Un sistema eccessivamente complesso richiede una soluzione adeguata

Opinion (dott. Pavel Tsygankov, professore all’università di stato di Mosca): Le leggi dei sistemi internazionali che abbiamo scoperto finora non sono abbastanza rigorose per spingerci ad usarle come base per formulare un’accurata previsione.
I sistemi complessi hanno una loro vita, e anche un controllo sulle parti separate del sistema non fornisce di per sé un controllo su tutto il sistema nel suo insieme. Ogni azioni compiuta all’interno dello schema di un sistema del genere ha delle conseguenze che non si possono determinare, né prevedere, né delineare.

Se volessimo prendere in considerazione i differenti punti di vista dei sette milioni di abitanti che ci sono sul nostro pianeta, i duecento governi che li controllano, gli innumerevoli enti autonomi, le migliaia di organizzazioni non governative, le aggregazioni religiose, le società etniche, il mondo dell’economia, il sistema in espansione delle telecomunicazioni, ed il crescente volume di informazioni, sarebbe ovvio che l’area delle relazioni internazionali è il sistema più complesso che si trova al di fuori della natura stessa.

Il mio commento: Stiamo arrivando alla conclusione che solamente la totale reciprocità che ci riconduce ad ogni singolo organismo potrà creare un sistema sicuro e salutare per tutti i sette miliardi di uomini della terra. Ma, per arrivarci, abbiamo bisogno di un nuovo genere di educazione, cioè un’educazione per uomini integrati. Ognuno di noi deve diventare la particella di un unico organismo. Allo stesso tempo, ogni uomo non dovrà diventare un robot. Al contrario, gli uomini inizieranno a percepire tutto il singolo organismo come proprio, ed in questo modo scopriranno la natura perfetta ed eterna.
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