Pubblicato nella '' Categoria

Lasciate entrare tutti nel vostro cuore

La sola cosa che abbiamo bisogno di fare è di continuare a fare spazio dentro il nostro cuore per accogliere gli altri. Il mio cuore è un pezzo di carne. Ed io devo trovare un punto al suo interno che posso trasformare in vuoto, dal quale posso creare uno spazio. Questo è il punto dal quale il nostro universo sembra essersi sviluppato.

In realtà, il nostro universo non esiste e non c’è nessun mondo. Tutto questo esiste solamente nelle nostre sensazioni.
Dunque, se questo vuoto incomincia ad espandersi dentro il nostro cuore, da qui ne emergerà un nuovo mondo, uguale al modo in cui il nostro universo è stato creato attraverso il desiderio. Questo è ciò che dobbiamo fare.

Facciamo in modo che ogni persona senta questo punto dentro di sé, dentro il proprio cuore, e proviamo a creare il vuoto intorno a questo punto in modo che chiunque ci possa entrare.

(Dalla festa chiusura del Congresso di Mosca del 12.06.2011)

Materiale correlato:

Laitman blog: La Luce cerca un cuore unito
Laitman blog: Il gioco “dietro le quinte”

Chi sta con me?

Domanda: Come possiamo noi, i suoi alunni, unirci con la sua mente?

Risposta: Cosa significa “con me”? Tu stai con me se ti annulli, se diminuisci il tuo desiderio davanti al mio. Se assisti alle lezioni, non significa necessariamente che sei con me. Questo non è ancora lo studio nel vero senso.

Dopotutto, l’unità deve essere interiore, non si tratta delle parole che ascolti, noi ci uniamo attraverso i desideri, le mete e le azioni comuni. Chi evoca l’attributo della dazione nell’azione è chi studia. In questo caso, di fatto, tu studi la saggezza. Non sarai capace di ricevere da me la saggezza, la Luce di Chokhmà (Saggezza), se non attivi la Luce di Hassadim (Misericordia) come un vaso. Hassadim è l’auto-annullamento e l’unità quando sei pronto per questo.

Tu liberi nel tuo cuore uno spazio per ogni anima ed allora tutte le anime lo riempiono. Tutta la realtà ritorna a te; comunque, ritorna proprio attraverso il tuo annullamento.
[41697]

(Dalla 4° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 30.04.2011, “La mente attuante”)

Materiale correlato:

Laitman blog: I quattro livelli di comprensione
Laitman blog: Il dovere di imparare da un autentico Kabbalista saggio

Lezione quotidiana di Kabbalah – 24.06.2011

Shamati 241, “Chiamarlo mentre è vicino”
Video / Audio

Il Libro dello Zohar, Trumà (Donazione), “Prenderanno per me una donazione”, Punto 277, Lezione 12
Video / Audio

Rav Yehuda Ashlag, Introduzione generale al Libro Panim Meirot uMasbirot, Punto 1, Lezione 2
Video / Audio

Rav Yehuda Ashlag, Articolo “La Libertà”, Lezione 21
Video / Audio

Non fatevi abbindolare quando cercate la verità

Domanda: Come possiamo trattenerci dal domandare la verità in modo da non finire a raccontarci delle bugie?

Riposta: Se una persona è in grado di restare aggrappata alla verità, allora si tratta di una persona molto fortunata. Vediamo che nel mondo ci sono molti uomini che non hanno bisogno della verità e che non si domandano per che cosa stanno vivendo.

In altri uomini questa domanda si è già presentata, ma dal punto di vista del “Per che cosa sto soffrendo?”. Questa non è una domanda che riguarda il significato della vota, ma riguarda solo come si può trovare il piacere di vivere la vita, adesso che sentiamo soltanto l’amarezza invece della dolcezza.

Poi ci sono altri uomini che non chiedono di avere una vita piacevole, ma di trovare la verità nella loro vita. E ci sono altri uomini ancora che non chiedono di conoscere la verità della vita, ma vogliono conoscere chi ci ha dato la vita, il Creatore. E questa domanda non riguarda più me stesso, perché non mi preoccupo più di chi sono io e di cosa succederà alla mia vita, in un modo o nell’altro. Io voglio arrivare a conoscere Lui, voglio conseguire il Creatore, ed esistere in Lui – nella vera sorgente, nella radice.

Ci sono molti livelli in questo modo di sentire che dipendono da cosa chiede l’uomo, dalle sue sensazioni e dai suoi conseguimenti. Qui, tutto dipende dalla radice dell’uomo e dal ciclo della vita di quel momento, cioè, dipende da quale livello di sviluppo l’uomo si trova.

Ma anche nel nostro stato attuale può essere che non ci venga ancora concessa l’occasione di chiedere di conoscere la verità, in questo caso possiamo sviluppare il desiderio dentro di noi per mezzo dell’ambiente, “il maestro, il gruppo, e i libri”, e progredire in questo modo. Si tratta comunque di un percorso non facile e che ci richiede di rivelare cosa si trova nella nostra più vera profondità, dentro le nostre informazioni genetiche, i Reshimot.

(Dalla 1.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 20.06.2011, Gli scritti del Rabash)

Materiale correlato:

Laitman blog: La scelta del dolce-amaro della verità
Laitman blog: Il bene deve essere rivelato