Il gioco “dietro le quinte”

I livelli della nostra connessione, di quanto sia stretto il legame tra di noi, sono i gradini spirituali della scala, la scala dei mondi. Ci uniamo al livello minimo, superiamo la compattezza del nostro desiderio (Aviut Shoresh), quindi conseguiamo il Creatore solo al livello della Luce di Nefesh.

Quando ci uniamo ad un livello maggiore, conseguiamo Lui come Luce di Ruach, seguita dalla Luce di Neshama, Haya, e Yechida. Quindi proseguiamo in avanti dal mondo di Assiya verso il mondo di Yetzira, e a seguire verso i mondi di Beria, Atzilut, Adam Kadmon, e finalmente raggiungiamo il mondo dell’Infinito, dove la nostra unione non ha confine e tutto è collegato in un solo insieme.

Fino ad allora, questa straordinaria forza continua a lavorare tra di noi, confondendoci, e nutrendoci in tutti i modi possibili in modo che possiamo sviluppare il bisogno di unirci tra di noi e fonderci con essa. Ad ogni modo, questa forza agisce da “dietro le quinte”. E’ lo stesso modo con cui giochiamo con i nostri figli, quando vogliamo che si “facciano venire delle idee brillanti” ed usino le loro capacità per conseguire qualcosa in modo autonomo. Sappiamo che solamente quando un bambino impiega uno sforzo personale consegue la conoscenza e la sapienza della vita. A questo riguardo, noi siamo lo stesso.

D’altro canto, però, i bambini hanno un naturale e gigantesco desiderio di crescere; sono sempre pronti ad agire e ad imparare cose sul mondo, mentre noi siamo pigri e incapaci di spingerci a fare gli sforzi necessari. E qui è dove la forza esterna, la forza del gruppo (e mai la forza del Creatore!) può riuscirci, come è scritto: “Essi autarono ognuno il suo amico.”

(Dalla lezione 8 al congresso WE! dello 03.04.2011)

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