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Global Yeshivat Haverim – 14.08.2011

Global Yeshivat Haverim
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Lezione virtuale – Nozioni di base di Kabbalah – 14.08.2011

Lezione virtuale – Nozioni di base di Kabbalah
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L’embrione dell’anima e la sua crescita

Domanda: Può spiegare la connessione tra una persona, la sua anima ed il Creatore? Lei sta dicendo che una persona non ha l’anima finché non la sviluppa?

Risposta: Ogni persona ha un punto nell’anima simile ad una goccia di liquido seminale ed abbiamo bisogno della forza per svilupparlo. Proprio come una goccia di liquido seminale aderisce all’utero, riceve il nutrimento dalla madre e comincia a crescere, noi abbiamo bisogno di aderire alla società e cancellarci in relazione ad un gruppo adeguato, come se fossimo nel ventre della madre.

Se io mi cancellassi, non sarei un corpo estraneo all’interno del gruppo, proprio come una goccia di liquido seminale non viene percepita come qualcosa di estraneo. È per questo che il corpo non la rifiuta e l’embrione può crescere.

Allo stesso modo, io mi cancello davanti al gruppo e ricevo la sua forza. Allora, il mio punto spirituale, il principio della mia anima, comincia a crescere. Nella sua crescita, segue esattamente le stesse tappe di un embrione all’interno di sua madre. Ciò è spiegato in migliaia di pagine dei libri cabalistici. Queste tappe della nostra anima sono chiamate di conseguenza, come “concepimento, allattamento, maturità” (Ibur, Yenika, Mochin).

Se una persona non comincia questo processo, in altre parole, se non rivela la dimensione superiore che esiste al di fuori di lei in una maniera o nell’altra, data la sua connessione con gli altri, allora il suo corpo muore e questo punto dell’anima resta semplicemente un punto. Ancora una volta, si riveste in un corpo e lo accompagna, dandogli l’opportunità di crescere.

Tuttavia, quando una persona realizza anche il più piccolo grado, il primo grado spirituale, sente già di appartenere ad un’altra dimensione, ad una dimensione spirituale ed eterna. È eterna perché esiste al di sopra del nostro egoismo materiale, bestiale, che riguarda il nostro corpo. Quindi, il corpo può morire e decomporsi e la persona non si associa più ad esso, ma al grado spirituale che ha raggiunto.

Dobbiamo raggiungere almeno il primo grado ed allora diventa molto più facile avanzare, perché la persona comincia a vedere i passi che ha bisogno di fare.
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(Dalla lettura a Roma del 20.05.2011)

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I Kabbalisti sulla natura dell’uomo e la natura del Creatore, Parte 18

Cari amici, per favore, fate delle domande su questi passaggi dei grandi kabbalisti. I commenti tra parentesi sono miei.

La lontananza dal Creatore è la ragione di ogni sofferenza

La proprietà della nostra singolarità, dell’essere il centro del mondo, si estende a noi direttamente dal Creatore, che è unico nel mondo e la Radice di tutte le creazioni. Però, nel Creatore, questa qualità evoca l’amore per tutti, mentre in noi essa connette il nostro stretto egoismo e porta la persona ad utilizzare tutto il mondo solo per se stessa. È così che la sensazione della singolarità diventa la fonte di tutte le rovine che ci sono state e ci saranno nel mondo.

-Baal HaSulam, “La pace nel mondo

Il piacere e la sublimità si misurano in base al grado dell’equivalenza della forma con il Creatore. E il dolore e l’intolleranza si misurano in base al grado della disparità della forma dalle Sue qualità. Pertanto l’egoismo è ripugnante e ci fa male, poiché la sua forma è opposta a quella del Creatore.

-Baal HaSulam, “L’essenza della religione e il suo scopo

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 14.08.2011

Scritti di Baal HaSulam, Shamati, Articolo 30 “L’essenziale è di desiderare solo il dare in assoluto”
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Il Libro dello Zohar, Hukat (Lo Statuto), Articolo “Moses, Aaron e Miriam”, Punto 35, Lezione 4
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TES, Parte 2, Punto 6, Lezione 8
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Prefazione alla Saggezza della Kabbalah, Pagina 594, Punto 57, Lezione 33
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Scritti di Baal HaSulam “La Nazione”
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Dare non significa imporre

Domanda: Io devo rafforzare il mio desiderio di divulgare la saggezza della Kabbalah. Maggiore sarà il mio desiderio, maggiore sarà la mia capacità di dare al mondo. Come facciamo a far crescere un desiderio abbastanza grande da esplodere al di fuori?

Risposta: Per riuscirci, abbiamo bisogno di sviluppare la capacità a creare un’empatia con gli uomini per riuscire a sentire il loro dolore. Diciamo che ci siamo “fatti prendere” da certi concetti di Baal HaSulam, abbiamo deciso di rivelare il Creatore, e di unirci a Lui. Ora, vogliamo imporre il nostro pensiero a tutti gli altri uomini. Si tratta di dazione?

Donare agli altri uomini significa appagare i loro desideri invece dei propri. Non li obblighiamo ad accettare tutto ciò che è importante per noi. Al contrario, i loro desideri diventano importantissimi per noi. Questa è la dazione.

Diversamente, non vorremmo altro che imporre loro qualcosa.

Per esempio, gli uomini vogliono vedere il calcio, ma noi chiudiamo tutti gli stati. “Glielo farò vedere io il calcio. Asfalterò tutti i campi. Farò passare una legge che vieterà il gioco del calcio”. Pensiamo che in questo modo avranno del tempo libero per la loro correzione interiore. Lo desideriamo. Ma loro non vogliono alcuna correzione affatto; vogliono vedere il calcio.

Pensate che questo sia amore? Pensate veramente che si possa dare qualcosa agli uomini con la forza? No, non facciamo altro che rovinare le loro vite. E’ una cosa giusta questa?

Amare qualcuno significa raccogliere i suoi desideri e appagarli. Questa è la ragione per cui abbiamo bisogno di un sistema educativo, in modo da poter agire gradualmente, con pacatezza, e senza alcuna pressione.

Dobbiamo spiegare agli uomini che tutte le loro disgrazie sono causate da una mancanza di equilibrio con gli altri uomini e dall’odio sempre verso gli uomini. Questo è esattamente ciò che ci pone in posizione opposta alla natura, ed è la ragione per cui soffriamo a diversi livelli.

Spieghiamo le cose non appena si presenta un’occasione e piano piano avviamo una comunicazione con coloro che ricevono il nostro messaggio anche se a diversi livelli. Dobbiamo andare verso gli uomini con delle cose che promettano loro il benessere.

Per esempio, adesso è periodo di vacanza . Andiamo negli aeroporti a distribuire alle persone in partenza per le vacanze degli opuscoli con illustrazioni colorate ed umoristiche, ma che allo stesso tempo esprimano l’idea che desideriamo trasmettere. Facciamo in modo che questi opuscoli siano piacevoli da aprire durante il volo o il periodo di vacanza. La forma dell’opuscolo deve corrispondere all’umore del vacanziero, mentre il contenuto deve essere interessante, con la promessa di stare bene una volta che sarà ritornato a casa.

Siamo in grado di realizzare un opuscolo così? Finora, non lo abbiamo fatto.
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(Dalla 5.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 12.07.2011 “Matan Torà (Il Dono della Torà))

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