Pubblicato nella '' Categoria

Entrare in una nuova terra

Domanda: Quali sono i segni che indicano la vicinanza di un uomo all’uscita dall’Egitto?

Risposta: Un grande desiderio di unirsi agli altri è segno di essere vicini alla fuga dall’Egitto, perché l’uomo capisce che può essere salvato solo unendosi con gli altri. Allo stesso tempo egli vede di non essere in grado di realizzare questa unione, perché non ci sono scintille di dazione dentro di lui.

Ma egli sente anche l’esistenza della forza superiore: “Non esiste nulla tranne Lui”. Questa forza gli dona i due sopracitati stati ed egli è così pronto a tirarsi fuori con questa forza dal suo stato per raggiungere la connessione.

La mia connessione con gli altri si chiama “L’uscita dall’Egitto”. Significa che sto fuggendo via dal mio antagonismo verso gli altri e dal mio stesso male verso la libertà ed il bene. Questa è la libertà dall’angelo del male, dalla separazione, che io percepisco come la morte. Ed in questo modo ottengo la connessione con gli altri, che per me rappresenta la vita.

“Entrare in una nuova terra” vuol dire che mi sono messo in sintonia con la rete nella quale tutti sono connessi, e qui c’è un nuovo desiderio governato dal Creatore, la forza della dazione.
[40708]

(Dalla 1.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 14.04.2011, Shamati No. 90)

Materiale correlato:

Laitman blog: Provare diversi abiti di dazione
Laitman blog: Contare sull’uscita dall’Egitto è un comandamento

L’Amore non può diventare un’abitudine

Domanda: Aver cura degli amici diventa in un certo momento la mia natura?

Risposta: No, non sarà così. Solo l’egoismo che regna su di me può essere naturale. Tutti gli stati aggiuntivi giacciono al di sopra di esso e possono essere realizzati secondo la misura dello sforzo.

Uscire verso la spiritualità è la stessa cosa che lievitare al di sopra della terra nel nostro mondo; non puoi solo restare sospeso nell’aria. Questo richiede una forza che ti sostiene, a prescindere dalla forza di gravità. La gravità è la forza del nostro egoismo. Questa mi tira sempre in basso, per la qual cosa, non appena mi dimentico della meta, cado immediatamente al suolo.

Se desidero unirmi agli altri, prima di qualsiasi altra cosa, devo mettere anzitutto lo sforzo costante per “fluttuare nell’aria”, nell’aspirazione per l’unità. Non c’è agio in questo caso, nell’istante in cui lo dimentico, cado.

È per questo che la cura per gli altri non diventerà mai un’abitudine o una seconda natura; e dobbiamo essere grati di questo, dato che lì abbiamo un’opportunità di realizzare il nostro libero arbitrio nel secondo seguente.

Se fosse stata un’abitudine a muovermi, io sarei un angelo. L’angelo obbedisce alla sua natura, ovvero quella della dazione. Questo fluttua nell’aria perché è “più leggero dell’aria” e non viene influenzato dalla forza di gravità egoista terrena; ma un essere umano lo è.
[40998]

(Dalla 1° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 18 Aprile 2011, “Questo è per Judah”)

Materiale correlato:

Laitman blog: Fissa nel tuo cuore la preoccupazione per i tuoi amici
Laitman blog: Il Lavoro Interno di un Kabbalista: “Riguardo all’Amore degli Amici” – 23.05.10

Lezione quotidiana di Kabbalah – 02.05.2011

Scritti di Baal HaSulam, Shamati 6, Articolo: “ Che cos’ è il supporto della Torà nel lavoro”
Video / Audio

Il Libro dello Zohar, Mishpatim (Ordinanze), Punto 140, Lezione 5
Video / Audio

Talmud Eser Sefirot. Volume 1, Parte 1, Punto 100. “Ohr Pnimi”, Punto 4, lezione 5
Video / Audio

Argomento della lezione : “Il Giorno della Memoria”,
Video / Audio

Il mistero della notte di Pasqua (Pesach)

Domanda: Nella notte di Pasqua, leggiamo l’Hagadà di Pesach invece di leggere dei frammenti del Tanach come facciamo in tutte le altre festività. Qual è la ragione di questo?

Risposta: Per ogni festività i kabbalisti del passato hanno stabilito un ordine determinato. Se una persona vuole realizzare un certo stato spirituale o un livello spirituale interiore, anche se è solo un’impressione della spiritualità, allora le istruzioni dei kabbalisti le dicono cosa fare in ogni stato.

La radice spirituale toccò il ramo materiale all’interno di un gruppo di kabbalisti che nacque nell’antica Babilonia e attraverso la connessione tra di loro, furono capaci di realizzare tutte le tradizioni materiali all’interno delle azioni spirituali accettate per la redenzione finale, le quali vennero realizzate nel mondo materiale insieme alle azioni spirituali.

La persona avrebbe ucciso un animale e al tempo stesso “avrebbe ucciso” il desiderio di ricevere piacere. Avrebbe arrostito l’animale sull’altare e al tempo stesso corretto il suo desiderio egoista. Poi avrebbe mangiato l’animale e ricevuto il piacere per il bene della dazione nel terzo livello del suo Aviut (spessore del desiderio). Loro realizzarono tutti i costumi nella materialità e simultaneamente realizzarono le azioni (i comandamenti) insieme alle Luci, Circostante ed Interna, ed ai desideri spirituali.

La festività dell’uscita dall’Egitto è un’uscita dal desiderio di ricevere verso il desiderio di dare. Qui ci dedichiamo a realizzare azioni esterne specifiche come un segnale dell’uscita dall’egoismo verso l’amore, dall’odio e la separazione, alla connessione ed all’unità tra di noi.

Per questo, quando leggiamo l’Hagadà, passiamo attraverso tutte le azioni che riflettono le azioni spirituali che ci aiutano ad uscire dall’Egitto: “Kidush” (benedizione), “Urchatz” (lavarsi le mani), “Karpas” (immergere la verdura in acqua salata), “Lachats” (dividere la Matzà a metà), “Maguid” (la storia dell’esodo) e così via. Se realizziamo questo ordine di azioni nella notte di Pesach (dalla parola “Pasach”, passare, saltare al di sopra), saltiamo al di sopra del nostro stato attuale ed entriamo nel nuovo livello che è il primo livello spirituale.

Però quest’ordine non corrisponde all’ordine naturale delle fasi dello sviluppo (“concepimento”, “allattamento” e “maturità”) che studiamo nella Parte 12 dello Studio delle Dieci Sefirot: i tre giorni nei quali si attacca lo sperma, i quaranta giorni della formazione del feto, i nove mesi dello sviluppo fetale, il feto si gira di testa, le contrazioni e la nascita, il sangue che si eleva dal ventre al petto e crea il latte, due anni di nutrimento del bambino e le successive tappe fino all’età adulta (Gadlut), 3 anni, 6, 9, 12, 13, 20 e 70.

L’uscita dall’Egitto non ha un modello nel suo ordine di sviluppo. La Luce dello stato di grandezza (Gadlut) viene prima della Luce dello stato di piccolezza (Katnut). In primo luogo entri in un nuovo mondo con l’aiuto delle Luci della grandezza e dopo cominci a svilupparti in esso.

Non capiamo l’essenza della “nascita” anche nel nostro mondo. Semplicemente lo percepiamo come un processo naturale. Il feto si è sviluppato all’interno di un organismo animale e poi continua a crescere al di fuori di esso. Non ci chiediamo neanche: perché questi tre kilogrammi di carne che erano all’interno della madre adesso stanno uscendo? Perché il feto esce completo? Dopotutto, nello stato successivo dello sviluppo dovrebbe aver cominciato come una specie di goccia e dopo comincia a crescere partendo da essa. Lo stato precedente di sviluppo è al di sopra dei tre kilogrammi e adesso, nella tappa successiva, questi tre kili sono diventati una goccia …

Dove hai visto che tutto quello che è stato acquisito nel livello precedente, il desiderio (Kli), con tutto il suo riempimento è avanzato completo come è al livello successivo? Come è possibile?

Se termino lo sviluppo del livello di NRNHY (NaRaNCHaI) di Nefesh, raggiungo il livello di Nefesh de Ruach; però qui non raggiungo il livello di Nefesh de Ruach e invece di questo, esco con i miei tre kili di carne al di fuori del ventre della madre e continuo a crescere. In teoria, avrei dovuto cominciare il mio sviluppo all’esterno, come una sola cellula, partendo da una goccia di seme, allo stesso modo in cui ho cominciato all’interno della madre, ma solo nel grado successivo.

Tutto questo sottolinea l’ordine unico della Pasqua (Pesach), l’uscita dall’Egitto, che è possibile solo perché le Luci dello stato di grandezza vengono prima delle Luci dello stato di piccolezza e pertanto, facciamo un salto.
[41016]

(Dalla 1° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 18.04.2011, “Questo è per Judah”).

Laitman blog: Baal HaSulam, “Questo è per Judah”
Laitman blog: In Egitto dove scorre il latte ed il miele