L’afflizione deve diventare gioia

Scritti del Baal HaSulam, lettera 19: Una persona non è pronta per tutta l’adesione con il Creatore in un solo colpo, ma gradualmente, come è scritto, “La bontà e la pietà devono seguirmi”. È per questo che Lui ha creato i desideri, i quali sono l’inizio dell’adesione, come è scritto: “un giusto che soffre”. Egli soffre perché il Creatore non desidera l’adesione con lui. È per questo che la persona sente desiderio ed afflizione senza amore, il che è necessario per l’adesione. La persona sente la sofferenza, la quale diventa la gioia dell’adesione.

Domanda: Come possiamo aspirare alla connessione con il Creatore dagli stati di sofferenza che Lui ci invia?

Risposta: Il Creatore non ci invia la sofferenza. Da Lui proviene solo la bontà, ma nel mio egoismo io sento la Sua attitudine buona nella maniera opposta, il che vuol dire che io sperimento la sofferenza; ma questo è esattamente “il risveglio” di cui ho bisogno per raggiungere la meta, per cambiare il mio egoismo verso la dazione. Quindi la sofferenza diventa piacere.

Non cambia niente, solo la mia attitudine verso il mondo, come è scritto: “Mangerai ciò che è vecchio”. Hai cambiato te stesso ed hai cambiato la tua attitudine verso ciò che succede. Sei asceso al di sopra del tuo desiderio di provare piacere e per questo, invece della sofferenza, sperimenti il piacere.

Aspiravi solitamente a delle fonti immaginarie di riempimento, ma adesso, la tua aspirazione per il Creatore, la tua afflizione e la sofferenza sono diventati riempimento, perché non vuoi nient’altro che questo. Vuoi solo desiderarlo e questo è sufficiente per riempirti.

(Dalla 1° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 1.05.2011, Scritti del Rabash)

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