Elevarsi con l’aiuto del faraone

Domanda: Non importa quanto mi impegno per elevarmi al di sopra del mio egoismo, dove c’è la garanzia che tutto quello che faccio non finirà dentro la ragione? Come faccio a verificare se mi si sono elevato al di sopra di esso, e cosa mi aiuterà ad elevarmi?

Risposta: La ragione punta sempre verso la conoscenza e la ricezione. E al di sopra della ragione ci sono la fede e la dazione. Ora, mi devo chiarire: mi sto dirigendo verso la dazione perché la mia ragione vuole così o perché è la fede a volerlo?

Se io mi trovo solamente da una parte soltanto, ed in base al mio stato, agirò sicuramente nei limiti o al di sotto della ragione, cioè lavorerò per il mio egoismo.Due posizioni insieme sono sempre necessarie. Immaginiamo di odiare il maestro, di ribollire di rabbia verso di lui, perché pensiamo che non faccia le cose giuste. E contemporaneamente costruiamo una relazione di amore, di dazione, e di totale rifiuto di noi stessi e di adesione a lui. Allora, il nostro desiderio si sviluppa precisamente tra questi due punti, nella loro differenza, grazie al fatto che ci manteniamo in uno dei due che è opposto all’altro.

Altrimenti, a cosa serve il faraone se non costruiamo il nostro amore al di sopra di lui, al di sopra di tutto questo odio e della certezza nelle nostre ragioni, per accettare l’opinione del maestro al posto della nostra conoscenza, delle nostre idee, e della nostra ragione? Tuttavia, se perdiamo uno di questi punti, non ci eleveremo più. Di solito, in questi casi, gli uomini scendono al di sotto della ragione.
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(Dalla 1.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 13.04.2011, Shamati No.59)

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