La terra di nessuno

Domanda: Parliamo molto delle Luci e dei vasi, ma raramente esaminiamo il punto dello stesso “io” che si trova tra questi. Cosa rappresenta questo?

Risposta: “l’io” esiste solo come punto di scelta e nient’altro. Tutto il resto si connette ad esso quando riceve i desideri degli altri ed il riempimento del Creatore. Questo punto è come una lancetta di una bilancia, il momento della scelta, la sezione, il terzo mezzo di Tifferet. Questo non appartiene a niente: né alla ricezione, né alla dazione.

Il terzo superiore di Tifferet appartiene al superiore, alle qualità del Creatore, ed il terzo inferiore appartiene al desiderio di ricevere, alla creatura. Nel mezzo non c’è letteralmente niente, è la terra di nessuno.

Domanda: Allora cosa c’è lì? Dopotutto, non è una scelta realizzata in accordo ad un certo criterio?

Risposta: Una volta che sarai lì, comprenderai che questo punto letteralmente “fluttua nell’aria”. Da questo punto diventi una persona spirituale, è il punto iniziale che esiste nel mezzo, tra la Luce (esistenza dall’esistenza) ed il desiderio (esistenza dall’assenza). È il miracolo della creazione.

Arriviamo a questo punto quando cominciamo a connettere ad esso tutti i desideri e le Luci. Dopo, nella misura in cui agisco al di sopra di queste Luci e desideri, raggiungo il punto dal quale agisco. Non viene dalla Luce né dal vaso, ma dall’essenza del Creatore.
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(Dalla 5° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 27.06.2011, “Matan Torà (Il Dono della Torà)”)

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