Un vero ambiente virtuale

Dobbiamo organizzare un ambiente interiore tra di noi invece che il solito ambiente umano che è esterno. Allora il nostro ambiente controbilancerà l’influenza esterna e ci influenzerà di sua iniziativa, facendoci “il lavaggio del cervello” e “pubblicizzando” intensamente l’ascesa spirituale come la cosa più importante che dobbiamo compiere nella vita.

In caso contrario lascerò questo mondo senza essere servito a niente. Un animale che è vissuto e poi è morto. Il corpo “si è trascinato in giro” fin tanto che gli è stato permesso di farlo e poi si è decomposto, ed intanto non si è realizzato niente. Il punto inserito nel corpo dal mondo spirituale è rimasto un semplice punto e non si è sviluppato.

Tutto dipende dall’importanza dell’ambiente. Non c’è niente di più importante che organizzare un ambiente virtuale che sia caloroso e accogliente. Questa è la cosa più importante. Altrimenti i miei pensieri si staccheranno dalla giusta direzione in ogni preciso secondo e forse la prossima volta che mi staccherò, non avrò più la possibilità di ritornarci.

Infatti, se mi dedico alle mie sole capacità, allora non mi fermerò mai a pensare alla spiritualità. Mi fermerò a pensarci per la prima volta quando il Creatore, la forza superiore, mi risveglierà. La Luce superiore risveglia i Reshimot ed è questo il modo in cui i miei Reshimot spirituali si risvegliano, facendomi sentire un desiderio che si rivolge verso la Luce. Ma questo succede solamente una volta. Forse il Creatore risveglierà la persona ancora una o due volte, ma tutto il resto dipende da noi. Io devo costruire un ambiente che mi circonda il più velocemente possibile il quale diventerà un ventre materno nel quale far crescere la mia anima.

L’ambiente spirituale deve essere molto numeroso ma, cosa più importante, deve avere grande forza ed essere il più affiatato possibile. Baal HaSulam ha scritto a questo proposito, e così ha fatto il Rabash. La forza principale deve essere la qualità, non la quantità. La qualità determina tutto.

La qualità dell’influenza dipende da quanto ci preoccupiamo gli uni degli altri, quanto ci ispiriamo a vicenda, quanto ritorniamo ai principi fondamentali dell’ambiente circostante e ci prendiamo cura del fatto che nessuno si dimentichi dello scopo. I pensieri degli amici passano a me e perciò, più io li ispiro, più loro mi ispirano in risposta.

Non sarò in grado di risvegliarmi alla spiritualità a meno che non risvegli il gruppo. Il gruppo mi ispirerà, se io lo ispirerò. Dobbiamo lavorare sempre dentro questo cerchio chiuso.

Questa è la ragione per cui l’ambiente virtuale è importante per noi. Dobbiamo creare un portale che ci permetterà di mantenere un contatto continuo tra di noi. Non è un caso che i mezzi di comunicazione si siano sviluppati nel mondo permettendoci così di restare in contatto, di vedere costantemente cosa sta succedendo nel nostro ambiente virtuale.

Io sogno un ambiente virtuale nel quale sarò in grado di comunicare e di essere in contatto con gli altri costantemente, in cui percepire gli altri per mezzo delle parole e della musica, 24 ore al giorno, senza sosta. Allora ci scambieremo continuamente l’importanza della realizzazione dello scopo, l’amore, la connessione, la giusta direzione, ed è questo il modo in cui ci manterremo nell’ascesa spirituale e ci consolideremo tutti insieme fino a quando non diventeremo un solo vaso, un’unica anima.

Speriamo di poter realizzare questa piattaforma e di stare in collegamento continuo con voi.
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(Dalla 5.a lezione del Congresso WE! 01.04.2011)

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