Perché Abramo?

Baal HaSulam, “Matan Torà(Il Dono della Torà), articolo 5: in primo luogo dobbiamo capire perché la Torà fu data specificamente alla nazione di Israele e non a tutti i popoli del mondo allo stesso modo. C’è qui, Dio non voglia, del nazionalismo?

Come sappiamo, la Torà da una risposta negativa a questa domanda. Questa spiega che Abramo, l’antenato del popolo di Israele, era un sommo sacerdote dell’antica Babilonia, tra le persone che erano molto lontane dal conoscere la realtà del Creatore. Lui rivelò il metodo kabbalistico come per caso, anche se, ovviamente, era già abbastanza sviluppato internamente.

Ci furono dieci generazioni da Adamo, il primo uomo che rivelò il mondo spirituale, fino a Noè e dopo altre dieci generazioni fino ad Abramo. Di fatto, stiamo parlando dello sviluppo interno dei punti nel cuore, il primo dei quali fu Adamo. È possibile immaginare questo processo come dei cerchi concentrici, che irradiano dal centro verso l’esterno. Il ventesimo cerchio dello sviluppo del desiderio è rappresentato da Abramo.

Pertanto, Abramo aveva già un fondo, una base interna preparatoria che fu creata inizialmente nel grado di Adamo. Il livello di Abramo era molto alto. Mentre Adamo rivelò il Creatore con un piccolo desiderio di ricevere, Abramo Lo rivelò al di sopra del grande desiderio egoista che nacque a Babilonia. Da un lato, aveva la base necessaria e dall’altro, il carico del cuore. Di solito, l’una è incompatibile con l’altro.

Come risultato, Abramo fu capace di capire e sviluppare il metodo kabbalistico, mentre Adamo, con un piccolo vaso ed una piccola Luce che non era cresciuta ancora, non potette svilupparlo, divulgarlo, spiegarlo e portarlo alla gente.

Baal HaSulam spiega l’ordine dello sviluppo globale che si divide in tre fasi di duemila anni ognuna: HBD (Chokhmà, Bina, Daat), HGT (Chesed, Gevurà, Tifferet) e NHY (Netzah, Hod, Yesod). A prescindere dal fatto che i vasi puri dei primi kabbalisti fossero vicini alla Luce, è impossibile rivelare il metodo senza desideri grandi, smisurati, che richiedono per la loro rivelazione, delle Luci più grandi nella ricchezza dei dettagli.

Essenzialmente, ci è chiaro che per rivelare il metodo in una certa profondità, si necessita di grandi desideri, di un grande egoismo, contro il quale si rivela la grande Luce. Solo allora avremo l’opportunità di presentare delle cose nuove da capire.

È per questo che Abramo divenne il fondatore del metodo della correzione. Non poteva essere descritto adeguatamente prima di lui perché non c’era ancora niente da correggere. Le condizioni a Babilonia divennero la base. Il punto nel cuore si risvegliò in Abramo e in migliaia di suoi studenti e si diressero nella terra di Canaan, verso il desiderio destinato alla correzione, in modo che questa, in futuro, potesse diventare la terra di Israele.

Babilonia è un desiderio corrotto che rivela la parte che può essere corretta. Il lavoro su questa parte la trasforma nella terra di Canaan. Con il tempo, il desiderio egoista appare in essa e diventa l’Egitto, dopo, il deserto ed in fine, la terra di Israele.
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(Dalla 5° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 21.06.2011, “Matan Torà (Il Dono della Torà)”)

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