Il grado umano non appassisce

Baal HaSulam disse che si rallegrava di essere nato nella generazione nella quale è stato possibile far conoscere la saggezza della Kabbalah. La Kabbalah ci insegna in che modo combinare le due forze di dazione e ricezione in una sola, come aggiungere l’una all’altra, affinché la loro somma (Σ) diventi un “umano”.

Questa è davvero una scienza, una saggezza. Questa non è facile, è difficile. Siamo abituati a seguire la corrente ed all’improvviso appare un’altra forza che ci porta da qualche parte. Dove?

L’integrazione di due forze conduce ad un risultato unico. Nel nostro mondo che vediamo e sentiamo, ci sono forme di natura inanimata, vegetale ed animata. Apparteniamo al livello animato ed ancora non abbiamo conseguito niente di più elevato. Il livello umano che cominciamo a scoprire dentro di noi, è un grado spirituale che apre un nuovo mondo davanti a noi.

Nella natura, un livello dà vita ad un altro. Gli animali si alimentano di piante e le piante prendono la forza dalla natura inanimata. Tuttavia, il livello inanimato non sa cosa significhi crescere, svilupparsi, vivere, consumare, defecare e sentire l’ambiente. Il livello vegetale, a sua volta, non capisce cosa significhi essere un animale, muoversi, avere dei figli e restare nel gruppo, per non parlare delle sottigliezze dell’esistenza degli “animali sviluppati”, delle persone, che vivono delle vite molto complicate.

Un grado più basso non è capace di capire quello più elevato, è un mondo completamente diverso. Per il momento, esistiamo nel grado animato e siamo governati dai nostri desideri. Non capiamo cosa sia il grado umano. È impossibile mostrarlo o dimostrarlo, così come un animale non può mostrare la sua visione del mondo ad una pianta.

Inoltre, una persona che ha integrato le due forze, il punto nel cuore ed il cuore, il desiderio di dare e quello di ricevere, ed è ascesa al grado umano dello sviluppo, non può trasmettere la sua sensibilità a coloro che non lo hanno ancora raggiunto. È possibile dire una cosa: lui percepisce al di là di tutte le limitazioni del corpo fisico, perché si è elevato ad un livello differente. Lui esiste in connessione con tutti i livelli precedenti e se ne nutre, comunque, lui stesso è nel loro grado.

Così, dopo essere asceso al livello umano (speriamo il prima possibile), manterremo la connessione con questo mondo, con tutte le forme di vita in esso. Tuttavia, per di più, avremo sensazioni ed intenzioni completamente diverse. Sentiremo l’eternità e la perfezione nel primo grado spirituale.

Tutto il nostro problema è che vogliamo ricevere il piacere, la Luce superiore, mentre questa non può esistere in noi e scompare immediatamente a causa di un “corto circuito” nel quale il positivo ed il negativo si cancellano a vicenda. Pertanto, dobbiamo lavorare correttamente sulla terza linea tra queste due forze.

Creiamo una combinazione corretta: mettiamo una specie di “resistenza” (R) nel mezzo, attraverso la quale il segno “+” ed il “–“ funzionano in maniera adeguata. Questo ci da i risultati del loro lavoro ed abbiamo la loro forza. Nel linguaggio della Kabbalah, la resistenza tra il punto nel cuore e l’egoismo si chiama “schermo” (Masach), cioè, in questo luogo riceviamo e sentiamo una nuova vita nel grado umano, Adam.

Allora, saremo liberi dalla morte. Ogni volta che voglio ricevere la Luce, non posso adattarmi ad essa. Il piacere scompare con il desiderio, ed assaporo un po’ di morte. Non ho altro per provare piacere e cado in depressione. Non voglio niente e mi ritiro. Alla fine, la persona si “secca” a causa di questo lavoro e vede che non ha successo e comincia a “scomparire”. La natura animata, vegetale ed animata diminuiscono gradualmente in essa fino a che la persona muore.

Tuttavia, se capiamo come unire correttamente la forza della dazione e quella della ricezione dentro di noi, il segno “+” ed il “-“, raggiungeremo una sensazione di vita nel grado umano, una vita eterna e perfetta.
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(Dalla 1° lezione del Congresso in Spagna del 3.06.2011)

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