I Kabbalisti sulla libertà di scelta, Parte 13

Cari amici, per favore, fate delle domande su questi passaggi dei grandi kabbalisti. I commenti tra parentesi sono miei.

La libertà del collettivo e la libertà dell’individuo sono uguali

Tutto il corpo scambia pensieri e sensazioni rispetto ad ognuno dei suoi organi. Se tutto il corpo pensa che uno specifico organo deve aiutarlo, quest’organo immediatamente conoscerà questo pensiero e fornirà la partecipazione contemplata. Inoltre, se un organo sente che il luogo in cui si trova è molto ridotto, il resto del corpo conoscerà questo pensiero e questa sensazione immediatamente e lo sposterà in un luogo più confortevole.

Tuttavia, se un organo è separato dal corpo, il corpo non conoscerà più le necessità dell’organo separato, e l’organo non conoscerà i pensieri del corpo, per beneficiarne a vicenda. Però, se l’organo si connette al corpo come prima, l’organo ed il corpo conosceranno ancora una volta i pensieri e le necessità dell’altro.

-Baal HaSulam, “Un discorso sulla conclusione dello Zohar”

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