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Lezione quotidiana di Kabbalah – 22.08.2011

Scritti di Baal HaSulam, Shamati, Articolo 62 “Scende e incita, sale e si lamenta”
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Libro dello Zohar, VaYikhael (Mosè raccolse), Articolo “Quando Giona è caduto dalla nave”, Punto 83, Lezione 5
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TES, Parte 2, Capitolo 2, Histaklut Primit, Capitolo Uno, Punto 1, Lezione 14
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Prefazione alla Saggezza della Kabbalah, Pagina 602, Punto 77, Lezione 39
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Parte 5: ARVUT
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Mondo spirituale per principianti

Domanda: Dobbiamo utilizzare parole che parlino delle leggi della natura nelle lezioni per principianti e solamente più avanti introdurre la terminologia Kabbalistica?

Risposta: No, noi possiamo parlare apertamente con le persone che vengono da noi con il punto nel cuore e farli progredire gradualmente. Se parlassimo con loro sulle leggi della natura, penserebbero che stiamo predicando fisica o psicologia. Hanno bisogno di sentire sulla struttura del mondo spirituale. Questo è il loro modo di sforzarsi, e noi dobbiamo procurarglielo.
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I Kabbalisti sulla libertà di scelta, Parte 9

Cari amici, per favore, fate delle domande su questi passaggi dei grandi kabbalisti. I commenti tra parentesi sono miei.

La Libertà del collettivo e la libertà dell’individuo sono uguali

Un individuo della società è come un ingranaggio di una macchina. Questa singola ruota non ha libertà di movimento per conto suo, ma continua il movimento del resto delle ruote in una determinata direzione, per qualificare la macchina affinché realizzi la sua funzione generale. La rottura non viene valutata in relazione alla ruota stessa, ma in accordo al suo servizio ed al suo ruolo rispetto a tutta la macchina.

-Baal HaSulam, “La pace nel mondo”.

Tutto il mondo viene considerato un collettivo ed una società perché ogni persona del mondo attrae il midollo della sua vita ed il mezzo per la sua sussistenza da tutte le persone del mondo e pertanto, è obbligata a servire ed avere cura del benessere di tutto il mondo.

-Baal HaSulam, “La pace nel mondo”.

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Il rapporto globale nel mondo vegetale

Articolo dal giornale Scienza: “Un esempio del rapporto generale nel mondo vegetale: il metabolismo fra le piante ed i funghi, utili alle due parti, finche’ una delle parti non inizia a “truffare”.Il fungo fornisce acqua e particolari principi chimici alla pianta e riceve in cambio materie che non puo creare da se.

Dalle ricerche risulta che le piante hanno fornito una quantità maggiore di carbonio ai funghi che fornivano regolarmente ed equamente l’acqua ed i principi chimici in cambio di materie nutrienti, e ridussero la fornitura di carbonio ai funghi meno “onesti”. Le piante aumentano o riducono la distribuzione di materie nutrienti ai funghi secondo la quantità di principi chimici che quest’ultimi forniscono.

In questo modo, si crea tra le piante ed i funghi un sistema chiuso di scambievoli rapporti che permettono loro di controllare in assoluto il loro metabolismo. Percio’, “l’inganno” non torna utile. Secondo gli scienziati, si può paragonare tale modello di simbiosi ai rapporti di mercato. Le piante ed i funghi pagano vicendevolmente le “prestazioni” mediante “merci” simili.

 

La malattia è chiara: è ora di curarla

Fra poco, incontreremo dell’ostilità in tutto il mondo. Finora, non ci siamo fatti molto notare, ma l’ostilità ci aspetta in futuro. Infatti, il mondo non capisce che il male sta cominciando a mostrarsi per farci innalzare al di sopra di esso.

Il mondo vuole semplicemente eliminare questo male, mentre noi, invece, lo dobbiamo correggere. Come si dice: “L’eroe più grande è colui che trasforma il suo nemico in amico.” Allora, il serpente, l’angelo della morte, diventerà un angelo benedetto.

Per questa ragione dobbiamo avere un atteggiamento creativo verso tutte le difficoltà e le contrarietà, cercando l’opportunità di usarle per costruire la dazione e una vita eterna. L’intera differenza tra un mondo da correggere e uno corretto, sta nel modo in cui usiamo i nostri desideri. Abbiamo solamente bisogno di cambiare l’intenzione da egoistica in altruistica.

Dobbiamo spiegare questo concetto a tutti mostrando l’essenza di ciò che va corretto o, parlando nel linguaggio moderno, l’essenza della crisi. Si tratta esclusivamente della rivelazione del male della nostra natura. La quale può essere corretta solamente innalzando l’uso egoistico dei desideri verso l’amore.

Questo è il solo spazio in cui abbiamo il libero arbitrio, mentre gli uomini non sono affatto liberi in tutti gli altri aspetti della loro vita.

Più persevereremo, e più fiduciosi e seri diventeremo, più velocemente capiremo che siamo in mezzo alla guerra tra il Creatore ed Amalek, che si combatte in tutte le generazioni. Amalek è la totale essenza del male, il nostro egoismo, la sua vera essenza. La guerra si presenta “in tutte le generazioni”, il che significa che si presenta ad ogni livello della nostra esistenza, da un’incarnazione all’altra.

Questa è la ragione per cui è molto importante raccogliere in tutto il mondo i dati scientifici della crisi. Gli scienziati non hanno nulla a che fare con la Kabbalah, e noi presentiamo i risultati dei loro studi che sostengono come la crisi sia essenzialmente il risultato dell’egoismo umano. Solamente l’unione può funzionare da rimedio per questa malattia, l’unione di tutti noi al di sopra dell’egoismo.

Useremo un linguaggio comprensibile per spiegare al mondo la visione kabbalistica dello stato di questa malattia e dello stato di salute da raggiungere. Allora, l’unica cosa che rimarrà da fare sarà di prescrivere la medicina, per completare il passaggio intermedio. Segniamo la malattia con il segno meno e lo stato corretto con il segno più.

Il problema è che gli uomini non sanno quale sia la soluzione. Per loro, la soluzione è un grosso punto di domanda.

Oggi, è già chiaro che il nostro ego è la causa di tutta la malattia e che la nostra guarigione è collegata alla dazione. Quindi, quando saremo in grado di uscire dalla crisi? Succederà una volta che ci saremo uniti. Dunque, il nostro obbiettivo è di conseguire il sostegno reciproco in modo che tutti noi ci potremo sentire una cosa sola insieme agli altri.

Però, il mondo sta evitando questa soluzione perché l’egoismo non desidera l’unione. L’egoismo non ci lascerà fino a quando non incominceremo a soffocare. Deve essere così per arrivare direttamente al traguardo: la necessità di unirci. L’egoismo continuerà a rivelarci il suo male, fino a quando non ce la faremo più a sopportarlo. Solo allora, saremo in grado di fuggire dal nostro ego verso la qualità della dazione e allora trasformeremo l’egoismo di oggi in dazione.
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(Dalla 3 lezione, congresso della Germania del 06.08.2011)

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Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità

Per arrivare ad un’armonia con l’integralità della natura, dobbiamo cambiare il modo di relazionarci uno con l’altro. Forse non tanto, forse solo dell’un per cento, ma se ciò si avverasse in tutto il mondo, produrrà dei grandissimi cambiamenti positivi, e nel modo più drammatico.

Di solito, non apprezziamo abbastanza le piccole cose. Per esempio, nei – 50 ultimi anni la temperatura media nel mondo, è salita di -0.1%, e guardate che cambiamenti si sono verificati: si sciolgono i ghiaccai in Alasca ed in altri luoghi, il livello degli oceani sale di qualche centimetro, il clima sta cambiando…tutto sommato solo 0.1% – ma in tutto il mondo.

Nello stesso modo, dobbiamo prendere la piccola trasformazione in ciascuno di noi, e moltiplicarlo per sette miliardi di persone, che per l’appunto sono legate una all’altra in egual misura e percentuale, cosa mai successa finora. Si è creata fra noi una vicinanza, anche se in piccola dimensione , tuttavia questo piccola variazione porterà in fin dei conti delle modificazioni enormi, e il mondo si trasformerà in modo sorprendente. Parliamo dunque di dimensioni immense, perciò questo piccolo mutamento porterà numerosissimi sviluppi nella nostra vita.

Ed in questa reciproca dazione, ciascuno dona a tutti gli altri, perchè siamo tutti legati da una sola e comunerete: nei pensieri, desideri, e nei progetti etc. Anche gli scienziati perlano di ciò, con il risultato che i nostri pensieri e desideri si avvicnano e si includono l’un con l’altro.

E questo trasferisce l’umanità in un area differente, in una piattaforma diversa dell’esistenza. E così, mentre noi, esseri umani, doniamo tutti a ciascuno e ciscuno dona a tutti, moltiplichiamo i nostri mutamenti. Ogni piccola trasformazione in noi, si moltiplica per sette miliardi che si trovano in un reciproco rapporto rispettivamente quantitativo. Percio’ si crea qui un particolare progresso: come una palla di neve che diventa sempre piu’ grossa e si rafforza in funzione dell’accrescimento, del scambievole rapporto fra di noi.

Sapendo che l’uomo è situato sul gradino più alto della natura, la forza del pensiero che lo caratterizza, supera di gran lunga ogni altra forza; la forza maggiormente celata è sempre quella più forte. La forza a livello dell’uomo si trova nella natura al di sopra del mondo inanimato, vegetale ed animale. Di conseguenza, attraverso i nostri mutamenti siamo in grado di influenzare tutto il nostro ambiente. Ed i risultati si totalizzeranno solo nella societa’ umana. Quando ci correggiamo portiamo tutte le forze della natura del mondo a raggiungere l’armonia.

Allora il clima si sistemerà, si calmeranno i diversi fenomeni naturali, sarà risolto il poblema della carenza di energie e delle esaurite risorse naturali. Dove incontriamo oggi solo fallimenti, avvertiremo variazioni positivi di maggior successo. Dato che creiamo l’armonia in tutto il sistema naturale che è un unica cosa completa.

E quindi, non vogliamo semplicemente agevolare un po’ la nostra vita. Se sai custodire la legge della natura secondo il tuo livello, e poichè sei un essere umano che si sente superiore agli altri gradini (forma di vita) della natura, tu li influenzi. Come si è espresso Baal Ha Sulam, tutta la natura “ascende” e “discende”insieme all’uomo. La natura non ha la libera scelta di progredire verso l’armonia, ma solo l’uomo che ha causato il disquilibrio può apportarle l’amonia, la connessione. Perciò, tutta la natura si allinea sotto l’uomo. Questo sistema accompagna solamente il nostro complesso umano.

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