Comprenderci a vicenda e rivelare il Creatore

Domanda: Tutti noi siamo fatti di una parte maschile e una femminile. Come riesco a far funzionare queste parti dentro di me, per eseguire nel modo corretto il mio ruolo rispetto agli uomini del gruppo?

Risposta: Giusto, tutti noi siamo fatti di una parte maschile e una femminile. Se sia l’uomo che la donna non esistessero dentro ognuno di noi, non saremmo in grado di comunicare reciprocamente. Ogni molecola, ogni atomo, ogni particella è composta da due parti opposte; altrimenti, non esisterebbero.

Io posso comprendere le donne e comunicare con loro proprio perché in me c’è una parte femminile in aggiunta alla mia parte maschile dominante. Diversamente, non sarei in grado di comprendere loro e queste parti in nessun modo. La rottura del desiderio comune (Kli) ci permette di essere fatti di due parti opposte, che a loro volta ci permettono di avere dei contatti, di connetterci e quindi di unirci.

Per questa ragione, una persona dovrebbe immaginare dentro di sé la presenza di una forma di sesso opposto al proprio, cioè la parte opposta, ed usare questa immagine per entrare, se si tratta di un maschio, nella parte femminile, per comprendere, percepire e vedere le sue richieste, i desideri interiori, le aspirazioni, e provare ad essere più sensibile verso tutto questo. E lo stesso vale per le donne.

Molto spesso le donne sono molto critiche ed esigenti con gli uomini. Gli uomini, invece, hanno bisogno di essere trattati come dei bambini, e le donne dovrebbero comportarsi come delle mamme. E’ così che dovrebbe andare. Sarebbe tutto più corretto.

L’uomo si trova sempre sotto l’influenza o della mamma o della moglie. Noi pensiamo che l’uomo sia completamente libero, ma in realtà non è vero. Nella società attuale, prima la mamma e poi la moglie controllano l’uomo. Questa sarebbe veramente la società corretta, perché la donna è più vicina alla natura, fa meno errori, ed è più equilibrata. Io sto parlando di situazioni ideali, di ciò che la natura ci ha fornito in pratica. E questa è la ragione per cui dobbiamo essere più sensibili gli uni rispetto agli altri.

Incominceremo a comprendere il Creatore quando avremo un’adeguata connessione reciproca. Il Creatore viene conseguito come l’elemento comune tra noi che siamo fatti di entrambe le parti. Egli è chiamato “Boreh”, dalle parole “Bo” e “Reh,” cioè “vieni” e “vedi”. Cosa significa “vieni” e “vedi”? Conseguiamo questa qualità e allora lo scopriremo dentro di noi – questo sarà il Creatore. E come Lo conseguiremo? Lo faremo proprio attraverso la connessione reciproca.

Questa è la ragione per cui una comprensione reciproca e corretta, insieme ad una adeguata vicinanza reciproca, con lo scopo di rivelare il Creatore, ci porterà a conquistare lo scopo.
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(Dalla 2.a lezione del Congresso di Mosca del 10.06.2011)

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