L’educazione funziona a tutte le età

Domanda: Stiamo cercando di insegnare al mondo l’unità, ma per adesso, un’unità egoistica. Più tardi, come possiamo elevare le persone al livello dell’amore per il Creatore?

Risposta: Loro faranno questo passaggio sotto la nostra direzione. Dopotutto, le stiamo portando nell’orbita di una nuova educazione, invece di lanciarla solo davanti al pubblico.

Le persone dovranno entrare nella rete educativa che include ogni gruppo, da 0 a 120 anni di età, e che entrerà in vigore da adesso fino alla fine della correzione, nel corso di tutti i tempi. Tutto il mondo dovrà sottomettersi ad un processo incessante di educazione. Diciamo che un terzo del giorno si passerà al lavoro e due terzi nell’educazione, che è anche lavorare per se stessi.

Quindi, attraverso una presentazione facile e adattata alle usanze, spiegheremo alle persone i principi di Baal HaSulam, adattati a tutto il mondo. Dopotutto, la scienza della Kabbalah parla del desiderio di ricevere e del desiderio di dare piacere, delle loro relazioni ed interazioni e di come correggere la nostra natura. Non c’è niente di “virtuale”, immaginario, “spirituale” o mistico in questo. Si parla di forze che agiscono dentro di te.

Rivelandola sempre di più, vedrai che niente ti sta obbligando a “galleggiare fra le nuvole”. La “Spiritualità” è l’intenzione di dare. Se sono riuscito a dare ad un’altra persona, significa che sono spirituale; ma se mi preoccupo solo di me stesso, allora sono materiale. Le nostre relazioni, che si basano sulla dazione, sono il mondo spirituale, mentre le nostre relazioni attuali sono il mondo materiale.

Però, non stiamo parlando di nessun tipo di “mondi”. Dopotutto, è difficile per una persona rinunciare alle sue vecchie usanze e pertanto sarà confusa. Così, le diamo spiegazioni semplici, presentando tutta la scienza della Kabbalah senza nessuna terminologia speciale ma con parole scientifiche.

Dobbiamo costruire questo sistema educativo per poter dare gradualmente alle persone la conoscenza della natura umana. Questo è tutto quello che serve. Stiamo parlando della natura dell’uomo, che è l’unica cosa ad essere stata creata.

Grazie a questo, la persona si svilupperà costantemente fino a scoprire quello che è all’esterno: il sistema della sua interconnessione con gli altri. In questa interconnessione, rivelerà il Creatore.

In pratica, possiamo dare spiegazioni in termini di percezione della realtà; la persona non scopre neppure una connessione con gli altri, ma con se stessa. I desideri che le sembrano esterni ed altrui, le se rivelano come propri. Ne risulta che è lei. Attraendo le parti esterne a sé, è come se le cucisse sulla sua pelle o se le impiantasse ed unisse gli organi separati del suo corpo. In accordo a questo, sente e rivela la realtà perfetta.

Adesso vedo solo quello che è presente in una piccola parte del corpo frammentato; ma quante più parti riunisco ad esso, più parti rivelo all’interno di esso.
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(Dalla 5° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 19.07.2011, “Arvut”)

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