I Kabbalisti sulla Torà ed i Comandamenti, Parte 42

Cari amici, per favore, fate delle domande su questi passaggi dei grandi kabbalisti. I commenti tra parentesi sono miei.

Solo la Luce nella Torà riforma la persona

L’uomo fu creato con il desiderio di ricevere piacere per se stesso chiamato “desiderio di ricevere per il proprio beneficio”. Ci viene detto che bisogna annullare questo desiderio di ricevere ed acquisire un nuovo Kli (vaso – desiderio) chiamato “desiderio di dare”. Non tutte le persone si vedono ricompensate con esso, cioè, con la capacità di acquisire i Kelim (vasi – desideri) adeguati affinché la Luce superiore dimori in essi (affinché il Creatore sia rivelato).

Affinché uno raggiunga il desiderio di dare, dissero i nostri saggi (Kidushin 30), “Ho creato l’inclinazione al male (l’egoismo di una persona), Ho creato per essa la Torà come una spezia (un’aggiunta all’egoismo in forma di intenzione “con il fine di dare”), il che significa che proprio attraverso la Torà (studiando con il fine di correggere se stesso) uno (la persona) può raggiungere i Kelim di dazione.

-Rabash, I Gradini della scala, “L’importanza della fede”

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