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Lezione quotidiana di Kabbalah – 08.08.2011

Discussione per Tisha B’ Av
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L’Occidente sta vivendo al di sopra dei suoi mezzi

Opinione: (Philippe Dessertine, professore delle finanze dell’Università X-Nanterre di Parigi e direttore dell’Istituto delle Alte Finanze): Nel 2009 c’è stata una crisi del debito privato, il fallimento delle banche. Oggi abbiamo il fallimento degli stati. La Francia sarà il prossimo paese europeo che toccherà la crisi del debito. La crisi della Grecia e del Portogallo si diffonde più rapidamente di quello che possiamo credere.

Riguardo alla Francia, è la prossima nella lista. La domanda non è se ci toccherà la crisi, ma quando ci toccherà. Il caso del “crollo” della Banca Centrale Europea ci minaccia con il “crollo” del commercio internazionale ed una crisi geopolitica molto profonda che può portare alla guerra mondiale. Questo avviene quando gli stati cozzano sull’impossibilità di scambiare le loro mercanzie, il che può essere possibile solo se si dispone di una moneta internazionale sana.
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L’Occultamento della perfezione e anche della sua assenza

Noi abbiamo origine nello stato della perfezione totale, chiamato “il mondo dell’Infinito”. L’unica cosa che manca è la realizzazione di questa perfezione e questa può essere rivelata solo come “il guadagno della Luce a partire dall’oscurità”, cioè, in primo luogo si rivela la mancanza di perfezione e dentro di essa, la perfezione.

Col fine di creare la sensazione dell’imperfezione, si sviluppano, come una preparazione per noi, molti dettagli dell’occultamento nel mondo dell’Infinito. Il più grande occultamento è quello nel quale ci troviamo ora, in questo mondo, nell’ultimo dei 125 livelli di occultamento. Pertanto, questi livelli sono chiamati “mondi”, Olamot, che ha origine dalla parola Olama, occultamento.

Tutto quello che dobbiamo fare è rivelare il mondo dell’Infinito, la perfezione nella quale siamo, in accordo al piano della creazione “di beneficiare le creature”, col fine di capire che questo stato è davvero il più perfetto, meraviglioso e migliore di tutti gli stati possibili.

All’inizio ci sembra che il nostro oscuro stato di occultamento sia completamente tollerabile. Possiamo anche beneficiarne e non vogliamo spostarci da esso verso nessun altro luogo; però poi, riveliamo sempre di più delle cose che in questa vita non ci soddisfano e cominciamo a discernere quello che è imperfetto nel nostro stato e quello che può arrivare ad essere perfetto nel futuro.

È così che ci troviamo con molte cose che ci mancano (cioè, l’imperfezione): il cibo, il sesso, la famiglia, il denaro, l’onore e la conoscenza. È così che riveliamo che all’interno di queste fonti di riempimento, in via definitiva, non ci può essere perfezione. Il riempimento è possibile solo se esco da me stesso e riempio gli altri, diventando così uguale al Creatore, cioè devo rivelare il Creatore, il mio Creatore ed essere simile a Lui.

Dopotutto, lui non è presente nel mio stato materiale, nei miei desideri e necessità attuali. Allo scopo di trovarlo, ho bisogno di un’aspirazione completamente diversa, un bisogno per la dazione e come risultato della mia dazione a Lui, lo rivelerò dentro di me e raggiungerò l’adesione; cioè, acquisirò la stessa forma, la stessa qualità che ha Lui. Questo sarà il mio vero desiderio, quello nuovo, l’unico che mi manca, quello che definisce la mia imperfezione, e non c’è nient’altro! Esiste solo il desiderio di rivelare la qualità del Creatore dentro di me, finché non raggiungo l’adesione totale.

Quando una persona fa degli sforzi per raggiungere questo desiderio, lungo il cammino vede che ha bisogno dei mezzi per farlo: il gruppo, tutto il mondo, il maestro, i libri, lo studio ed il lavoro al di sopra della conoscenza. Alla fine, però, raggiunge la sensazione dell’imperfezione e capisce che la perfezione significa l’adesione con il Creatore, con l’attributo della dazione che si rivela nella persona; però adesso non c’è l’ha!

Questa realizzazione si chiama “Mi sono sforzato ed ho trovato”, perché adesso ha trovato il desiderio corretto, e se sperimenta il suo stato come imperfetto e manca solo dell’attributo della dazione (dare allo scopo di dare, o anche ricevere allo scopo di dare), allora si produce un cambiamento dentro di lei e passa dalla mancanza di perfezione alla perfezione. In questo senso, tutto è determinato dai suoi sforzi.

Tuttavia, gli sforzi non devono essere quello che voleva fare dall’interno del suo egoismo, ma in accordo a quello che ascolta dal maestro ed a quello che realizza nel gruppo. Lungo il cammino vede molti stati come questo, nei quali deve ridimensionarsi e realizzare le istruzioni dei nostri maestri, le guide nel cammino. È così che inclina la bilancia con i suoi sforzi, ridimensionandosi davanti al consiglio dei kabbalisti.

Quindi, partendo dalle “613 raccomandazioni” (Eitin) arriva alle “613 istruzioni della Torà” (Pkudin), il che significa che corregge i suoi desideri e merita una “scoperta”, la rivelazione del Creatore dentro la creazione.

(Dalla 1° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 24 Luglio 2011, Shamati)

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I Kabbalisti sulla natura dell’uomo e sulla natura del Creatore, Parte 12

Cari amici, per favore fate delle domande su questi passaggi dei grandi Kabbalisti. I commenti tra parentesi sono miei.

La superiorità dell’uomo sulla bestia

Animato: Ognuno di loro ha le proprie sensazioni e caratteristiche. Possono senz’altro agire contro la natura, cioè donare, e hanno una vita individuale. Tuttavia, non possono sentire che il proprio essere. In altre parole, non hanno la sensazione dell’altro, e quindi non possono preoccuparsi degli altri.

Parlante: Può agire contro la natura, è indipendente dalla società e può sentire gli altri e quindi, può preoccuparsi per loro e completarli nel sentire e rammaricarsi con il pubblico, essendo capace di gioire nel conforto del pubblico, e dall’abilità di ricevere dal passato e dal futuro.

-Baal HaSulam, Shamati (Ho sentito), articolo 115 “Innanimato, vegetale, animato e parlante”

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 08.08.2011

Scritti di Baal HaSulam, Shamati 45 “Due discernimenti nella Torà e nel Lavoro”
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Il Libro dello Zohar, Trumà (Donazione) 2, “Felice sei tu o terra, il cui Re è Nobile”, Punto 904, Lezione 39
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Il Libro dello Zohar, Hukat (Statuto), Articolo “Questo è lo Statuto della Legge”, Punto 1, Lezione 1
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TES, Parte 2, Punto 5, Ohr Primi, Punto 90, Inizia con: “ Si può capire il motivo…”, Lezione 6
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Prefazione alla Saggezza della Kabbalah, pagina 592, Punto 51, Lezione 31
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Rav Yehuda Ashlag, Articolo “La Pace”, Pagina 264, Lezione 5
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La generazione che si è bruciata nel lavoro

Nelle news: (Perché si bruciano e come rivivere, di J. Borysenko, The Daily Mail):

“Questa settimana uno studio ha riscontrato che coloro che sono al lavoro più di otto ore al giorno, cinque giorni a settimana, hanno sei volte in più la probabilità di soffrire della sindrome di “bruciarsi” …

“Di fatto, è un tema che sta diventando sempre più problematico poiché i licenziamenti hanno fatto in modo che il resto del personale si faccia carico di una quantità impossibile di lavoro, avendo troppa paura di opporsi per timore di essere i prossimi sulla linea di fuoco”.

Il Dr. Borysenko, uno scienziato e psicologo formatosi ad Harward, crede che le donne ne soffrano particolarmente, perché sono più propense rispetto agli uomini a far piacere alle persone, fino al punto da ignorare le proprie necessità … “Bruciarsi è un disturbo della speranza. Questo assorbe la vita delle autorità competenti, dei lavoratori. Si perde la motivazione e la vitalità”, dice il Dr. Borysenko …

“Quando siamo oppressi nel cervello avvengono diversi cambiamenti. Nel cervello viene attivato il centro del timore, il nostro lobo frontale funziona in maniera differente e perdiamo il controllo emotivo” … “Non puoi comportarti così sul lavoro, dunque ti fermi; però, quando arrivi a casa, è facile sfogarti con la persona che ti ama o con i tuoi figli. Il pericolo è che questo avvelena le relazioni e la vita familiare”.

Il mio commento: I genitori, se lo vogliono, devono restare a casa con i loro figli. I bambini (ed i genitori) devono studiare da casa attraverso la televisione e l’Internet, devono ottenere l’educazione generale per tutti ed assistere solo alle discussioni ed all’educazione fisica, quella che loro scelgono. Dobbiamo lavorare meno e produrre solo il necessario, al contrario, ci bruceremo o ci fermeremo solo quando, avendo esaurito la Terra, ci renderemo conto che non c’è nient’altro da sviluppare.
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