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Kabbalah – la scienza del Mondo Superiore

Domanda (dal blog inglese): Quando lei dice che la Kabbalah è una Scienza, vuol dire che è il fondamento di ogni conoscenza, di ogni saggezza sia teorica che pratica? O vuol dire che è una fra le scienze moderne come la chimica, la biologia, la matematica, ecc?

Risposta: La Kabbalah ci rivela la natura della Luce Superiore, la scintilla da cui è stato creato, con un’esplosione, l’intero universo e tutto ciò che riempie l’universo, cioè la materia non vivente, vegetale e animale (compresa la parte animale dell’uomo). Studiando le origini di tutto ciò che già esiste, cioè la materia (il desiderio) e la Luce (il piacere), stiamo studiando le origini di tutti gli oggetti e dei fenomeni nel nostro mondo.

Domanda (dal blog inglese): La Kabbalah non è una filosofia, ma esiste qualche dottrina filosofica molto simile ad essa? Posso trovare nella filosofia alcune verità, anche se spiegano solo il nostro mondo?

Risposta: Non è vero, nella filosofia non c’è verità, perché essa si occupa di questioni immaginarie sollevate da lei stessa (una forma di astrazione). Anche sul nostro mondo la filosofia ragiona in modo non pratico, in forma astratta, quindi non in forma materiale e neanche nelle forme del materiale, come invece fa la Kabbalah (vedi “Introduzione al libro dello Zohar”). Perciò tutte le conclusioni della filosofia nel corso della storia sono state sbagliate, o almeno non accurate.

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Mille volte il giusto cadrà e si rialzerà

Domanda: Perché la mia mente capisce che il Creatore è degno di essere giustificato per quello che mi fa in questo momento e tuttavia mi sento male? Perché non posso influenzare il mio stato interno con azioni esterne come la preghiera?

Risposta: Quello che il tuo desiderio sente in questo momento, in realtà sei tu. Nella spiritualità non puoi fingere e dire qualcosa che non senti. Devi arrivare alla correzione del tuo cuore e prima di tutto, dobbiamo anche verificare cosa c’è esattamente nei nostri cuori.

Se piangi, cosa piange in te: i tuoi occhi o il tuo cuore? Questa è la differenza! Il problema è che tutto quello che facciamo è nell’esteriorità, mentre la scienza della Kabbalah è la saggezza interiore, la parte interna della Torà. Devi scavare fino al cuore dei cuori, studiarlo e sperimentarlo.

Allora capirai che le azioni esterne ostruiscono solo e coprono l’immagine autentica, ti ingannano e ti confondono. Hai bisogno di svestire il tuo cuore e lavorare su di esso senza nessuna teatralità, lamenti e lacrime esterne!

Se prendi un calmante e la smetti di arrabbiarti, davvero questo trasformerà il peccatore in giusto dentro di te? No, tutto viene valutato dalla sensazione interna del cuore, e sappiamo cos’è questo. Pensiamo che tutto quello che dobbiamo fare sia amareggiarci e piangere. La Kabbalah non cancella le azioni esterne ma vuole che riflettano gli stati interni, poiché se questo non avviene, il nostro lavoro non ha senso e non realizzeremo il nostro destino.

Pertanto, non temere di dover diventare un “peccatore” in un punto ed un “giusto” in un altro. Sono due tappe dello stesso grado spirituale, come è detto: “Uno non può realizzare una Mitzvà (comandamento) a meno che prima non la infranga”. Questo significa che bisogna prima sottomettersi al peso del cuore (un peso addizionale dell’egoismo) ed è considerato come un “peccatore” che ha infranto la “Mitzvà” e sente fino a che punto è incapace di realizzarla.

Quindi si fortifica con l’aiuto dell’ambiente, esige la Luce che Riforma, corregge il suo desiderio e diventa “giusto” solo per cadere un’altra volta. Dopotutto, riceve un’altra dose di desiderio egoista e diventa ancora una volta un peccatore col fine di continuare a correggersi per diventare “giusto”. È detto: “Mille volte il giusto cadrà e si rialzerà”.

Ogni grado spirituale comincia con un nuovo carico di egoismo e lo inizi come un “peccatore”. Più tardi, finalizzi la sua correzione ed arrivi all’adesione con il Creatore in questo grado ed allora sei considerato un giusto.
(41999)

(Dalla 1° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 2.05.2011, Shamati 16)