Due discernimenti per essere identificati

Shamati (Ho Udito) N°166, “Due discernimenti per essere identificati”: Esistono due discernimenti: 1) La discesa dai mondi dall’Alto verso il basso a modo di caduta; 2) Dal basso verso l’Alto.

Il primo discernimento: “che Dio ha creato e realizzato”. Questo vuol dire che il Creatore ci ha preparato un luogo per il lavoro. Il secondo discernimento: quando cominciamo ad impegnarci e ci vestiamo dal basso verso l’alto. Però, prima di raggiungere il grado completo, non possiamo sapere niente con piena certezza. Questo si chiama “imparare prima, capire dopo”.

Un piccolo, che comincia a mangiare il pane, ancora non possiede la conoscenza, ma lo mangia soltanto. Quando comincia a crescere, comincia a capire che c’è una ragione per il pane, che è la causa della forma dello stesso …

Se continua a riflettere su questo, arriva allo stato in cui si prende il grano e si pianta nella terra. Fino ad allora, può solo ricevere il pane, cioè, ridurre il pane che esiste in questo mondo. Dopo però, sa già come aggiungerlo.

Se io prendo semplicemente un pezzo di pane e comincio a mangiarlo, sentirò solo il piacere che si veste nel desiderio e nient’altro. Poi, comincio a pensare di cosa è fatto il pane. Questo è il suo stato precedente. Per raggiungere questo stato precedente, devo affondare in esso, elevarmi ad esso e raggiungerlo.

Era lo stato che ha preceduto il pane, ad esempio, la pasta. Devo avanzare ed imparare sulla sua esistenza. Mi elevo un passo al di sopra di me, dal pane alla pasta e realizzo quello che è successo durante l’espansione dall’Alto verso il basso, dalla pasta al pane.

Poi ascendo più in alto, dalla pasta alla farina ed all’acqua, per sapere che la pasta ne è composta. Quindi, avanzo ancora di più e capisco da quale fonte si prende l’acqua e che la farina viene fatta dal grano. Da dove proviene il grano?

Pertanto, mi muovo sempre di più fino ad arrivare alla fonte. Dalla mia prospettiva, sono andato verso la radice, ma capisco i livelli nella caduta dalla radice verso il basso, fino a me, fin quando hanno realizzato “il pane”.

“Pane” significa piacere. Esamino sempre il mio desiderio: vale a dire il piacere o la mancanza, la ragione per la quale non ho il piacere e come arrivare ad esso. Non ho nient’altro per indagare. Tutta la nostra vita e le sue sensazioni girano intorno a questo.

Attraverso le azioni, raggiungo la radice dalla quale viene tutta l’attitudine verso di me, me stesso e tutto questo cammino dall’Alto verso il basso, che contiene anche dentro di sé il mio ritorno dal basso verso l’Alto. Se raggiungo la radice, raggiungo il vero stato. Tutti gli stati precedenti che sono stati rivelati da me fino a questo momento (che si sono formati durante la discesa dall’Alto verso il basso e nella mia ascesa verso l’alto, alla radice) sono stati necessari solo affinché io rivelassi questo unico stato esistente.
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(Dalla 1° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 27.06.2011, Shamati 166).

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