Che cos’è una “salita in alto” spirituale

Baal HaSulam, lo Studio delle dieci Sefirot, parte 1 “Tabella di domande e risposte sul significato delle parole”: Domanda 26: Che cos’è “sopra”? Hishtavut ha Tsura (equivalenza della forma) del più basso con il più alto è “salire in alto”.

Non ci sono salite e discese, e nemmeno movimenti verso destra e sinistra. Tutto questo si valuta solamente in base alle relative qualità e noi stiamo parlando sulla loro trasformazione, raggiungendo la similitudine delle proprietà dell’inferiore e del superiore.

Tuttavia, che cosa succede quando l’inferiore “sale” verso il superiore e diventa lo stesso? Scompare completamente e diventa tutt’uno con il superiore, oppure l’inferiore esiste insieme al superiore?

Ognuno è lasciato con i propri desideri, aspirazioni e qualità naturali, che non cambiano. La questione del desiderio di ricevere rimane immutata. È detto: “Cosi come sono diversi i loro visi, cosi sono diverse le loro anime”. Niente cambia in una persona oltre all’intenzione che lui usa in tutti i propri desideri e qualità.

Se siamo gli stessi nelle nostre intenzioni, nel loro livello e forza, allora questo significa che siamo allo stesso livello. Se uno è più basso e l’altro superiore, questo significa che le intenzioni di una persona sono ancora più deboli delle intenzioni dell’altro.

L’inferiore si sta sollevando verso il superiore “diventando come Lui”, ma non Lui Stesso. E chiaramente la differenza tra di loro rimane.

Quando noi saliamo verso il Creatore da questi 125 gradini della scala dell’equivalenza della forma, io sento Lui in ogni gradino, perfino nel più piccolo, e divento aderito a Lui in una certa maniera. Ad ogni passo successivo, io mi collego a Lui e arrivo a conoscerLo sempre di più. Ciò nondimeno, il Creatore e la creatura rimangono, cosi come la connessione tra di loro, Dvekut (adesione) – uno non scompare dentro l’altro.

Quindi, “salire in alto” è l’eguagliamento in termini di qualità dell’inferiore al superiore. Stanno uguagliando soltanto in termini della loro forma di dazione, mentre ognuno rimane con le proprie qualità naturali.
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(Dalla terza parte della lezione quotidiana di Kabbalah del de 22.06.2011, Talmud Eser Sefirot)

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