Abbandonarsi nella morsa del nemico

Domanda: Perché gli scienziati moderni non riescono a scoprire l’essenza di ciò che ci sta succedendo?

Risposta: Al contrario, gli scienziati moderni stanno gradualmente portando alla luce questa essenza. Molti uomini lo hanno già fatto e ci raccontano che la società umana si deve sforzare per cercare l’unione. E’ scritto, “Credete nella saggezza delle nazioni.” Questi uomini hanno la conoscenza e capiscono che l’unione è qualcosa di veramente necessario. Noi non abbiamo altra scelta possibile. Tutti gli uomini se ne possono rendere conto con i loro propri occhi, anche senza essere impegnati in un percorso spirituale, o senza aver acquisito un metodo di correzione.

Inoltre, essi stanno dando apertamente voce al bisogno dell’unione. Noi dovremmo solamente incoraggiare questo processo con tutta la nostra forza.

Ma la cosa più importante che ci verrà chiesto di fare sarà di far conoscere questa necessità a tutti gli uomini con tutti i mezzi possibili, usando tutti i canali per dire loro che c’è un metodo, un mezzo. E qui è dove sta il problema: in quale modo possiamo presentare questo metodo al mondo, come se fosse una medicina da fargli prendere? Come possiamo riscrivere l’intera scienza della Kabbalah, in modo che poi gli uomini non se ne allontaneranno più?

Dobbiamo agire per gradi. Adesso non stiamo parlando del Creatore, della Torà, dei comandamenti e così via. Stiamo solamente sottolineando il concetto dell’unione e dobbiamo portarlo avanti. Dobbiamo continuare a spiegarlo, fino a quando la capacità di capire degli uomini non subirà dei cambiamenti specifici e, cosa più importante, fino a quando non affronteranno uno sviluppo interiore per mezzo della Luce. Allora, dei nuovi punti nel cuore saranno rivelati e, oltre a questo, il mondo si renderà conto che Israele è uno strumento, un segno del destino. E, improvvisamente, ognuno incomincerà ad interpretarci in modo differente.

Il nostro compito è dunque quello di portare agli uomini la nostra parte, cioè il metodo della correzione. Gli uomini parlano della crisi e della necessità di unirsi da soli. Noi dobbiamo soltanto spiegare in che modo questa unione si compie esattamente.

La nostra incapacità di unirci ci fa soffrire, come se il Creatore, la natura, ci stesse portando in un vicolo cieco per farci uccidere a vicenda. Proprio come nell’Antica Babilonia, ci troviamo di fronte ad una legge immutabile. Ci odiamo tra di noi e, allo stesso tempo, siamo totalmente, illimitatamente, dipendenti gli uni dagli altri. Allora, cosa dovremmo fare? I miei nemici mi stanno alle spalle pronti ad uccidermi, ma io mi addormento tra le loro braccia come un bambino. E’ possibile?

La natura ci sta portando in un vicolo cieco, verso una catastrofe. Questo è ciò di cui dobbiamo parlare con il mondo, mostrando chiaramente qual è il migliore stato possibile per ricevere il metodo della correzione.
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(Dalla 5.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 21.06.2011, “Matan Torà (Il Dono della Torà)

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