L’egoismo su scala globale

Domanda: Ci sono molte organizzazioni di volontariato non governative nel mondo che aspirano onestamente ad aiutare la gente. Cosa c’è di sbagliato in questo? Dopo tutto, questi filantropi sembrano sentire che il loro benessere dipende dal benessere del mondo.

Risposta: Questa è la radice del problema: loro aiutano perché così si sentono in pace. Una piccola parte della popolazione del mondo sente di dover aiutare gli altri. Una persona si sente di più a suo agio, e da questo ne ricava una personale soddisfazione.

Nelle organizzazioni caritatevoli, ci sono molti uomini che hanno un naturale bisogno di protendersi verso gli altri. E’ un istinto che sentono da dentro. Devono offrire aiuto per appagarsi. Baal HaSulam scrive che nel mondo il 10% circa degli uomini è così e, in base alle statistiche, è un 7-8%.

Ad ogni modo, tutto questo deriva dall’egoismo ed è una delle sue manifestazioni. Io amo il mondo come se fosse mio figlio, e mi sento male se il mondo sta male. Devo aiutare l’Africa per liberarmi del malessere. E’ tutto qui.

Questo modo di aiutare non sarà di aiuto a nessuno. Al contrario, danneggerà poiché più gli altruisti danno, più i loro beneficiari si abitueranno a non fare niente e a non progredire.

Questo stesso problema si è manifestato in Russia in questi giorni. Ne è risultato infatti che l’alto prezzo del petrolio non è un fattore favorevole. Di primo acchito, riempie ogni giorno le casse dello stato, ma non è di vantaggio. Infatti, non è così che ci svilupperemo. Ci ritroveremo seduti sulle tubature del petrolio, a fare dei banchetti, a costruire palazzi d’oro ma, allo stesso tempo, come paese, come nazione, ci degraderemo. E’ impossibile svilupparsi senza un bisogno. Dunque, a dispetto della logica elementare, gli uomini non desiderano più raccogliere “soldi di petrolio” e stanno incominciando a rendersi conto di queste cose.

Tutto lo sviluppo attuale del mondo, insieme alle associazioni di volontariato e al mercato comune, non è altro che il dominio dell’egoismo. Non si ricaverà nulla di buono da questo, non importa cosa sia. D’altro canto, tutte le parti in campo si stanno facendo pressione a vicenda. Abbiamo trovato la legge della interconnessione globale, ma tutti la vogliono usare egoisticamente. “Ah, si tratta di questo! La globale interdipendenza? Allora impadroniamoci del mondo. Metteremo tutti al loro posto, e se qualcuno si ribella, lo minacceremo di togliergli l’ossigeno”. Questo è il modo in cui si desidera utilizzare il sistema completo che la natura ci rivela.

Adesso noi ci troviamo in una situazione molto pericolosa poiché, se il nostro egoismo è legato all’interconnessione globale, significa che può controllare il mondo intero, e ogni uomo allo stesso momento. Questo è il pericolo che ci minaccia se gli uomini mancano della saggezza, della percezione e della comprensione di ciò che il futuro ha in serbo per noi.

Gli uomini orientano velocemente il destino del mondo per adattarlo ai loro insignificanti scopi, non avendo alcuna intuizione di ciò a cui stanno andando incontro nel prossimo futuro, se non domani. Afghanistan, Pakistan, Iraq, e Iran sono dei chiari esempi di tutto questo. Alla fine, ogni cosa produrrà un risultato opposto.

I giochi sono finiti. Non possiamo più dare il potere al nostro egoismo. Quando il mondo si chiude in un sistema globale, non ci si può più comportare come prima, secondo le regole dell’oro o della forza. Non funzionerebbe. L’iraq ne è la dimostrazione lampante. La vergogna dell’America è davanti a tutto il mondo, e loro ancora sono lì. Si tratta solamente della mancanza di comprensione delle leggi integrali o globali.

Nessuna forza e nessun cervello risolverà questo problema. La Russia è caduta, nonostante tutte le sue ricchezze, e gli Stati Uniti cadranno ancora più in basso.

Oggi, l’approccio deve essere in linea con la grande tendenza del mondo verso l’integrazione globale. Altrimenti, la partita sarà persa.

Ci vorrà un po’ di tempo, e vedremo come anche le organizzazioni terroristiche incominceranno a comprenderlo. Non sarà più possibile controllare il mondo con la forza. I problemi che si presenteranno faranno riflettere ogni uomo su quello che si dovrà fare dopo.
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(Dalla 4.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 14.03.2011 su “Il Mondo integrale”)

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