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Lezione introduttiva: “L’ uscita dall’ Egitto” ” – 12.04.2011

Kabbalah per il Popolo, Lezione introduttiva “L’ uscita dall’ Egitto”
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Perché è avvenuto il Big Bang

Domanda: In Internet, due approcci sull’evoluzione del mondo vegetale ed animato sono costantemente in conflitto: il Darwinismo ed il creazionismo. Cosa dice riguardo a questo la scienza della Kabbalah?

Risposta: francamente, Darwin ha ragione in quasi tutto. Probabilmente, questa eccezione non è necessaria, poiché lui semplicemente non è stato compreso. Dopotutto, lui era un uomo profondamente religioso.

L’evoluzione progredisce davvero in maniera consistente dove una cosa segue come risultato di un’altra. Lo sviluppo successivo è intriso nella natura e non possiamo negarlo. Tuttavia, questo non avviene in maniera arbitraria, poiché il desiderio egoista cerca costantemente delle possibilità per realizzarsi al massimo.

Il desiderio di ricevere vive in ogni momento che passa e non può lanciare uno sguardo al futuro. Non sa cosa gli verrà dato per elevarsi in alcune altre fasi. Il desiderio di ricevere ha un esclusivo obiettivo egoista: “Come ottengo quello che voglio? Come riempio me stesso?”.

Se il desiderio lavora e la mente lo serve, allora qualunque tipo di progresso, qualunque sviluppo successivo è assolutamente impossibile. Dopotutto, tratti costantemente con il tuo egoismo. A queste condizioni, l’evoluzione non si è spostata al di là della prima particella dell’universo.

Tuttavia, la scienza della Kabbalah parla delle Reshimot, i dati informativi intrisi nella scintilla iniziale dalla quale tutta la materia è emersa. Queste Reshimot vengono attivate una per una in catena e il desiderio comune le realizza, costruendo così la materia.

Questo è proprio il fattore dello sviluppo successivo. Nella teoria di Darwin, vediamo la sua manifestazione esterna, l’essenza nel motore, l’origine dell’evoluzione. Queste vengono come risultato delle Reshimot.

Cosa avvenne nel punto primario dal quale si scatenò il Big Bang? Fu infusa davvero in questo la materia di tutto l’universo? Logicamente, tale affermazione non ha nessun senso. C’erano solo due cose nella scintilla: l’energia e l’informazione. Esse includevano in sé tutta la creazione e da esse cominciò lo sviluppo. L’energia (la Luce) colpì l’informazione (le Reshimot) ed il processo ebbe inizio.
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(Dalla 4° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 24.03.2011, i principi dell’educazione globale)

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La persona che si è allontanata dal cammino

Domanda: Se nella spiritualità una persona nasce di nuovo ogni momento e ricomincia ogni volta tutto da capo, come può essere che una volta che si allontana dal cammino, devi da esso sempre di più?

Risposta: E’ così che lo descrisse Baal HaSulam, io sto solo ripetendo il suo diagramma. Se al principio del cammino tu devi da esso solo di un poco (diciamo 1 cm), allora continuando ad avanzare lungo lo stesso cammino, alla fine avrai deviato dal cammino corretto diciamo di 5 cm.

Ti sembra di aver progredito: hai ricevuto la conoscenza, l’hai realizzata ed hai attraversato molte cose. Hai incrementato la fiducia di essere nel cammino corretto, mentre in realtà hai davvero deviato dal cammino e stai avanzando fuori dal segno.

Nessuno ti ha sottratto la tua libertà o l’opportunità di fare un accomodamento, però se tu non sospetti di aver deviato dal cammino, se non lo senti, pensi di poter continuare allo stesso modo.
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(Dalla 1° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 28.03.2011, preparazione al Congresso WE!)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 12.04.2011

Libro di Shamati, Art. 86 “E costruirono magazzini-città”, “Ora possiamo comprendere ciò che i nostri Saggi hanno scritto”
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Zohar per tutti: Pesach “Bo (Vieni al Faraone)”, Pag.4, “E passano sopra l’ architrave e i due stipiti”, Punto 75
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Talmud Eser Sefirot, Volume 6, Parte 15, Punto 40, Lezione 3
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Scritti di Rabash, Dargot HaSulam, Articolo 932
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La cura per la depressione è la connessione con altre persone

Il giornale “Globes” ha pubblicato un ampio articolo “sull’industria della felicità”, la quale ci rende sempre più infelici. Il tasso di depressione in occidente è in costante crescita, mentre l’età media delle sue vittime sta scendendo. In accordo ai dati dell’Organizzazione Mondiale della Salute, per il 2020 la depressione sarà la seconda causa di disabilità e morte nel mondo, superata solo dalle malattie cardiovascolari.

La persona moderna si sta immergendo nella solitudine, ma la società non le da un salvavita. Ad eccezione dell’Islam, il ruolo della religione come fonte di appoggio è ridotto a niente. Le comunità stanno cadendo a pezzi ed il concetto di una grande famiglia felice nei paesi occidentali sta diventando senza senso; visto che le persone si sono spostate nello spazio delle comunicazioni virtuali, suppongono erroneamente che da ora in avanti possano dirigersi senza un ambiente reale. Come risultato, la persona cerca la soluzione a tutti i problemi in se stessa, dentro il suo guscio, nello schermo di un computer.

La vita di una società che soffre di deficit di attenzione, vola alla velocità di un fulmine. La gente di twitter emette piccole vibrazioni con la speranza di avere il tempo di esprimere qualcosa che non sarà ascoltato più tardi da nessuno. Qualsiasi cosa richieda uno sforzo interno, persistenza e tempo è rifiutato alla radice. Quando una persona è vuota non ha una meta reale, si preoccupa e si deprime rimanendoci dentro. Quindi, dove possiamo conseguire quella meta? Dove possiamo trovare un significato?

Oggigiorno tutte le ricerche serie affermano che la felicità si trova nel contatto con gli altri, nella dazione e che il vero significato può essere rivelato solo nell’interconnessione tra noi. Viktor Frankl, il famoso psicologo austriaco, dice che una persona seduta in casa che cerca di trovare il significato per conto proprio, è come qualcuno che cerca di entrare da una porta aperta senza capire che questa si apre dall’interno invece che dall’esterno.

“Non troverai la felicità in un guscio”, dice uno degli esperti intervistati dal giornale “Globes”. Focalizzandosi su se stessa invece di tendere la mano agli altri, la persona incrementa solo il suo narcisismo e la depressione.

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