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Una scala nel cielo

In ebraico, il nome Baal HaSulam significa “il padrone della scala” . Egli aveva ricevuto questo nome a causa del titolo del “Commentario Sulam (scala) al Libro dello Zohar” che aveva scritto.

Come dice lui stesso, la rivelazione di questo libro, così come il fatto che egli era stato in grado di redigere un commentario sull’intero Libro dello Zohar, sono un segno che la generazione merita già la correzione, la rivelazione della spiritualità alle masse e, con la divulgazione del Libro dello Zohar, il mondo intero si avvicinerà alla correzione.

Quando Baal HaSulam pubblicò Lo Zohar con il Commentario Sulam, i suoi studenti andarono in giro per le strade con il libro, passando da un luogo all’altro nel tentativo di divulgarlo. Fu molto difficile. La gente aveva paura del Libro dello Zohar, perché si diceva che questo libro fosse molto speciale, che avesse un enorme potere, e che fosse capace di arrecare sia dei benefici come di danneggiare.

Solo nel nostro periodo, 60 o 70 anni dopo che il Commentario Sulam è stato scritto, stiamo presentando Lo Zohar al mondo in una forma che lo renda accessibile alle masse in modo che tutti lo possano leggere e goderne.
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(Dalla 4.a lezione al Congresso WE! 04.01.2011)

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Cosa manca all’avanzamento spirituale degli uomini?

Domanda: Quando i punti nei cuore degli uomini si uniscono insieme, il che avviene quando cerchiamo di unirci, si uniscono anche i punti nel cuore delle donne, o non ha importanza?

Risposta: Tutte le anime sono collegate insieme perché tutti noi siamo un’unica anima. Nel suo articolo, Baal HaSulam spiega che c’è una sola anima nel mondo, che è fatta di una parte maschile e una femminile. E tutte e due queste parti creano tra loro la connessione che garantisce il concepimento della vita.

Nel nostro mondo, un uomo e una donna danno vita insieme alla loro continuazione: i figli. Nel mondo spirituale, unendoci insieme, generiamo il nostro nuovo livello che è anche chiamato “figlio” o “figlia”. Ne deriva che il Creatore è tra di noi, come è detto: “Il marito e la moglie e la Shechina tra di loro”. Di conseguenza, queste tre parti si uniscono e diventano un solo insieme – e questo è il nostro livello successivo.

Dunque, le donne devono affrontare lo stesso compito degli uomini e anche di più, visto che la donna ha Hissaron (il desiderio inappagato). Ella obbliga l’uomo ad avanzare, a lasciare la casa per guadagnarsi da vivere, a sostenere la famiglia ed essere responsabile. Lo stesso succede nella spiritualità.

Perciò, noi, gli uomini, speriamo molto che le donne si assumano la responsabilità del nostro progresso spirituale, siano più attive, ed esercitino su di noi una pressione maggiore. Questo perché il desiderio arriva dalla parte femminile, mentre gli uomini lo realizzano. Dunque, senza il desiderio gli uomini non possono realizzarlo.

Questa è la ragione per cui le donne devono unire le loro forze per chiedere agli uomini che essi realizzino veramente l’unione tra di loro, il che porterà la Luce al desiderio femminile. Dunque, dobbiamo lavorare insieme.
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(Dalla 2.a lezione al Congresso WE! 02.04.2011)

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Essere determinati lungo il cammino

Ogni uomo ha un obbligo e non ci possono essere scuse o indulgenze circa il suo adempimento: l’uomo deve prendersi cura della gioia, della fiducia, e della forza che si trova nell’ambiente che lo circonda. L’uomo non dovrebbe esprimere la sua tipica e debole indecisione, anche se nessuno è ancora “emerso dalla nebbia”.

L’uomo non dovrebbe esprimere il disprezzo, che ci arriva sempre di più quando il nostro egoismo cresce. Io devo lavorare al di sopra del mio ego, infondendo continuamente fiducia e risolutezza nel cammino, e anche gioia come segno del fatto che mi trovo in uno stato perfetto.

Potrebbe sembrare come se non avessi niente, ma non ho bisogno di niente. Io voglio soltanto essere in uno stato di pura dazione. Infatti, non importa cosa acquisisco, perché apparterrà al mio egoismo. Solo quando mi staccherò da esso, quando sarò felice che sia vuoto e non domanderò di procurargli alcun appagamento, allora incomincerò ad acquisire il mondo spirituale. Questo passaggio si chiama “nascita spirituale”. Spero veramente tanto che non ce ne dimenticheremo.

Rabash scrive quanto segue nell’articolo “Un uomo aiuterà il suo prossimo”: Ogni uomo deve fare attenzione e pensare a come può aiutare il suo amico risvegliando in lui uno stato d’animo elevato. Rispetto allo stato d’animo, ogni uomo può trovare dei vuoti nel proprio amico, che egli sarà in grado di colmare.

Nell’articolo “Lo scopo del gruppo” egli scrive: Nella società (nel gruppo) gli uomini devono fare maggiore attenzione per essere sicuri che la noncuranza non entri nel loro ambiente, perché così si distrugge ogni cosa.

Chiunque disprezzi qualcosa lungo il cammino, nello studio, o nella realizzazione della grandezza degli amici e del maestro, quest’uomo ci rende più deboli. Perciò, bisogna immediatamente allontanarlo dal gruppo. Egli rappresenta il nostro nemico più grande. Non lasciamolo comunque solo. Lasciamo che rifletta su quello che fa, che si scusi, che capisca i suoi problemi, e allora sarà possibile riammetterlo.

L’uomo che ci indebolisce lungo il cammino non dovrebbe essere tenuto nel gruppo neanche per un secondo. Osservando questa regola, raggiungeremo di sicuro lo scopo molto più in fretta.

(Dalla 5 lezione al congresso WE! Del 01.04.2011)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 11.04.2011

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