I Kabbalisti sulla libertà di scelta, Parte 11

Cari amici, per favore, fate delle domande su questi passaggi dei grandi kabbalisti. I commenti tra parentesi sono miei.

La libertà del collettivo e la libertà dell’individuo sono uguali

Il collettivo e l’individuo sono la stessa cosa. E non c’è niente di negativo nella schiavizzazione dell’individuo a favore della collettività, perché la libertà del collettivo e la libertà della persona sono la stessa cosa. E dato che condividono il bene, condividono anche la libertà.

Pertanto, i buoni e i cattivi attributi, le buone e le cattive azioni si valutano solo in funzione del beneficio pubblico.

Quanto detto si applica a coloro che non ricevono più di quello che meritano. Però, se una parte del collettivo non si comporta di conseguenza, risulta che non solo danneggia il collettivo, ma anch’essa si vede danneggiata.

Il resto, il luogo che necessita della correzione, è che tutti ed ognuno devono capire che il loro beneficio ed il beneficio della collettività sono la stessa cosa. In questo, il mondo arriverà alla sua correzione completa.

-Baal HaSulam, “La pace nel mondo

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