sinistra, ma nei video non si sono visti alcun poster. I partecipanti hanno scritto sui muri “Londra dapertutto”.

Il mio commento: Dato che il mondo si è trasformato in globale, il legame integrale che si rivela fra tutti noi, si rivela anche nell’ego di tutti noi nei suoi modi particolari: violenze e sommosse. Questa tendenza crescerà, perchè il mondo diventa sempre più collegato. Oggi, pressati dalla natura tendiamo tutti istintivamente ad unirci su questa terra, in modo globale ed integrale, in tutti i modi possibili di connessione.

Se non modificheremo la nostra natura, faremo saltare il mondo intero. Non abbiamo scelta dobbiamo superare il nostro ego per conseguire la “garanzia mutua”.

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Noi ed il sistema ecologico

L’opinione del fisico Pitriuf Capra: “Una società stabile è una società capace di soddisfare i propri bisogni, senza impedire ciò alle generazioni future. E’ possibile costruire società umane simili ai sistemi ecologici naturali, come le “comunità'” stabili nella vegetazione, animali e batteri. Vi sono sei principi per salvaguardare la vita:

Reti: In tutti i livelli vitali scopriamo sistemi che vivono dentro i confini di altri sistemi: Reti dentro reti. I loro confini non sono i limiti di separazione, ma limiti di individalizzazione, tutti i sistemi sono connessi fra loro e si scambiano le risorse attraverso i loro confini.

Ciclico: Tutti gli esseri viventi si alimentano con materia ed energia prelevate dal loro ambiente naturale per sopravvivere, e tutti producono rifiuti. Pertanto il sistema ecologico, l’intera rete, non secreziona scorie, perchè le scorie di una specie biologica alimenta un’altra specie, le materie sono riciclate incessamente nella rete vitale.

L’energia del sole: I cicli ecologici sono messi in moto dall’energia solare, che si trasforma in energia chimica attraverso la fotosintesi della vegetazione verde.

La cooperazione: Il ricambio delle sostanze e le energie ecologiche hanno luogo in funzione di una generale cooperazione. La vita sulla terra si e’ creata non da forze, ma da una cooperazione, da un’associazione interattiva reticolare.

Etreogeneità: I sistemi ecologici si trasformano in stabili ed indispensabili grazie alla loro eterogeneità e complessità della loro rete ecologica. Tanto più saranno svariate dal punto di vista biologico, tanto più saranno essenziali.

L’equilibrio biologico: I sistemi ecologici sono una rete flessibile, che oscilla sempre. La sua oscillazione è frutto di numerosi legami che instaurano il sistema in una condizione di equilibrio del peso dinamico. Non permette distacchi massimali delle sue variabili, tutte oscillano intorno a valori ottimali.

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 31.08.2011

Scritti di Baal HaSulam, Shamati 95 “ Riguardo la rimozione del prepuzio”
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Libro dello Zohar, VaYikhael (Mosè raccolse), Articolo “Il Significato del Libro della Torah”, Punto 222, Lezione 12
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TES, Parte 2, Capitolo 2, Histaklut Pnimit, Capitolo Quattro, Punto 46, Lezione 21
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Prefazione alla Saggezza della Kabbalah, pagina 610, Punto 101, Lezione 46
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Scritti di Baal HaSulam “La Nazione”, Inizia con “Questi i legami che abbiamo perso – lingua, religione e storia”, Lezione 9
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