La forza che rivela il mondo spirituale

Domanda: Se il generale ed il particolare sono uguali, allora il gruppo, così come un individuo, dovrebbe temere la possibilità che i partecipanti non riescano a staccarsi dal loro ego?

Risposta: Se si tratta di un “gruppo” vero, esso opera la trasformazione dal generale al particolare, in “un solo insieme” in relazione al Creatore. E nella misura in cui il gruppo diventa un “individuo” singolo, raggiunge l’unione e la garanzia, un solo pensiero comune; allora questo “individuo” si trasforma in qualcosa di ricco ed eccezionale, attraverso l’unione dei diversi stati di tutti i suoi partecipanti dentro di sé.

Il Creatore è descritto come “L’Unico, il Solo e l’Unito ( singolo)”. Così è il gruppo, se agisce come “una sola” entità che unisce in sé le azioni di molte persone, e quindi ci si riferisce ad esso come al “singolo”, “l’unico nel suo diritto”. E questo è ciò che determina il potere di “una sola” entità.

Il gruppo non si misura in base al numero dei suoi partecipanti. Ma è definito dalla sua unione, dalla qualità del legame che è caratterizzato dal fatto che i suoi partecipanti sono uniti, essendosi elevati al di sopra del proprio egoismo per il bene degli altri. Questo è ciò che rende il gruppo potente poiché nella spiritualità, il potere non è determinato dalla quantità, ma dalla qualità, ed è la conseguenza di molti legami, specialmente dovuti al fatto che i membri si uniscono come un solo insieme.

Questa è la forza con la quale scopriamo il mondo spirituale! Se potessimo mettere d’accordo tutti questi significati: “L’Unico, il Solo e L’Unito” come riguardanti la connessione tra di noi, arriveremmo alla rivelazione del Creatore.
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(Dalla 1.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 05.05.2011, Shamati No. 56)

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