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Kabbalah per il mondo

Oggigiorno un completo nuovo paradigma, una nuova veduta del mondo, e un nuovo approccio si sta sollevando davanti a noi, cosa che non era mai accaduta prima d’ora. Nel passato noi cambiavamo il mondo, ma adesso il mondo è invariabile e dobbiamo cambiare noi stessi.

Questi cambiamenti interiori possono avvenire solo per la sua scelta, con il proprio desiderio, con una decisione coscienziosa che si fa a ogni singolo passo. E la Kabbalah è essenzialmente il metodo, il piano d’azione in questo percorso.

Per definizione, la scienza della Kabbalah è la rivelazione del Creatore alla creazione. Cambiando, una persona raggiunge similarità con la natura. Ed essere similare alla natura significa essere similare al Creatore. Una persona (Adamo) è chi è similare (Domeh) al superiore. E questo lo dobbiamo scoprire costantemente in questo processo che sta spingendo il mondo in avanti.

Avendo un metodo Kabbalista ed essendo i suoi rappresentanti nel mondo, dobbiamo aiutare tutta l’umanità a scoprire questo metodo in qualunque maniera. Ovviamente bisogna farlo anche considerando la resistenza delle persone ai cambiamenti, non li vogliono e non li vogliono vedere. Questo è vero, tuttavia, è cosi che tutto deve essere. Da parte nostra, dobbiamo migliorare la nostra presentazione per portare il metodo alle persone in una maniera confortevole e gradevole.

Altrimenti, il mondo soffrirà ancora di più, un giorno dopo l’altro, immerso nella confusione, impotente e smarrito. Le persone arriveranno a essere talmente confuse che i problemi scateneranno le guerre. Dopo tutto, quando sei confuso e disorientato sotto una pioggia di colpi, i nervi possono saltare.

E dopo desidererai qualsiasi cosa per fermare il caos. Perfino la guerra potrà sembrare la salvezza poiché si pensa che metta ordine su tutte le cose. Cosi come una persona può andare in collera, cosi l’umanità, nei giorni attuali, sappiamo che potrebbe significare una guerra mondiale.

Dipende da noi: Quanto velocemente riusciremo ad assimilare la scienza della Kabbalah e presentarla in maniera chiara e corretta a tutto il mondo. Tutti insieme, noi dobbiamo essere un’organizzazione educativa illuminante che aiuti a spiegare alle persone come cambiare in modo di poter stabilire la giusta connessione e quindi arrivare all’equivalenza con la natura o con il Creatore, il che è la stessa cosa.

Se non raggiungiamo l’equilibrio e l’armonia con la natura, allora, oltre ai fallimenti sociali sentiremo i suoi colpi devastanti, che finiranno con noi. Dopo tutto, anche nella società umana odierna, siamo incapaci di qualsiasi cosa finché non cambiamo noi stessi. L‘egoismo sta evocando un’enorme quantità di problemi sociali, ma non possiamo fermarli.

La società consumista sta esaurendo la terra, 200 anni dell’era industriale hanno esaurito tutte le sue risorse e molto presto saranno completamente asciutte. Bere l’acqua, avere l’olio e altre risorse, tutto sta arrivando alla fine. Alla fine non saremo capaci di condurre una vita normale, per non menzionare gli eccessi. Anche cosi, siamo incapaci di tirarci indietro, di limitare la produzione e la contaminazione.

E non saremo capaci di farlo se non cambiamo la natura umana. Nessuna soluzione artificiale ci sarà d’aiuto. Mettiamo le nostre speranze in metodi vecchi, ma la natura non accetta più di essere “pagata a credito” da noi. Accetterà da noi soltanto una cosa: armonia con essa e omeostasi con questo sistema globale.

Il bisogno di cambiare l’uomo ci sta forzando, a noi Kabbalisti, a uscire dai precedenti limiti e a iniziare ad agire su scala mondiale. E non abbiamo altra scelta. Come scrive Baal HaSulam nel suo articolo “La scienza della Kabbalah e la sua essenza” Come insieme, la Kabbalah è la rivelazione del Creatore. Dove? Nella persona. Conforme a che cosa? La sua equivalenza di forma. Una persona acquista similitudine con il Creatore, la completamente avvolgente natura globale, diventando una sola cosa con essa.
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(Dalla quarta parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 22.07.2011, L’insegnamento della Kabbalah e la sua essenza)

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I Kabbalisti sulla natura dell’uomo e la natura del Creatore, Parte 17

Cari amici, per favore, fate delle domande su questi passaggi dei grandi kabbalisti. I commenti tra parentesi sono miei.

La lontananza dal Creatore è la ragione di ogni sofferenza

La ragione della distanza che ci separa dal Creatore e della nostra capacità di trasgredire alla Sua volontà non è altro che la “mancanza della comprensione della Sua provvidenza sulla sue creature”. Non capiamo il Creatore! Questa è la fonte di tutti i tormenti che soffriamo e degli errori nei quali cadiamo. Chiaramente, togliendo questa ragione, ci libereremo istantaneamente di qualunque pena e dolore ed otterremo l’adesione con Lui.

-Baal HaSulam, “Introduzione allo Studio delle Dieci Sefirot”, articolo 42

La base di tutti i mali è l’amor proprio, chiamato “egoismo”. Questo è in opposizione di forma con il Creatore, il quale non ha nessun desiderio di ricevere per Se stesso, ma solo di dare.

-Baal HaSulam, “L’essenza della religione ed il suo scopo

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Il grado umano non appassisce

Baal HaSulam disse che si rallegrava di essere nato nella generazione nella quale è stato possibile far conoscere la saggezza della Kabbalah. La Kabbalah ci insegna in che modo combinare le due forze di dazione e ricezione in una sola, come aggiungere l’una all’altra, affinché la loro somma (Σ) diventi un “umano”.

Questa è davvero una scienza, una saggezza. Questa non è facile, è difficile. Siamo abituati a seguire la corrente ed all’improvviso appare un’altra forza che ci porta da qualche parte. Dove?

L’integrazione di due forze conduce ad un risultato unico. Nel nostro mondo che vediamo e sentiamo, ci sono forme di natura inanimata, vegetale ed animata. Apparteniamo al livello animato ed ancora non abbiamo conseguito niente di più elevato. Il livello umano che cominciamo a scoprire dentro di noi, è un grado spirituale che apre un nuovo mondo davanti a noi.

Nella natura, un livello dà vita ad un altro. Gli animali si alimentano di piante e le piante prendono la forza dalla natura inanimata. Tuttavia, il livello inanimato non sa cosa significhi crescere, svilupparsi, vivere, consumare, defecare e sentire l’ambiente. Il livello vegetale, a sua volta, non capisce cosa significhi essere un animale, muoversi, avere dei figli e restare nel gruppo, per non parlare delle sottigliezze dell’esistenza degli “animali sviluppati”, delle persone, che vivono delle vite molto complicate.

Un grado più basso non è capace di capire quello più elevato, è un mondo completamente diverso. Per il momento, esistiamo nel grado animato e siamo governati dai nostri desideri. Non capiamo cosa sia il grado umano. È impossibile mostrarlo o dimostrarlo, così come un animale non può mostrare la sua visione del mondo ad una pianta.

Inoltre, una persona che ha integrato le due forze, il punto nel cuore ed il cuore, il desiderio di dare e quello di ricevere, ed è ascesa al grado umano dello sviluppo, non può trasmettere la sua sensibilità a coloro che non lo hanno ancora raggiunto. È possibile dire una cosa: lui percepisce al di là di tutte le limitazioni del corpo fisico, perché si è elevato ad un livello differente. Lui esiste in connessione con tutti i livelli precedenti e se ne nutre, comunque, lui stesso è nel loro grado.

Così, dopo essere asceso al livello umano (speriamo il prima possibile), manterremo la connessione con questo mondo, con tutte le forme di vita in esso. Tuttavia, per di più, avremo sensazioni ed intenzioni completamente diverse. Sentiremo l’eternità e la perfezione nel primo grado spirituale.

Tutto il nostro problema è che vogliamo ricevere il piacere, la Luce superiore, mentre questa non può esistere in noi e scompare immediatamente a causa di un “corto circuito” nel quale il positivo ed il negativo si cancellano a vicenda. Pertanto, dobbiamo lavorare correttamente sulla terza linea tra queste due forze.

Creiamo una combinazione corretta: mettiamo una specie di “resistenza” (R) nel mezzo, attraverso la quale il segno “+” ed il “–“ funzionano in maniera adeguata. Questo ci da i risultati del loro lavoro ed abbiamo la loro forza. Nel linguaggio della Kabbalah, la resistenza tra il punto nel cuore e l’egoismo si chiama “schermo” (Masach), cioè, in questo luogo riceviamo e sentiamo una nuova vita nel grado umano, Adam.

Allora, saremo liberi dalla morte. Ogni volta che voglio ricevere la Luce, non posso adattarmi ad essa. Il piacere scompare con il desiderio, ed assaporo un po’ di morte. Non ho altro per provare piacere e cado in depressione. Non voglio niente e mi ritiro. Alla fine, la persona si “secca” a causa di questo lavoro e vede che non ha successo e comincia a “scomparire”. La natura animata, vegetale ed animata diminuiscono gradualmente in essa fino a che la persona muore.

Tuttavia, se capiamo come unire correttamente la forza della dazione e quella della ricezione dentro di noi, il segno “+” ed il “-“, raggiungeremo una sensazione di vita nel grado umano, una vita eterna e perfetta.
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(Dalla 1° lezione del Congresso in Spagna del 3.06.2011)

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