La radice dell’oscurità

Baal HaSulam, Lo Studio delle Dieci Sefirot, parte 1, “Tabella di domande e risposte sul significato delle parole”: domanda 17. Cos’è l’oscurità.

Bechinà Dalet (la quarta fase) del Ratzon (desiderio), il quale non riceve la Ohr Elyon (la luce superiore) dentro di sé, a causa dello TzimTzum (restrizione), è considerata come la Shoresh (radice) dell’oscurità.

Questo, a prescindere dal fatto che lo TzimTzum (restrizione) della quarta fase sia avvenuto per il suo stesso desiderio. La quarta fase ha vinto il suo desiderio di ricevere ed ha cominciato a voler essere come il Creatore, in accordo alla sua libera scelta.

Certamente, non si può dire che era completamente libero, se sentiva una così orribile sofferenza. Questo non perché non avesse la Luce; aveva tutta la Luce dell’Infinito, ma anche così, si sentiva male a causa della ricezione.

Quindi decise che riempirsi di Luce nella quarta fase significava la completa oscurità. Da questo momento in avanti, questo è ciò che significa “oscurità”. Vale a dire, se ricevo dall’Anfitrione, dal Creatore, per me stesso e sento di essere il ricettore; se sto beneficiando non solo di quello che sto ricevendo, ma anche del fatto che sto ricevendo da Lui per il Suo amore e la buona attitudine verso di me, cioè che ottengo tanto la Sua attitudine quanto il piacere in sé (altrimenti questa sarebbe la prima fase), allora decido che è la completa oscurità per me.

In realtà, non cambia niente. Si dice che la Luce stia partendo, ma Questa non sta entrando, né uscendo in nessun punto. Dipende solo da come tratto il mio stato, pensando di essere nell’oscurità.

Solo un secondo fa ero nel mio migliore stato e felice di tutto: l’Anfitrione ed i rinfreschi. Stavo ottenendo il piacere dalla vicinanza con il Creatore e potevo ricevere il piacere da tutto quello che Lui ha. All’improvviso, proprio nello stesso stato, comincio a scoprire il contrasto tra di noi, cioè capisco che c’è un’altra contraddizione, l’equivalenza della forma tra le mie qualità e le sue. Quindi decido che il mio stato è la completa oscurità e che niente è peggiore di questo.

Da questo momento in avanti, questa decisione presa in un livello più alto, si disperde verso tutti i livelli più bassi, essendo questa la radice dell’oscurità anche nel nostro mondo. L’oscurità è la sensazione di essere opposti al Creatore, che io sono il ricettore e Lui è il datore.
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(Dalla 3° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 20.06.2011, Talmud Eser Sefirot)

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