Per salvare l’euro, la crisi peggiorerà

Opinione: (Anatole Kaletsky, uno dei principali commentatori di economia, anteriormente editore economico e adesso anche editore di The Times: “Ci sono due soluzioni possibili per la crisi greca: La prima sarebbe che la Grecia facesse omissione dei suoi debiti e lasciasse la comunità…La seconda sarebbe che la Comunità Europea assumesse la responsabilità collettiva per almeno metà del debito greco…

Questa seconda soluzione è più verosimile poiché fare a pezzi l’euro sarebbe inaccettabile per i governi francese e tedesco – e alla disgregazione seguirebbe sicuramente la ritirata della Grecia. Se la Grecia si trova nell’incapacità di ottenere prestiti in euro e svaluta i risparmi dei suoi cittadini in una nuova moneta, gli irlandesi temerebbero un comportamento similare e trasferirebbero i propri risparmi nelle banche tedesche, distruggendo le banche irlandesi e forzandoli a uscire dall’euro. E questo metterebbe in pericolo mortale ai membri di Portogallo, Spagna, Italia, Belgio e perfino Francia.

Alla fine gli altri membri con credibilità creditizia dovrebbero accettare la responsabilità collettiva per circa 500 miliardi dei debiti greci, portoghesi e irlandesi per assicurare la sopravvivenza della moneta unica…”

Ma l’egoismo è sulla strada “Le nazioni creditrici non vogliono accettare un addizionale peso sul debito, mentre le nazioni debitrici sono ancora più reticenti per la perdita della sovranità nazionale e l’auto-determinazione democratica….L’implicazione è, che sia le nazioni creditrici, sia le nazioni debitrici prenderanno l’unica soluzione alla crisi dell’euro finché avranno esaurito tutte le soluzioni alternative.

Quindi, ironicamente, la minaccia di una crisi è una condizione necessaria per la stabilità finanziaria in Europa, anche temporanea. Come per il “salto quantico” al federalismo fiscale che Trichet ha giustamente identificato come la chiave per la crisi, il requisito logico perché questo accada è che la crisi deva ancora peggiorare.

I leader europei sperano, in contrasto, che la crisi possa essere risolta gradualmente, evitando il bisogno di misure drastiche, poiché le condizioni miglioreranno con il passare del tempo…Ci sono, tuttavia, altre due vie molto potenti in cui il tempo gioca contro la sopravvivenza dell’euro. Le nazioni debitrici sono consce della loro forza: la Germania, Francia e l’EU pagherebbero qualsiasi cosa, giusto per placare la Grecia o l’Irlanda, se minacciano di ritirarsi.

“Se i politici europei vogliono veramente salvare l’euro, devono fare il salto quantico verso una federazione fiscale – e farlo presto”.

Il mio commentario: Questi schemi appaiono di forma molto semplice se trasformiamo tutto quello che accade in due forze: le forze egoiste delle persone, nazioni e mondo, e la forza altruista del Creatore o Natura. Sono in conflitto, e la Natura insegna pazientemente alle persone l’irreversibilità del processo di sviluppo e la necessità di fare delle concessioni mutue e arrivare a un accordo, unità, garanzia mutua e amore.

Quindi, due campi, uno debole e l’altro forte, mostrarsi uno con l’altro altre concessioni, dimostrare come hanno bisogno uno dell’altro – fino al punto in cui decideranno di unirsi completamente, superando tutte le differenze. La natura gli costringerà a farlo!
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