Riconoscere l’oscurità nel punto nero

Il Dono della Torà, il metodo della correzione, è impossibile senza la garanzia mutua, che rappresenta il modello, la messa in pratica di questo metodo. Si rivela la Torà, si lavora con Essa, e si mette in pratica questo insegnamento solo nella garanzia mutua.

Oggi, leggendo l’articolo di Baal HaSulam “La garanzia mutua”, cerchiamo di trovare sempre più vie per realizzare lo scopo della creazione. Noi ci troviamo nel desiderio egoistico e dobbiamo convertirlo nella forma della dazione che assume l’aspetto di un accresciuto desiderio di ricevere; dobbiamo arrivare a comprendere la negatività di questa forma.

La realizzazione del male può giungere attraverso dei problemi o attraverso la mente. E’ possibile anche una combinazione variata delle due possibilità. Questo dipende da quanto riusciamo ad impegnare la nostra mente ad aumentare la consapevolezza del male, senza aspettare che siano i problemi a farlo per noi. I problemi non fanno che allungare il tempo e ci spingono alle guerre e alle casualità attraverso il cammino della sofferenza, attraverso cioè delle condizioni veramente tragiche.

In un modo o nell’altro, dobbiamo comprendere il male in tutto il suo significato per arrivare a renderci conto che siamo nell’egoismo, nel desiderio di ricevere, e che tutti cerchiamo solamente il nostro vantaggio a danno degli altri uomini. Se non lo capiamo adesso, immaginiamo quanto più dovremo lavorare nella realizzazione del male soltanto.

Quanti altri colpi devo provare per vedere e comprendere che tutti i miei desideri sono egoistici? Sono talmente egoistici che io non considero nessuno, compresi i miei parenti, coloro che mi sono vicini, e i miei figli.

Si tratta di una condizione spaventosa. E’ scritto nelle Scritture: “Le mani delle donne misericordiose hanno bollito i loro stessi figli.” Questo è ciò a cui arriva il riconoscimento del male. Ma noi non sappiamo cosa sia.

Per non spingerci fino agli estremi, per risparmiare tempo, e salvarci da grandi sofferenze, possiamo usare la scienza della Kabbalah, la Luce che Corregge, ed il lavoro nel gruppo. Questa è la ragione per cui ci sono stati dati questi strumenti. E allora, nell’unione combinata della sofferenza con la Luce che Corregge, comprenderemo più in fretta il male.

Non abbiamo bisogno di altro tranne che di questa consapevolezza. Baal HaSulam ne scrive nel suo articolo “L’essenza della Kabbalah ed il suo scopo”. Perché abbiamo ricevuto questo articolo? Lo abbiamo ricevuto per accelerare la nostra realizzazione del male. Se useremo il suo potere correttamente in ogni possibile occasione, saremo in grado di fare questa analisi e di trarre le conclusioni, anche se dovremo affrontare delle sofferenze per avanzare verso lo stato che ci renderà capaci di compiere questa analisi.

Baal HaSulam scrive che stiamo vivendo l’epoca del Messia e perciò, considerando le opportunità che abbiamo, dobbiamo andare avanti, ed iniziare ad agire. Tutto dipende da noi, nella misura in cui attiriamo la Luce che Corregge.

Tuttavia, per prima cosa, questa analisi ci deve condurre al riconoscimento del male. E fare la conoscenza del nostro stesso ego non è piacevole. Abbiamo bisogno del sostegno dell’ambiente e dobbiamo studiare; dobbiamo diventare più forti internamente per rivelare a noi stessi questo ego. La chiave è nella rivelazione e attraverso di essa, senza alcun dubbio mi muoverò in avanti verso lo scopo. Se rifiuterò la rivelazione dell’ego perché mi risulterà spiacevole, allora questa consapevolezza ritornerà dalla “porta sul retro”, portandomi a vivere in condizioni veramente tragiche.

L’umanità può avanzare percorrendo un meraviglioso cammino, sperimentando soltanto pochissimo male. Da una goccia di veleno, da un piccolo quantitativo del male, potrò costruire un’enorme struttura per la mia analisi. Vedrò come questo male mi impedisce di connettermi con gli amici nel gruppo. Se userò completamente una piccola porzione del male, non avrò bisogno di altro. Un unico punto nero è sufficiente, ed io sono già in grado di comprenderne il significato.

Possiamo arrivare a tutto questo solamente con la forza della garanzia mutua, quando vorremo costruire insieme un sistema di garanzia mutua, per unirci come un solo uomo con un solo cuore, e così aiutarci a vicenda.

Adesso, immaginiamo che il mondo riconosca un poco di male oggi. Guardiamo agli sviluppi: rivoluzioni, dimostrazioni e rivolte. Giorno dopo giorno, la situazione sta peggiorando e ci avvicina ad Israele. Nessun altro paese si trova sotto una tale pressione esterna. Tuttavia, anche la pressione interna diventerà presto nota.

Perciò, dobbiamo capire che la garanzia mutua, l’unione, e l’analisi che ci portano al riconoscimento del male sono una questione di vita e di morte per noi. Non abbiamo bisogno di altro tranne che del riconoscimento del male perché, tanto grande sarà il nostro riconoscimento del male, tanto grande sarà la nostra volontà di liberarcene e non ci dimenticheremo più della Luce che corregge. Siamo come delle persone che hanno una malattia seria e pensano ad un rimedio che possa salvarle. La realizzazione del male ci eviterà di usarlo e ci spinge a trovare il giusto utilizzo.

Se oggi, i paesi e tutte le forme di organizzazioni riconoscessero il male, trasformerebbero il mondo nel Giardino dell’Eden in questo preciso istante. Perché gli uomini si sono inventati quelle sciocchezze che fanno oggi? Gli eventi del mondo di oggi ci fanno capire chiaramente che ci stiamo avvicinando ad una fase critica.
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(Dalla 5.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 13.07.2011, “L’ Arvut (la garanzia mutua)

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